La frase è da sempre attribuita allo scrittore inglese George Orwell, autore dell’imperdibile “1984”. È diventata celeberrima, un nuovo proverbio, citata a proposito e a sproposito, anche per le questioni più marginali. La frase non è reperibile in nessun libro di Orwell. È possibile che nasca da una conferenza o da un articolo che non riusciamo più a rintracciare, ma è anche possibile che sia uno dei tanti fake diventati un dogma. In effetti Orwell non dava un significato molto positivo alla parola rivoluzione. Per lui la rivoluzione per antonomasia è la rivoluzione d’ottobre, che possiamo definire un unico ciclopico inganno e difficilmente avrebbe condiviso una frase così ottimistica: è sufficiente che qualcuno dica la verità che si avvia un processo rivoluzionario. Le vere affermazioni fatte da Orwell possono riassumersi nel concetto: tanto più una società è immersa nell’ inganno, tanto più sarà violento l’attacco a chi dice la verità. Se l’inganno è universale, la verità è sotto tiro. In una situazione di inganno universale chi dice la verità rischia la libertà, il lavoro, i beni e la vita. L’aggressione, questo è un concetto fondamentale, arriverà da due direzioni: dal potere, responsabile dell’inganno, e dagli altri ingannati, vittime della menzogna, che però ne sono diventati complici. Per poter creare una situazione di inganno universale è necessaria un livello di suggestione talmente potente da rasentare il fenomeno ipnotico. L’ inganno universale deve essere trasmesso dalla totalità dei media, imposto con l’arbitrio, protetto dalla censura più impenetrabile. c Per aver diffuso le mie affermazioni, è stato anche bloccato il canale di Riccardo Rocchesso “100 giorni da Leone”. Il 15 gennaio avevamo fatto una puntata insieme in cui avevo calorosamente raccomandato a tutti di non vaccinarsi, e raccomandato ai vaccinati di sottoporsi a una serie di esami del sangue e di seguire una terapia che cerchi di disattivare la proteina Spike che l’mRNA che è stato loro inoculato continua a stampare. A causa di questa puntata un canale YouTube che a 150.000 iscritti è stato sospeso. Se dovesse arrivare un altro richiamo da YouTube, il canale sarà cancellato con un lavoro di tre anni e 1400 dirette che spariscono. Quindi resistete: guardate la trasmissione di Mario Giordano, comprate il quotidiano La Verità, seguite il canale “100 giorni da Leone”.