In un periodo in cui la crisi ambientale è arrivata a creare le premesse di una crisi per tutta l’umanità, in un periodo in cui si parla spesso impropriamente di sostenibilità e di ecologia, in un periodo in cui il gatto e la volpe ci mostrano l’Albero dei Denari e in cui Lucignolo indica il Paese dei Balocchi, sentiremo parlare un vecchio Grillo Parlante, Albert Howard, che più di 80 anni fa indicava la Strada Maestra da seguire.
Si potrebbe pensare che Suolo e Salute, pubblicato originariamente nel 1947, risulti essere un testo obsoleto: sappiamo che balzo avanti abbia fatto la scienza nella genetica, nelle nuove applicazioni informatiche e tecnologiche. Ma Howard, che sapeva leggere le connessioni della natura, già nella prima metà del XX secolo, si richiamava appunto alle immutabili leggi di Natura: in questo senso il presente libro è molto attuale.
L’equazione fondante del libro è: Suolo sano, piante sane; piante sane, animali sani; ambiente sano, uomo sano: di qui una società sana ed una economia sana. Potremmo azzardare che sia un testo quasi profetico, visto che l’uomo ha continuato, dal dopoguerra ad oggi, a ripetere, con apparenti piccole variazioni, i medesimi errori, eludendo i consigli di questo saggio grillo parlante.
Assai apprezzabili l’Introduzione (Il grillo parlante e le rane bollite) e la Postfazione del curatore del libri, il dottore in scienze agrarie Gianluca Ciampi, che calano il lettore nel giusto contesto storico-sociale-economico del nostro tempo.
La nota del dottor Riccardo Tomassini, direttore della collana In Scienza e Coscienza, promossa dall’Associazione romana Anagogia, offre ulteriori puntualizzazioni: «La deriva che da molti anni ha coinvolto la scienza, ha portato a uno svuotamento progressivo dei suoi contenuti legati a una consapevolezza se non morale per lo meno etica, allontanandola da una conoscenza sapienziale in nome di una sapere tecnico che sempre più si appiattisce su una dimensione di mero tecnicismo. Quello che oggi viene narrato come progresso scientifico è spesso un progresso tecnologico lontano da quella componente immateriale della scienza che possiamo riassumere nel senso di coscienza. Con questa collana si intende portare uno stimolo di riflessione su questa tematica che a nostro avviso al giorno d’oggi appare di interesse sempre più pressante in ogni ambito scientifico.»
Il pubblico di lettori interessati a questo testo, può essere piuttosto ampio: in primis, tutto il settore dell’agricoltura biologica (di cui Howard è uno dei padri fondanti), in special modo i giovani, il cui interesse in tale ambito è in forte espansione.
Inoltre chi volesse comprendere come sia nato il principio di sostenibilità (a quei tempi svincolato dal concetto prettamente economico di sviluppo sostenibile) e quale sia il corretto approccio all’ecologia e alle leggi di natura, troverebbe in questo testo un insegnamento davvero edificante.
Non ultimo, riscoprirebbe il concetto di salute dell’uomo (oggi così confuso), debitamente connesso alla salute dell’intero ambiente, tanto da poter azzardare – in riferimento al prezioso ruolo svolto nell’intestino umano per poter disporre di un efficiente sistema immunitario – la seguente metafora: Il suolo è l’intestino della Terra.
Albert Howard, Suolo e Salute. Le radici della sostenibilità
Edizioni Discendo Agitur, 2022 (pagg. 420) € 25,00
INDICE
Prefazione
Il grillo parlante e le rane bollite
Prefazione dell’autore
Introduzione
Parte I: Il ruolo giocato dalla fertilità del suolo in agricoltura
Le operazioni della natura
I sistemi dell’agricoltura
Il mantenimento della fertilità del suolo in Gran Bretagna
L’industrializzazione e la spinta al profitto
L’intromissione della scienza
Parte II: La malattia nell’agricoltura e nel giardinaggio ai nostri giorni
Alcune malattie del suolo
Le malattie delle piante
Malattia e salute del bestiame
Fertilità del suolo e salute umana
La natura della malattia
Parte III: Il problema della concimazione
Origini e portata del problema
Processo Indore e sua ricezione nel mondo dell’agricoltura e del gardening
La ricezione del processo Indore da parte della scienza
Parte IV: Conclusioni e suggerimenti
Un resoconto finale
Postfazione
Il primo dovere dell’essere umano (in particolare dell’agricoltore) deve essere sempre quello di comprendere che egli è parte della Natura e che non può estraniarsi dal suo ambiente. Egli deve quindi obbedire alle regole della Natura (A. Howard).
La legge del Ritorno: il grande principio che è alla base dell’Agricoltura Naturale è stato ignorato, anzi dirò di più: è stato schernito e disprezzato ed è stato invece accentuato il metodo più economico per trasferire o svuotare le riserve di humus delle praterie e delle foreste a profitto, o meglio a perdita, dell’homo sapiens. Di certo ci deve essere qualcosa di sbagliato da qualche parte nella nostra istruzione agraria (A. Howard).