LA POESIA DI GIORGIO BONGIORNO: “Si avvicinano”

Vivere nei cuori che lasciamo dietro non è morire
(Thomas Campbell)
Mostrati a me, anche se soltanto come ombra! Basterebbe che venissi anche solamente in sogno
(Euripide)

Sono prossimi ormai
I giorni della memoria
Con il sentiero di foglie cadute
Nell’autunno dell’anima
Si celebrano ritagli di vita
Guardo infatti vecchie
Immagini sbiadite di tempi lontani
Esalano scampoli di sorrisi
Misurati e sereni
Rivedo quelle sere trascorse insieme
Atmosfere irripetibili
Il camino sempre acceso
Poche parole
Essenziali
Armoniose
Cerimonie d’amore
Sguardi mai dimenticati
Nella corsa di oggi
Narrazioni stupende e irripetibili
E pare siano solo di ieri
Quella locomotiva nera
Quell’amaro commiato
Quell’odore acre di incenso
Il cordoglio dei sopravvissuti
Quei letti vuoti
Freddi
Quell’ultimo saluto
Senza più quegli affetti
Quegli abbracci
Quelle carezze
Quei rimproveri
Se ne sono andati in silenzio
Inchinati al volere del destino
Senza chiasso
In un giorno come tanti
Sul muto palcoscenico delle stagioni
Come ogni sera torna il buio della notte
Con la malinconica nostalgia
Di quei giorni
Di quell’età spensierata
Di quelle corse sugli argini del fiume
Di quelle fughe bambine
Di quegli schiamazzi
Di quei giochi sulla piazza
Di quelle promesse innocenti
Di quei desideri
Di quegli ingenui sogni adolescenti
Come ogni sera il pensiero
Corre indietro nel tempo
Rivede i ritagli di una vita lontana
E al profumo di quel giardino di ricordi
Corolle regine del roseto
Intona
Un mite
Tenero
Solenne sospiro di preghiera


Agli occhi degli stolti parve che morissero; la loro fine fu ritenuta una sciagura, la loro partenza da noi una rovina, ma essi sono nella pace Dalla Bibbia, Sapienza, 3, 2-3

Foto di copertina: Autunno dal web

Lascia un commento

error: Questo contenuto è protetto