“Una goccia di rugiada”. Ascolta la poesia con la voce di Giorgio Bongiorno

Ascolta la poesia con la voce di Giorgio Bongiorno

Il campo inondato ancora
Degli ultimi raggi
Rispecchia il cielo denso di nuvole
Minacciose ed altere
Pesanti
Sinistre masse d’aria
Schierate all’orizzonte e
Colorate di piombo
Il sole non cede
Alla sferza della tempesta
Sta a vegliare fino all’alba
Pronto a crescere ancora
Sulla spianata della bonaccia
L’anima forte non brucia
Al fuoco insistente delle saette
Si veste dell’armatura del guerriero
Non teme le nequizie della battaglia
Non teme
Lo scoppio improvviso
di dardi celesti
La quercia non si spezza ai capricci
impietosi della tramontana
L’aquila non si piega alla solitudine del silenzio
Regina della montagna
Altera e coraggiosa
Sceglie la sua preda
La gioia non muore nella fredda
morsa della disperazione
Ma vigila dal cielo
Con l’attenzione degli eroi
Il bene non soccombe alle solerti insidie del male
Grande è la fiducia dei soldati nel Signore
La cascata della vita
Non si arresta
Alla morsa del gelo
La memoria non si perde
Alle fragili offese del tempo
la polvere si impadronisce
Di tutti i profili
Animati e inanimati
La speranza
Non si piega al dolore delle sconfitte
del mondo
Il suo profumo ammalia i pescatori della baia
La sua fragranza affascina la tenue
Delicata
Danza del cigno
L’eterno miracolo della creazione
Non svanisce al primo sguardo di superficie
O al solenne
Antico monito delle tenebre
Vive e si manifesta nell’armonica condivisione
degli esseri
Agli uomini saggi
Testimoni del prodigio della natura
Basta quello squarcio azzurro
In fondo all’orizzonte
Essi confidano in quel raggio di luce
E sanno che le ombre si diraderanno
presto
Sono certi che
Alla fine
Su questa piccola
Tremante goccia di rugiada
In tutti gli angoli
dell’universo
Tornerà il calore e la sacrale presenza della luce

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