Commissione 1 -Alimentazione, Salute olistica, Farmaci e Cure ospedaliere

Commissione 1 -Alimentazione, Salute olistica, Farmaci e Cure ospedaliere

La proposta di una proposta strategica della cura della salute che focalizzi l’attenzione sulla prevenzione partendo da una adeguata alimentazione, uno stile di vita sano, farmaci sicuri e un’assistenza sanitaria che metta al centro la persona e non il denaro.
 
Coordinatore: Leonardo Guerra
 
Membri titolari: Giuseppe Lavra, Enrico Dessy, Gianni Zecchel, Enrica Ferrari, Fabrizio Spinelli, Tiziana Acierno, Olga Bove, Benedetto Paolo Onofri, Rosalba Diana, Gianfrancesco Meale, Dhurata Sheshaj, Silvia Minatel, Carolina Lantieri Piccolomini, Patrizia Veronese, Gabriele Benotto, Cristina Bazzanella.
 
Membri supplenti: Marialuisa Bonomo, Miriam Chianese, Maria Damian, Sara De Angelis, Marius Daniel Fusa, Andrea De Tomasi, Claudia Alazraki Gardi.

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Testo di riferimento per la Commissione 1

(La Commissione elaborerà una proposta di tutela della salute che focalizzi l’attenzione sulla prevenzione partendo da una adeguata alimentazione, uno stile di vita sano, farmaci sicuri e un’assistenza sanitaria che metta al centro la persona e non il denaro)

Il testo di riferimento offre al Coordinatore e ai membri della Commissione delle linee guida che andranno vagliate, approfondite, integrate, modificate e aggiornate.

Compito della Commissione è elaborare una proposta per la costruzione di un nuovo modello di salute pubblica che preceda il nuovo modello di sanità pubblica, facendo prevalere la prevenzione sulla cura, mettendo al centro la persona come depositario di una dimensione integrale che coniuga e realizza il sodalizio tra la salute fisica, la salute mentale e il benessere spirituale.
La Commissione individuerà successivamente i contenuti utili a elaborare la bozza di una nuova Costituzione dell’Italia che promuova complessivamente una migliore qualità di vita mettendo al centro il bene primario degli italiani e l’interesse supremo dell’Italia.

Lo scopo delle proposte elaborate dalle 13 Commissioni tematiche è di dotare la Comunità Casa della Civiltà di un programma fondato e concreto che ci consenta, nel momento in cui le condizioni ce lo permetteranno, di assumere il Governo dell’Italia in modo autorevole e credibile per promuovere un nuovo modello di civiltà, di Stato, di sviluppo e di società che corrispondano al bene primario degli italiani e all’interesse supremo dell’Italia.

Linee guida della Commissione
Sul tema della vita la nostra proposta si fonda sui seguenti principi:
La vita è sul piano morale un bene inalienabile dal concepimento alla morte naturale. La legge determina le eccezioni laddove venga meno la sussistenza della vita o venga violato il diritto alla vita.
La salvaguardia della vita è il fondamento della nostra umanità e della comune civiltà dell’uomo, che non può essere relativizzata e subordinata a qualsivoglia specificità religiosa, ideologica, culturale, politica, sanitaria ed economica.
Considerare l’aborto, l’eutanasia, l’eugenetica, la manipolazione degli embrioni, il traffico degli organi umani, l’utero in affitto alla stregua del degrado etico assoluto che, violando il valore dell’inalienabilità del bene della vita, mette a repentaglio la nostra umanità e la nostra civiltà.

Nell’elaborazione della proposta sulla salute e sulla sanità, dobbiamo prendere atto che viviamo in uno stato di massima allerta per un tracollo demografico senza precedenti nella nostra Storia moderna e contemporanea. La popolazione italiana è scientificamente destinata a estinguersi perché il tasso di fecondità anziché essere del 2,1%, che significa che due genitori lasciano in eredità due figli, è la metà, pari a 1,3%, che significa che la popolazione si dimezza da generazione in generazione. In ogni caso, rilevano i demografi, quando il tasso di fecondità cala al di sotto della soglia dell’1,9% non è più possibile porre un argine e invertire la rotta del tracollo demografico. Noi tutti oggi siamo tra le ultime generazioni che potranno definirsi «italiani». A meno che non succeda un miracolo.

