Ascolta la poesia con la voce di Giorgio Bongiorno
L’uomo ha inventato la bomba atomica, ma nessun topo al mondo costruirebbe una trappola per topi.
(Albert Einstein)
Sento intenso di questi giorni
Dentro l’anima
L’antico dolore del bosco
L’angoscia di alberi piegati
Il bagliore di queste crepe
Dendriti giganti del cielo
Echi tonanti di tamburi lontani
Minacciosi
Tragedie violente
Incombere nello scenario
Già rovente della contesa
Rompere la scrosciante cantilena dei naufragi
Su orizzonti accesi di faville rossastre
Selvagge
Prigioniere di nuvole scure
Strappate a forza dalla sferza della tempesta
Come somiglia quell’ardito intreccio di saette
Al disegno umano della follia
Allo scoppio di mille granate
Alla distruzione volontaria del mondo
Con l’improvvisa pazzia del suicidio globale
Quel lampo
Testimone della deflagrazione in agguato
Appare come un incubo
Una sfida di Damocle
Una lama affilata sui conviviali
Dell’infernale conflitto
Anche il fascino
Dell’ultimo canto delle sirene viene coperto
Dal succedersi disordinato degli scoppi
Su un terreno senza eroi
Senza coraggio
Senza orgogliose dichiarazioni di vittoria
E soprattutto
Senza alcun superstite
E senza festeggiamenti
Come insegna la consuetudine antica della vittoria
***
“Non so come sarà la terza guerra mondiale ma la quarta sarà combattuta con pietre e bastoni “
(Albert Einstein)