Ascolta la poesia con la voce di Giorgio Bongiorno
Viviamo tra cose destinate a morire – Intra peritura vivimus.
(Lucio Anneo Seneca)
Ho appreso presto
Ad amare quel tuo tenero profilo
L’ho descritto
Dipinto
Disegnato nel cielo
Con il colore roseo
Di quel viso
Sfuggito fra la folla metropolitana
Di quel sorriso dolce
Di quegli occhi di opale
Trasparenti e luminosi
Che da allora punteggiano i miei sogni
Lucciole gioiose
Ostinate fiammelle
Nel prato già oscurato dal crepuscolo
Ricordo
Era un momento lontano della vita
Tutto pareva profumare di petali
Appena sfiorati dalla brezza
Di quel mattino di primavera
Non pareva possibile che fossi portata via
Così presto
Fummo tutti sorpresi e amareggiati
Eppure sei volata via
Come fanno le rondini dal nido
Senza un grido
Un saluto
Un cinguettio
Un battito d’ali
Un momento di addio
Attendo ancora oggi un tuo segno di vita
E quella lieve carezza
Che sempre
Da allora
Ho consegnato al vento
E ai profumi della primavera
Vaga ancora fra gli angeli
A cercare il tuo volto