Voterò Paragone perché statisticamente può farcela e perché non votando verrebbe meno la voce del dissenso

Caro Magdi, la mia posizione non è mutata e voterò, perché votare è prima di tutto un segno di rispettto per le persone morte per la patria, l’Italia.
Voterò Paragone perché è la forza del dissenso che statisticamente potrebbe ricevere il maggiore numero di voti e quindi superare lo sbarramento.
Voterò perché seppur poi si mostrerà o si mostreranno per la stragrande maggioranza i soliti voltagabbana come già visto nelle esperienze precedenti, qualcuno ci sarà ancora che porterà la voce del dissenso nel parlamento.
Voterò perché non votando farei il loro gioco: annullare totalmente il dissenso nelle aule del potere e un popolo senza una rappresentanza politica, pur in una scatola vuota, sarà totalmente dimenticato e ghettizzato.
E per uscire dal ghetto o ci si riarma e si è disposti a combattere. Una volta non più rappresentati sarà normale essere additati come la NON normalità malata che va repressa in ogni modo, la Cina e i regimi comunisti ce lo hanno già mostrato.
Voterò perché nel momento in cui il dissenso non sarà più rappresentato il nostro ronzio potrà essere azzerato nel modo più semplice. A quel punto aspettiamoci anche che lo strumento con il quale ti scrivo o il nostro sito vengano oscurati perché eversivi: sono sicuro che potranno arrivare a tanto per proseguire nei loro intenti.
Sono pienamente d’accordo con la tua visione, per il resto della visione della Casa della Civiltà, ma la posizione del non voto la vedo troppo da intellettuale rinchiuso in un eremo. Un forte abbraccio per tutto quello che stai facendo. Grazie Ivano

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