Commissione 9 –   Informazione corretta e Comunicazione responsabile

Commissione 9 –   Informazione corretta e Comunicazione responsabile

Per affrancarci dalla disinformazione e manipolazione delle masse, dobbiamo imparare a rappresentare correttamente la realtà e a comunicare con uno spirito propositivo e una finalità costruttiva.
 
Coordinatore: Giorgio Bongiorno
 
Membri titolari: Alessandro Di Gregorio, Marialuisa Bonomo, Adalberto Conchin, Angela Abbatecola, Salvatore De Stefano, Chiara Paccaloni
 
Membri supplenti: Michele Amenta, Graziella Michelotto, Paola Zaccone

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Testo di riferimento per la Commissione 9

 

Il testo di riferimento offre al Coordinatore e ai membri della Commissione delle linee guida che andranno vagliate, approfondite, integrate, modificate e aggiornate).

 

Compito della Commissione è elaborare una proposta per una nuova Politica dell’Informazione corretta e della Comunicazione responsabile.
La Commissione individuerà successivamente i contenuti utili a elaborare la bozza di una nuova Costituzione dell’Italia che promuova complessivamente una migliore qualità di vita mettendo al centro il bene primario degli italiani e l’interesse supremo dell’Italia.

 

Lo scopo delle proposte elaborate dalle 13 Commissioni tematiche è di dotare la Comunità Casa della Civiltà di un “Programma di Governo” fondato e concreto che ci consenta, nel momento in cui le condizioni ce lo permetteranno, di assumere il Governo dell’Italia in modo autorevole e credibile per promuovere un nuovo modello di civiltà, di Stato, di sviluppo e di società che corrispondano al bene primario degli italiani e all’interesse supremo dell’Italia.

 

Linee guida della Commissione

Come persone umane noi pensiamo, elaborando delle idee; crediamo, aderendo a dei valori; agiamo, realizzando delle azioni. La comunicazione è il filo conduttore che ci consente di pensare, credere e agire; che ci mette nella condizione di tradurre in azione ciò che pensiamo e ciò in cui crediamo. Nel nostro mondo contemporaneo tra due persone che convergono sul medesimo pensiero, credo e azione, vincerà la persona che saprà comunicare meglio. La conclusione è: «Comunicare è vincere».

Nell’ambito della comunicazione in generale e del giornalismo in particolare per rappresentare correttamente la realtà la regola aurea è quella delle «5 W»: Who? «Chi?»; What? «Che cosa?»; When? «Quando?»; Where? «Dove?»; Why? «Perché?». Quando si indicano il soggetto, l’oggetto, il tempo, il luogo e la causa, si fornisce un quadro di base che ci consente di comunicare in modo esaustivo un fatto. Nel giornalismo anglosassone la regola delle «5 W» viene richiesta all’inizio dell’articolo, in modo che chi legge abbia subito chiaro l’essenziale del tema trattato nell’articolo.

La regola delle «5 W» è fondamentale per poter separare i fatti dalle opinioni, ovvero dalla valutazione dei fatti. I fatti si sostanziano di un contenuto oggettivo, assoluto e universale. Le opinioni sono invece soggettive, relative e contingenti. Se si vuole essere convincenti, se vogliamo comunicare in modo vincente, dobbiamo iniziare il nostro discorso dai fatti, mirando a acquisire la convergenza del nostro interlocutore sui dati e sui numeri che sono tali per tutti, a prescindere dalle proprie opinioni. Solo così potremo rendere congrue, credibili e convincenti le nostre opinioni che seguiranno ai fatti.

Nella comunicazione, così come avviene nella trattazione di un tema a scuola, è necessario definire una «scaletta» che si sviluppa partendo dal concetto di partenza, a seguire la successione dei concetti, infine il concetto di conclusione. È ovvio che potremo elaborare la scaletta solo se conosciamo quantomeno in modo sufficiente, preferibilmente in modo compiuto l’argomento.
Se dobbiamo scrivere un tema per la scuola o un articolo per un giornale e abbiamo un tempo adeguato a disposizione, questo compito risulterà alquanto agevole.
Ma se dobbiamo parlare «a braccio», cioè senza leggere un testo scritto, questo compito potrà risultare possibile se abbiamo avuto il tempo per prepararci e memorizzare l’insieme dei concetti della nostra scaletta.
Se invece dobbiamo rispondere ad una domanda che ci viene fatta sull’istante, e quindi non abbiamo avuto il tempo per elaborare la scaletta con tranquillità e memorizzarne i concetti, dobbiamo far tesoro sia della nostra esperienza pregressa sia della lucidità e prontezza mentale.
Nel caso della risposta da improvvisare, premesso la nostra adeguata conoscenza della materia, risultano di fondamentale importanza la concentrazione per comprendere correttamente i contenuti della domanda, la rapidità nell’elaborare mentalmente la scaletta della risposta, la capacità di dare la risposta nel modo più congruo, più esaustivo e più efficace possibile.

