La Vignetta: “Selfie dalla Crimea”

4 commenti su “La Vignetta: “Selfie dalla Crimea”

  1. Come sempre Alex illustra magnificamente la triste realtà: abbiamo un fantoccio narcisista e tossicodipendente che sa di potersi permettere qualsiasi azione (anche la più ignominiosa come quella di aver massacrato dei civili con l’esplosione del ponte in Crimea) sapendo che nessuno lo punirà. Anzi verrà esaltato e coccolato. Costui è un mentecatto ma quelli che lo manovrano sono autentici criminali e stanno continuamente spingendo il livello di provocazione a soglie sempre più elevate.

  2. Mitico e geniale Alex, grazie. La mia considerazione nell’osservare la tua magistrale vignetta è che stiamo rischiando una guerra nucleare perché un pazzo drogato, paranoico, attore burattino costruito in provetta, rivendica 4 province che in realtà odia, e dove il suo esercito di esaltati bombarda e trucida da anni indisturbati la popolazione. Nel frattempo i lobotomizzati in rete esultano per l’attentato al ponte di Crimea. Qualcuno dovrebbe spiegare a questi globalisti idioti che sventolare le loro bandierine gialle/blu nei loro profili non li metterà al riparo nè da un conflitto nucleare, nè dalla loro ignoranza e imbecillità

  3. Il Parlamento Europeo nella sua recente risoluzione ha chiesto di equiparare le azioni militari della Russia in Ucraina alla stregua di azioni terroristiche e, di conseguenza, di essere condannate e sanzionate sulla base del diritto internazionale in materia di contrasto al terrorismo. Viceversa le attività che tecnicamente sono ascrivibili al terrorismo perpetrate dagli ucraini, come l’esplosione di un camion-bomba sul ponte della Crimea, vengono orgogliosamente rivendicate e elogiate come atti di resistenza. Quindi due pesi e due misure a secondo di chi perpetra gli attentati terroristici. Ovviamente l’attore e burattino Zelensky ci sguazza e si mette in posa per immortalarsi come il nuovo eroe della “resistenza” ucraina.
    A prescindere dal fatto che la Crimea è storicamente parte integrante della Russia e che dal 2014 è tornata ad essere parte integrante della Russia, dopo una parentesi di 60 anni, dopo che l’allora Segretario Generale del Partito Comunista dell’Unione Sovietica Nikita Krusciov, che era ucraino, nel 1954 regalò e inserì la Crimea nel territorio geografico dell’Ucraina, per celebrare i 300 anni dell’unione tra i due Paesi, in un contesto in cui la Russia e l’Ucraina erano Stati confederati in seno all’Unione Sovietica, unica depositaria di sovranità statuale.
    Come sempre la vignetta di Alex coglie nel segno facendoci riflettere e al tempo stesso divertendoci. Grazie.
    Magdi Cristiano Allam

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