Written by Cari amici, il Gruppo terrorista islamico Hamas che dal 2007 controlla con la violenza la Striscia di Gaza, il cui Statuto prescrive che l’obiettivo strategico da conseguire è la distruzione dello Stato di Israele, ha pubblicato ieri, 8 dicembre 2023, un video dal titolo “Distruggeremo Tel Aviv, Libereremo Gerusalemme”.
La qualità del video è molto alta, con una efficiente regia cinematografica, al punto da far insorgere il sospetto che si tratti di un’opera dell’intelligenza artificiale.
Mostra una base segreta dei terroristi di Hamas, protetta da un telone color terra che si apre con un meccanismo automatico. I terroristi, con le divise da militari dell’artiglieria, caricano delle batterie lancia-missili con ogive su cui compare la scritta “Brigate del martire Izz al-Din al-Qassam”, da cui prende nome il braccio armato di Hamas.
Il comandante verifica e indica l’orientamento delle batterie lancia-missili. Il video s’interrompe mentre i missili sono in posizione di lancio. Di fronte alle batterie lancia-missili compare la scritta in ebraico, successivamente tradotta in arabo “Distruggeremo Tel Aviv, Libereremo Gerusalemme”.
Il video ci fa toccare con mano la realtà di una struttura militare e di un apparato bellico efficiente e costoso.
La prima constatazione è che il video conferma che Hamas ha costituito un mini-esercito di professionisti, stimato in circa 30 mila uomini, ben addestrati e con un armamento moderno adeguato alla “guerra asimmetrica” ingaggiata contro Israele. L’arma vincente resta, così come è per tutti i gruppi terroristici islamici, la vocazione al “martirio”, l’aspirazione a morire, dopo aver ucciso il maggior numero possibile di “nemici dell’islam”, a partire dagli ebrei e dagli israeliani.
La seconda constatazione è che il video conferma che Hamas ha scelto deliberatamente di impiegare miliardi di dollari che ha ricevuto e gestito negli scorsi 16 anni, donati dall’Unione Europea, dai ricchi Stati arabi del Golfo, dall’Iran, dalla Turchia e dalle Nazioni Unite, per costruire un esercito e un arsenale terrificante, anziché per sfamare e promuovere lo sviluppo economico dei palestinesi della Striscia di Gaza.
La terza constatazione è che il video smentisce quanti sostengono che la Striscia di Gaza, anche se gli israeliani l’hanno definitivamente abbandonata nel 2005, ovvero 18 anni fa, abbia continuato a sottostare a un rigido e impenetrabile assedio israeliano che avrebbe impedito ai palestinesi di poter muoversi e operare liberamente. Come avrebbero potuto i terroristi di Hamas importare delle strutture militari cospicue e imponenti se l’assedio israeliano fosse stato così capillare e asfissiante?
Cari amici, vi invito a vedere e a commentare il video e le mie riflessioni. Grazie.
Magdi Cristiano Allam
Sabato 9 dicembre 2023
Terrificante il video.
Terrificante la scritta.
Non meno terrificante il fatto che ci siano ancora persone, molte purtroppo, che impregnate di finto pacifismo sfilino nelle piazze con slogan violenti antisemiti alla pari degli slogan nazisti, inneggiando ad Hamas, organizzazione terroristica di stampo islamico, come unica “panacea di tutti i mali” e come “salvatore” dei palestinesi.
Ovunque sventola il drappo multicolore e multiuso, scrivo multiuso perché non c’è manifestazione, da quelle del gay-pride ai femminicidi, dai sindacati ai partiti politici, persino in alcune chiese si erge questo straccio colorato con la scritta “pace”, ma che nel contempo è affiancato agli striscioni con su scritto “W Hamas”.
C’è un livello di idiozia collettiva allucinante da parte di questi buonisti multicolor e pochissima voglia di approfondire la storia passata. Si schierano con i terroristi islamici che compiono massacri ma si trasformano in anime belle pro-pace quando Israele ha una reazione adeguata.
Non c’è coerenza, non c’è buonsenso, manca totalmente il contatto con la realtà.
L’Europa ha iniziato un lento declino votato al suicidio da anni. Ha abbattuto muri, sgretolato regole, aperto porte al nemico che lentamente ha messo radici con l’intenzione di scardinare le nostre.
Ci hanno dichiarato guerra. Ci stanno provando da secoli, vogliono conquistarci e sottometterci. Un tempo esistevano gli Ussari Alati di Polonia. Oggi non più. Non abbiamo eserciti adeguati, chi ci dovrebbe difendere è totalmente impegnato ad occupare scuole e a imbrattare muri e monumenti con quattro gessetti colorati, o peggio a bruciare bandiere di Israele che sta lottando per la propria sopravvivenza e anche per la loro, nel caso non lo sapessero lo sottolineo.
Io non sono per la guerra a tutti i costi, sono per la stabilità, l’interesse dei popoli e la salvezza della nostra civiltà.
Lo stesso Sant’ Agostino sviluppò il concetto di “guerra giusta”: sottolineò che il perseguimento della pace può includere l’opzione di combattere, se è l’unica alternativa per proteggere una pace giusta.