I valori tradizionali che noi propugniamo, dalla famiglia al sentimento religioso, in realtà furono quelli originari della Democrazia Cristiana. Nel corso del suo potere, questi valori sono stati svuotati di senso e resi vuote formule.
Lo stesso dicasi per i valori della Sinistra e della Destra, i quali sono stati pian piano stravolti e resi grotteschi. Che direbbero Mazzini o Gramsci dei “capricci” fatti passare per diritti sacrosanti, per il cambio di sesso e altre amenità della sfera soggettiva, peraltro spacciate per conquiste sociali?
Che direbbero dinnanzi al fatto compiuto che i salari sono gli stessi di trenta anni fa mentre il costo della vita e dell’energia è quadruplicato?
Che direbbero che abbiamo una gioventù ignorante non solo sotto il profilo umanistico ma anche, e soprattutto, della manualità.
La scomparsa dei mestieri, il crollo dell’artigianato e il totale abbandono delle campagne, è la vera sciagura nazionale.
Fino all’avvento dello scossone giudiziario conosciuto come “Mani Pulite”, i partiti, o meglio la partitocrazia, seppure con modalità illegali e corrotte, continuava uno sviluppo economico sano, in una Italia ancora basata sulla tradizione dei valori.
Dopo “Mani pulite” la partitocrazia si è riformata in peggio, e i partiti sono diventati delle ferree oligarchie a conduzione leaderiale.
Il vecchio clientelismo di massa, ch’eppure era uno scambio vivo tra eletti ed elettori, è venuto a mancare. Oggi c’è un abisso tra il rappresentante istituzionale politico e le masse. I partiti non offrono niente alle masse se non generiche menzogne e illusioni, alimentate dalla complicità dei mass media. Tutti coloro che provano ad affacciarsi alla gestione della “Cosa pubblica” con modalità sane e non convenzionali, vengono respinti dai mass media o da questi dipinti come stravaganti e folli.
I partiti che pretendono di riportare la ricchezza e il benessere in Italia sono quelli che l’Italia l’hanno devastata. Essi cambiano nome e leaders ma sostanzialmente sono sempre quelli: una ristretta élite di ambiziosi e affamati di potere, totalmente privi non solo di amore civico ma di semplice affetto per il prossimo.
Che il nuovo Governo compia una “rivoluzione” all’interno delle istituzioni e degli assetti di potere, e ponga il benessere del cittadino come fine della sua attività, è una macabra e odiosa barzelletta.
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