Così come dobbiamo prendere atto del collasso economico dello Stato racchiuso nella cifra del debito complessivo dell’Italia che è pari al 332% del Pil (Prodotto interno lordo), corrispondente a 5.337 miliardi di euro rispetto a un Pil di 1.787,7 miliardi. Ciò significa che tutti noi italiani siamo sottomessi a un debito incontenibile e inestinguibile. A meno che non succeda un miracolo.

Per quanto concerne specificatamente la Sanità pubblica, dobbiamo ugualmente prendere atto del fallimento della gestione dello Stato che si traduce nel collasso del servizio ospedaliero, con una spesa in costante aumento e con una prestazione sanitaria in costante deterioramento.

Sinteticamente la nostra proposta di rifondazione della Sanità pubblica si basa sul garantire il diritto alla salute di tutti, assicurare la Tessera sanitaria a tutti, attribuire allo Stato la facoltà di regolamentare la strategia a livello nazionale, affidando la gestione operativa agli imprenditori privati utilizzando i propri soldi, non denaro pubblico, in un contesto in cui l’80% degli introiti resteranno nelle tasche dei cittadini e il 20% sarà devoluto all’amministrazione dei Comuni e dello Stato.

Nella consapevolezza che l’unica soluzione seria allo sperpero di denaro pubblico è affidare lo Sviluppo in generale agli imprenditori privati dopo averli messi nella condizione di potersi assumere l’onere e la responsabilità di promuovere e gestire l’insieme dei servizi di pubblica utilità, proponiamo l’affidamento del settore vitale della Sanità all’imprenditoria privata salvaguardando i seguenti principi:
– lo Sanità è e resta per sua definizione un servizio pubblico;
– il diritto alla salute è garantito a tutti i cittadini, soprattutto ai meno abbienti che non hanno la possibilità di supportare i costi delle prestazioni mediche ed ospedaliere, mantenendo in vigore la Tessera sanitaria per tutti
– lo Stato definisce le regole a tutela della salute dei cittadini e ne assicura il rispetto;
– la gestione della Sanità viene affidata agli imprenditori privati a tutela della qualità e del costo più favorevole del servizio pubblico
– le prestazioni mediche e ospedaliere di base vengono definite mettendo al centro la territorialità per favorirne l’accesso ai cittadini;
– promuovere la domiciliazione degli ammalati cronici e di lunga degenza;
– riconoscere la priorità agli italiani nell’erogazione dei servizi sanitari;
– divieto della prestazione sanitaria pubblica agli immigrati clandestini o irregolari, fatti salvi i casi d’urgenza in cui la persona sia in pericolo di vita, assegnando la gestione del caso alle autorità di pubblica sicurezza e alla magistratura per la successiva espulsione dall’Italia così come dovrà essere previsto dalla legge.

Cari amici e membri della Commissione Salute e Sanità vi invito a considerare questo testo come un riferimento sul piano dei contenuti che indica delle linee guida, ma è aperto al cambiamento salvaguardando una unitarietà d’intenti e di indirizzo che ispirano la strategia complessiva della Comunità Casa della Civiltà.

Vi auguro un buon inizio confidando che il contributo di ciascuno di voi accrescerà la qualità della proposta per risultare promotori di una proposta autorevole, credibile e attuabile per realizzare concretamente il bene primario degli italiani e l’interesse supremo dell’Italia.
Andiamo avanti forti di verità e con il coraggio della libertà. Con l’aiuto del Signore insieme ce la faremo.

Magdi Cristiano Allam

Videoconferenza Commissione Salute e Sanità – 26 aprile 2022

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