I gabbiani del lago (Ascolta la poesia con la voce dell’autore)

Ascolta la poesia con la voce di Giorgio Bongiorno

Non so dove i gabbiani abbiano il nido,
ove trovino pace.
Io son come loro
in perpetuo volo.
La vita la sfioro
com’essi l’acqua ad acciuffare il cibo.
E come forse anch’essi amo la quiete,
la gran quiete marina,
ma il mio destino è vivere
balenando in burrasca.
VINCENZO CARDARELLI


Una pausa di un lungo volo
Alla caccia di tesori nascosti
Un lento
Ritmato battito di ali
L’immagine velata di un sogno
Di una profonda riflessione
Sulla banchina deserta
Angoli di vita ritornano nell’immaginario
virtuale
Momenti di opache sensazioni
Quasi come foglie
Sospese nell’aria di un giorno assolato
d’autunno
Niente gridi e lacrime
Solo profumi di amori lontani
Reminiscenze di passioni svanite negli anni
Tracce confuse di destini incrociati
Qualche parola ostinata
Sillabata come si faceva da bambini
Abbracci variopinti
Ricordi colorati di antichi naufragi
Ventagli di brezza
Disegnati nel cielo
Oltre l’orizzonte
Un mondo diverso nella ricostruzione
notturna
Poche tracce di antiche speranze
Ad accompagnare ripetuti rimpianti
Qualche cenno di narrazioni dimenticate
Illusioni vaganti nell’universo celeste
Costruzioni di innocente nostalgia
Ancora vittime di involontari commiati
Giochi di infantile bellezza
Ricchi di immagini ed emozioni
Curiosità appena espresse
Che vanno adagio a morire nel crepuscolo del
vicino tramonto

Foto di copertina di Astrid Cristina Richtsfeld

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