Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici.
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Tristissima. Ma oramai è consuetudine. Episodi simili continuano a verificarsi in molte regioni italiane, quasi con scadenza regolare di tempo. Ora si attende al sud l’arrivo del maltempo.
È una tragedia umana che ci unisce nel cordoglio delle famiglie delle 11 vittime delle alluvioni che hanno colpito le Marche, ma che ci impone per l’ennesima volta non più una riflessione scontata ma la determinazione a agire affinché concretamente, e non solo a chiacchiere, il Governo investa e promuova una strategia straordinaria e urgente per la messa in sicurezza del territorio nazionale. Sulla carta l’Italia è uno Stato del cosiddetto «Primo Mondo», ma di fronte alle nuove vittime dell’ennesima tragedia causata dal dissesto idrogeologico provocato dall’uomo, ci riveliamo uno Stato del cosiddetto «Terzo Mondo». Il Presidente del Consiglio in carica Mario Draghi non sarebbe dovuto andare nelle zone dissestate per testimoniare la presenza del Governo e annunciare i solidi provvedimenti d’emergenza, ma per assicurare l’avvio di un piano concreto per la messa in sicurezza dell’insieme del territorio nazionale.
Magdi Cristiano Allam