Written by Cari amici buongiorno. Il Presidente Magdi Cristiano Allam terrà lunedì prossimo, 12 giugno, dalle ore 20,30 alle ore 22,30, una videoconferenza su “Il disastro della scuola che né educa né insegna”. All’inizio verrà trasmesso il documentario realizzato da Alessandro Di Gregorio.
Il quadro della scuola che né educa né insegna registra l’implosione del rapporto tra lo Stato, le famiglie, i docenti e gli studenti. Due terzi degli edifici delle scuole statali sarebbero da abbattere e ricostruire. Il tracollo demografico riduce drasticamente la popolazione scolastica e si chiudono sempre più aule e scuole. La “fuga dei cervelli” si intensifica perché i giovani più quotati non trovano sbocchi professionali adeguati in Italia. I testi scolastici si trasformano in veicoli di indottrinamento al pensiero unico egemone, relativista, globalista, immigrazionista, omostransanbisessualista. La dad, didattica a distanza, nel contesto del “distanziamento sociale”, ha creato dei vuoti sul piano della conoscenza e alimentato la paura e psicopatologie tra i bambini e gli adolescenti. Cresce la violenza fisica degli studenti sia tra loro sia contro i propri docenti. I genitori, a causa del lavoro o delle crisi familiari, si interessano sempre meno dei figli. Quei genitori che sanzionano i figli con uno schiaffo vengono condannati con l’arresto e sanzioni pecuniarie. Un terzo degli studenti tra i 15 e i 19 anni si droga facendo uso di cannabis. Ogni anno si suicidano circa 500 giovani tra i 15 e i 34 anni. Si registrano suicidi anche tra i docenti. La scuola, al pari delle altre istituzioni dello Stato, è collassata. Va ricostruita dalle fondamenta mettendo al centro la micro-dimensione della comunità locale, della famiglia, della persona concepita olisticamente come depositaria di corpo, mente e anima; dell’istruzione finalizzata a radicare la certezza e l’orgoglio di chi siamo, alla crescita culturale in sintonia con la nostra tradizione, allo sviluppo economico che valorizzi il territorio.
Alla videoconferenza possono partecipare gli iscritti e gli amici esterni della Casa della Civiltà.
Gli iscritti sono pregati di confermare la partecipazione pubblicando un commento a questo comunicato o, se preferite, inviandomi un messaggio al mio Whatsapp al numero 335.234430
Gli amici esterni sono pregati di inviare la richiesta di partecipazione alla e-mail adesioni@casadellacivilta.it e, successivamente, compilare il Modulo sulla riservatezza dei dati che farò loro pervenire.
Essendo un incontro aperto a tutti, la registrazione del “Documentario” verrà resa pubblica, mentre la registrazione del successivo dibattito sarà riservata agli iscritti della Casa della Civiltà e ai soli amici esterni che partecipano alla videoconferenza e ne fanno richiesta.
A tutela della nostra Comunità e di tutti i partecipanti, anche gli iscritti che ancora non l’avessero fatto, sono vivamente pregati di inviarmi il Modulo sulla riservatezza dei dati compilato. Potete farlo tramite la e-mail adesioni@casadellacivilta.it o anche il mio Whatsapp personale. Per agevolarvi pubblico in allegato il Modulo compilabile dal vostro cellulare o computer.
Siete tutti invitati a partecipare a questi incontri con il Presidente, che sono parte integrante della Formazione culturale.
Andiamo avanti sulla retta via a testa alta e con la schiena dritta, forti di verità e con il coraggio della libertà sulla retta via. Con l’aiuto del Signore insieme ce la faremo a realizzare il miracolo per far rinascere la nostra civiltà, salvare gli italiani, riscattare l’Italia.
Marialuisa Bonomo
Assistente personale del Presidente Magdi Cristiano Allam
Venerdì 9 giugno 2023
INFORMATIVA E CONSENSO
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Con la presente la informiamo che al fine dell’espletamento delle attività culturali, sociali e politiche in seno alla Associazione di Promozione sociale “CASA DELLA CIVILTÀ”, il Presidente Magdi Cristiano Allam, in qualità di rappresentante legale e responsabile, tratterà i suoi dati personali, identificativi ed anagrafici ai sensi dell’art. 13 del GDPR in epigrafe indicato.
La raccolta ed il trattamento dei suoi dati avverrà con mezzi informatici, elettronici, o cartacei, dopo il suo consenso.
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Una scuola ideologizzata, che si era posta come obiettivo quello di combattere e rovesciare il potere e che invece ne è diventata schiava ossequiosa, autodistruggendosi e trascinando in questa rovina i futuri cittadini. Perdendo di vista il proprio scopo e ruolo nella società, questa scuola ha progressivamente defraudato i suoi utenti degli strumenti indispensabili ad avere uno sguardo consapevole sulla realtà, a saper elaborare ed esprimere il proprio pensiero, a sapersi relazionare con gli altri e con l’ambiente circostante. È iniziato attaccando la cura della forma, sia espressiva che relazionale, per poi passare a cancellare o banalizzare i contenuti culturali ed infine a disprezzare ogni sforzo e serio impegno all’apprendimento di una disciplina o arte. Tutto deve essere semplificato e ridotto ai minimi termini, anche il linguaggio. In questo modo la scuola è d’ostacolo proprio in ciò in cui dovrebbe essere guida per ogni studente: fornire quegli strumenti indispensabili alla scoperta, a misurare le proprie capacità, ma anche a riconoscere i propri limiti, elementi indispensabili alla conoscenza di sé stessi per riuscire ad esprimere al meglio le proprie potenzialità.