Ascolta la poesia con la voce di Giorgio Bongiorno
“A grandi sorsate mi ubriacavo di stelle.”
(Guillaume Apollinaire)
Qui c’è una notte stellata
Una delle tante celebrate nei millenni
Dall’incantevole estasi della storia
Lo stesso immutabile fascino
Dell’immenso spettacolo del cielo
L’insistente misterioso bagliore di
Quei lumi discreti
Lontani
Perenni
Immobili geometrie disegnate nel cielo
Dalla sublime danza di splendide icone
Dell’universo
Mute
Antiche testimoni del tempo
Dei palpiti
Delle emozioni
Di questa nostra manciata d’anni
Immortali fiaccole del cosmo
Segni di gioia
Sigillo dei dolori
Ancelle degli aneliti
La stessa processione di anime
Lo stesso intenso
Inebriante profumo di luce
Sui severi profili delle cime
Sulle acque e sui sentieri di questo
Rumoroso pianeta
Fronde eccelse intrecciate dal respiro del vento
Lo stesso prezioso
Infinito
Inimitabile diadema
A brillare
Eterno
Rugiada celeste
Sulla umana
Fragile fronte dell’amore
“Capisco come si possa guardare la terra ed
essere atei, ma non capisco come si possa
guardare il cielo di notte e non credere in
Dio.”
(Benjamin Franklin)
“Si dice che quando una persona guarda le
stelle è come se volesse ritrovare la propria
dimensione dispersa nell’universo.”
(Salvador Dalí)