Sul piano della comunicazione il Protagonista si consolida dentro acquisendo una corretta conoscenza della realtà, recuperando i valori che ci fortificano, avendo la certezza dell’obiettivo da perseguire e per il quale dedicare tutto se stesso.
Il Protagonista descrive correttamente la realtà ma soprattutto indica chiaramente la soluzione del problema o l’alternativa qualitativamente migliore, facendo primeggiare un approccio positivo e una finalità costruttiva.

La comunicazione corretta e costruttiva distingue la persona dalle sue idee. Le persone vanne rispettate, le loro idee possono essere criticate. Dobbiamo liberarci dalla violenza, aggressività, mancanza di rispetto nei confronti di chi non la pensa e non si comporta come noi. Nei nostri interventi possiamo legittimamente criticare le idee e il comportamento di chi pensa e opera in modo contrario all’interesse supremo dell’Italia e al bene primario degli italiani, senza però mai offendere e minacciare.
Rispetto a soli trent’anni fa, quando i giornalisti dovevano andare a caccia di informazioni, oggi viviamo in un mondo in cui siamo letteralmente sommersi da una valanga quotidiana di informazioni che è umanamente impossibile da recepire e valutare. Buona parte di queste informazioni, soprattutto quelle che circolano nella Rete dove chiunque può divulgare qualsiasi contenuto, sono manifestamente false o, aspetto ancor più insidioso, sono verosimili che significa che potrebbero essere vere ma sono anch’esse del tutto false.
Ecco perché oggi più che mai dobbiamo essere culturalmente preparati per poter distinguere tra l’informazione vera e quella falsa, accertandone la fondatezza sia verificandone la corretta rappresentazione mettendo a confronto varie fonti di informazioni, sia assicurandosi la credibilità e l’autorevolezza delle fonti di informazione.

Dobbiamo avere una formazione culturale solida per riuscire non solo a selezionare le notizie fondate e verificabili, ma soprattutto per selezionare le notizie che veramente contano per la nostra vita. Per salvaguardare la nostra salute mentale e una sana gestione del nostro tempo, è assolutamente necessario liberarci dal turbinio di notizie in buona parte false anche se verosimili, ponendo fine al vizio di condividere tutto ciò che naviga nella Rete. Noi abbiamo bisogno di meno notizie ma che siano certe, per poterci concentrare sull’essenziale per salvaguardare la nostra umanità e metterci nella condizione di operare da protagonisti per dare il nostro contributo al riscatto dell’Italia, all’affermazione del bene degli italiani, alla rinascita della nostra civiltà.

Invito i partecipanti alle «chat», canali virtuale di messaggistica, di scrivere uno o massimo due volte al giorno, e ciò che si scrive deve essere articolato e avere un senso compiuto, cioè deve articolarsi in tre passassi: 1) La descrizione del fatto; 2) La valutazione del fatto; 3) La proposta per risolvere il problema. In ogni caso le chat dei Gruppi di formazione culturale non devono essere usate per diffondere la spazzatura di cui la Rete è piena, per sfogare la propria rabbia limitandosi alla denuncia, per le chiacchiere che nulla hanno a che fare con la formazione culturale.

Cari amici e membri della Commissione Educazione vi invito a considerare questo testo come un riferimento sul piano dei contenuti che indica delle linee guida, ma è aperto al cambiamento salvaguardando una unitarietà d’intenti e di indirizzo che ispirano la strategia complessiva della Comunità Casa della Civiltà.

Vi auguro un buon inizio confidando che il contributo di ciascuno di voi accrescerà la qualità della proposta per risultare promotori di una proposta autorevole, credibile e attuabile per realizzare concretamente il bene primario degli italiani e l’interesse supremo dell’Italia.

Andiamo avanti forti di verità e con il coraggio della libertà. Con l’aiuto del Signore insieme ce la faremo.

Magdi Cristiano Allam

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