ANSA, 7 settembre 2022 – Una piattaforma comune per raccontare l’Europa che verrà. Questa la missione della European Newsroom (Enr), inaugurata martedì sera a Bruxelles presso la sede dell’agenzia di stampa Belga. Il progetto, finanziato dalla Commissione europea, vede coinvolte 18 agenzie di stampa, tra cui ANSA, Afp e la tedesca Dpa che coordina l’iniziativa.
«La guerra scatenata dalla Russia contro l’Ucraina, l’aumento dei prezzi dell’energia o il cambiamento climatico non conoscono confini. Per cogliere meglio il quadro completo, i lettori hanno bisogno di una dimensione transfrontaliera e di un costante richiamo al fatto che i paesi europei non sono isole, ma dipendono l’uno dall’altro», ha dichiarato la vice presidente della Commissione europea Vera Jourova, che ha aperto l’evento. Evocando diverse forme di pressione sui media, che vanno dalle minacce fisiche alla pressione economica, Jourova ha sottolineato la necessità di dotarsi di strumenti affinché nessun media «si trasformi in un mezzo di propaganda». La settimana prossima, ha annunciato, la Commissione europea presenterà il Media Freedom Act, un pacchetto di norme a tutela della libertà dei media in Ue.
All’evento erano presenti tra gli altri anche il vice presidente della Commissione europea Margaritis Schinas, responsabile per la promozione dello stile di vita europeo; l’ambasciatore Francesco Maria Talò, rappresentante permanente d’Italia alla Nato, l’amministratore delegato dell’ANSA Stefano De Alessandri e il ceo di Dpa Peter Kropsh. «Una collaborazione tra le agenzie di stampa europee per condividere le migliori pratiche, migliorare la qualità delle notizie e combattere la disinformazione: ecco cos’è la European Newsroom», ha detto De Alessandri in occasione dell’evento.
Sulla stessa lunghezza d’onda il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, che ha sottolineato il ruolo cruciale delle agenzie di stampa nel «fornire informazioni obiettive e accurate. Sono la chiave per costruire una comprensione condivisa dei fatti e per contrastare il crescente problema della disinformazione e della propaganda aperta. Come si suol dire, ognuno ha diritto alle proprie opinioni, ma i fatti sono fatti – ha osservato Gentiloni -. In questo contesto, sono fiducioso che la European Newsroom avvicinerà le attività dell’Ue ai cittadini, migliorerà la qualità del dibattito pubblico e, in definitiva, rafforzerà le nostre democrazie».
Il progetto punta a promuovere uno spirito di cooperazione tra giornalisti dei Paesi Ue e di quelli dei Paesi candidati all’ingresso rafforzando lo spazio informativo europeo e l’accesso dei cittadini ad un’informazione di qualità che faccia anche da argine contro il dilagare della disinformazione. Oltre all’attività redazionale, i giornalisti delle testate coinvolte saranno impegnati anche in corsi di formazione, ad esempio sulle fake news ed il fact checking.
Le agenzie che partecipano all’iniziativa sono: Dpa (Germania), Afp (Francia), Agerpres (Romania), ANSA (Italia), Apa (Austria), Ata (Albania), Belga (Belgio), Bta (Bulgaria), Efe (Spagna), Europa Press (Spagna), Fena (Bosnia-Erzegovina), Hina (Croazia), Mia (Macedonia del Nord), Sta (Slovenia), Tanjug (Serbia) e Tasr (Slovacchia). A queste si aggiungono Pap (Polonia) e Ukrinform (Ucraina) che hanno lo status di agenzie di stampa partner. Il sito multilingue è consultabile all’indirizzo https://europeannewsroom.com.
https://www.ansa.it/europa/notizie/rubriche/altrenews/2022/09/07/nasce-alleanza-europea-agenzie-stampa-contro-fake-news_3af0eab7-ff82-4a52-91de-fdf28d6e4f8d.html
Condivido il pensiero di Gianni.
Aggiungo solo che, per l’ennesima volta, si mistifica la realtà spacciando per una grande opportunità ciò che invece è esclusivamente finalizzato a togliere di mezzo chi non si allinea, chi ha opinioni diverse. Tutto questo in barba ai Trattati Internazionali.
I fascisti e i nazisti in confronto erano dei dilettanti.
Si sta realizzando in Europa l’orwelliano ministero della Verità, dove si deciderà cosa è vero e cosa no, cosa si può dire e pensare e cosa è meglio evitare. Il tutto in nome della libertà e per la democrazia. Contro disinformazione e propaganda, si dice, opponendo censura e propaganda gradita. Addestrando i giornalisti a bloccare le fake news e fare fact checking, in pratica ad esercitare censura ed autocensura. Tutto pomposamente dentro un Media Freedom Act. La stessa tecnica usata per la pandemia virale e i vaccini, applicata per guerra, prezzi stellari e cambiamento climatico. L’agenzia della verita’ che produce la verità di regime e le veline per tutta Europa, spacciata per coesione europea in un patetico asservimento ai soliti padroni del vapore. Spiace solo che Agenzie giornalistiche, una volta serie e di riferimento, (tipo Ansa) siano inglobate
e accettino questi ruoli di utili idioti a servizio (idioti nel senso greco di idios) , cioè estranei, alla società vera e soprattutto alla Verità libera e democratica.