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Ho trovato straordinari i documenti di archivio nella registrazione dell’incontro del 5 giugno il cui titolo “ Lo Stato è decaduto. la Patria risorga” e la ricostruzione dei fatti storici che hanno portato alla costituzione dell’Italia come Repubblica.
Condivido i concetti di Nazione e Patria del Presidente Marcello Pera che a mio avviso sono simili ai concetti più volte richiamati dalla Presidente Giorgia Meloni .
Mi piacerebbe che i valori che stanno dietro alle parole Nazione e Patria fossero sentiti da tutti con uguale intensità e convincimento.
A me dispiace, non mi sembra né corretto né giusto, qualora si volesse attaccare l’attuale Governo attribuendo ad esso la responsabilità politica di avere tolto o costretto l’Italia alla perdita di sovranità politica e monetaria.
Infatti basta risalire alla legislatura durante e dopo la quale governi di Sn in ambito EU hanno delegittimato la Sovranità dello Stato ed conseguentemente ci hanno portato a perdere pure la sovranità monetaria.
Naturalmente non vuole essere uno scarico di responsabilità perché di fatto lo Stato e quindi tutti indistintamente dal proprio credo politico viviamo e soffriamo di questa condizione di sudditanza che Magdi definisce Stato collassato e a volte con parole ancora più degradanti e dolorose a sentire.
Si dice che lo Stato nazionale è collassato e siccome siamo in EU, è privato delle più essenziali libertà decisionali e poteri sovrani : il potere legislativo, esecutivo e giudiziario.
Si dice anche che solo un miracolo potrà salvarci <>
La mia idea è che vivendo oggi in un mondo globalizzato, dove tutto quanto succede all’altro capo del mondo, ci deve interessare perché in brevissimo tempo la conseguenza arriva da noi.
La sfida che ci attende richiede azioni immediate con i mezzi, misure, provvedimenti legislativi,normativi, economici etc di cui disponiamo o dobbiamo inventarci.
Dobbiamo prendere atto perché tutto vero, specie in Europa: è finita la sovranità degli Stati indipendenti e Sovrani . Tutto è affidato agli organismi transnazionali : EU,NATO,ONU e aggiungo io Stati Uniti d’America.
E’ difficile credere nei miracoli, pure per un credente, ma voglio ricordare che dopo decenni ,con un Governo di CDX il PIL questo anno è superiore a quello di pre Covid e che tutti i parametri economici sono superiori a quelli di Francia e Germania e che in sostanza l’economia della Nazione sta andando oltre le migliori aspettative.
Provvedimenti legislativi ed aiuti economici iniziali, seppure ancora insufficienti, sono estesi alle giovani famiglie nell’ottica di incrementare le nascite.
Sappiamo infatti che il problema della denatalità è talmente grave , al limite della irreversibilità, e certamente il più grave che abbiamo non solo in Italia ma in tutta l’Europa per cui fa bene il Governo a metterlo in cima all’agenda (Meloni) delle priorità.
Con fatica, certamente dovuta alle mie lacune teologiche, cerco di interpretare l’intervento di Papa Emerito Benedetto XVI..
Ho capito che Joseph Ratzinger – Papa Benedetto XVI non apprezza questa Europa perché dominatrice culturale, cioè al di sopra di tutte le culture di ogni Nazione che la compongono.
E questo è facilmente intuibile perché assistiamo continuamente a decisioni prese in ambito Comunitario , di politiche economiche e persino alimentari che non tengono assolutamente conto di quelle che sono le caratteristiche e le esigenze tipiche di ogni Nazione.
J.Ratzinger nel corso della sua vita ,ha sempre scelto di mettere al centro della sua missione, una forte accentuazione occidentale con richiami costanti alla centralità dell’Europa, con la consapevolezza che il nostro continente fosse la culla dei valori cristiani e quindi occidentali.
Uno dei suoi messaggi più forti è stato il ruolo delle “minoranze creative” a difesa dei valori non negoziabili dell’occidente.
Allora , perché sono ignorante ma per fortuna curioso, ho trovato chi sono le minoranze creative : cioè uomini che con l’incontro con Cristo hanno trovato una perla preziosa, quella che da valore a tutta la vita e proprio per questo riescono a dare contributi decisivi ad una elaborazione culturale capace di delineare nuovi modelli di sviluppo.
Non basterebbe una vita di studi per conoscere interamente l’uomo J.Ratzinger e Papa Benedetto XVI, ma utili sono i tanti libri che Marcello Pera ha scritto su di lui.
Quello che più mi prende è quando Benedetto XVI parla di Verità e sappiamo che per Verità intende Gesù.
Egli dice : Il Vangelo in tutte le epoche risponde alle esigenze del cuore e parla anche di nuova primavera del cristianesimo: è bellissimo.
Il messaggio di Papa Benedetto XVI che tutti noi cristiani dobbiamo cogliere e soprattutto uniformemente accettare è che il cristianesimo, non è “qualcosa del passato”, perché Gesù Cristo è, ieri, oggi e per l’eternità. Il cristianesimo è segnato cioè dalla presenza del Dio eterno, che è entrato nel tempo ed è presente ad ogni tempo. Perciò il cristianesimo è sempre nuovo, è sempre giovane. E questa attualità, questo continuo “aggiornamento” non significa rottura con la tradizione ma ne esprime la continua vitalità.
In altre parole non significa ridurre la fede abbassandola alla moda dei tempi, ma al contrario richiede di portare l’oggi che stiamo vivendo alla misura dell’evento cristiano per collocarlo nell’oggi di Dio, come hanno fatto i Padri del Concilio Vaticano II.
Da questo pensiero emerge nella maniera più chiara come Joseph Ratzinger-Benedetto XVI non sia affatto un conservatore nel senso ristretto del termine, ma sia invece, in maniera unitaria e profondamente evangelica, innovatore perché conservatore e conservatore perché innovatore”.
Io credo che a causa di questo concetto mal interpretato di “modernità” del Vangelo, oggi assistiamo ad una “ incrinatura” nella Comunità cristiana ossia nella Chiesa.
Francesco Violini