Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Complimenti ad Alex per aver sapientemente veicolato un messaggio di grande attualità traendo spunto, per questa vignetta, da una precisazione fatta dalla presidente Meloni in aula.
Complimenti al presidente Cristiano Magdi Allam, della Casa della Civiltà, della quale sono onorata di far parte per la compiutezza delle sue riflessioni.
Infatti ciò che vorrebbero veicolare come uguaglianza e parità di genere è per ciò stesso discriminatorio in quanto nega le diversità naturali in primis e poi culturali, per ottenere un unico e solo obiettivo l’appiattimento delle culture e forse anche della vita naturale, nonché l’annullamento di quella grande forza che è l’energia della diversità.
Altro è la tutela della persona in tutte le sue manifestazioni a prescindere dal sesso, vocazione religiosa, colore della pelle, appartenenza politica o ideologia: e per questo esiste la costituzione.
Inoltre non va dimenticato il sano principio che
*LA LEGGE È UGUALE PER TUTTI A PARITÀ DI CONDIZIONI*
Se continuiamo ad imporre il modello della donna uguale all’uomo, tra non molto, i figli saranno sostituiti dai cani o i gatti. Dio non voglia che un giorno il nostro bravissimo Alex debba fare una vignetta dal titolo “C’erano una volta i bambini”.
Felice intuizione del nostro Maestro della satira politica Alex. Nell’ambito degli incontri che il Presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni avrà oggi a Bruxelles con i vertici dell’Unione Europea, s’incontreranno in tutto tre donne e un solo uomo: Giorgia Meloni, Ursula von der Leyen (Presidente della Commissione Europea), Roberta Metsola (Presidente del Parlamento Europeo) e Charles Michel (Presidente del Consiglio Europeo).
Forse è solo un caso o forse è la conseguenza della cosiddetta ideologia della “parità di genere” che, ad oggi, insiste sull’inferiorità delle donne nell’attribuzione delle cariche e nei compensi percepiti. Il messaggio che emana è che le donne, a tutti i livelli, devono essere pari agli uomini.
All’orizzonte, in attesa del proprio turno per acquisire il diritto alla “parità di genere”, ci sono tutte le varianti umane sul piano sessuale, etnico e confessionale. Già nelle serie televisive prodotte da Netflix o Amazon Prime, assistiamo al fatto che obbligatoriamente c’è la presenza di coppie omosessuali che sono ugualmente amorevoli delle coppie eterosessuali, dei neri che comandano i bianchi, dei musulmani che decidono le sorti dei cristiani e degli ebrei.
Ed è quest’ultimo passaggio che segnerà la fine dell’ideologia della “parità di genere” e, più in generale, della “dittatura del relativismo” che ha prodotto la prassi della “cancellazione della nostra cultura”. La Storia insegna che quando i popoli perdono la certezza e l’orgoglio di chi sono e si affidano a chi è più giovane e più forte, ma non condivide i valori della propria civiltà, muoiono di suicidio, muoiono non per la forza del nemico ma per la propria intrinseca debolezza.
La Meloni, la von der Leyen e la Metsola sono sicuramente bravissime e validissime, ma liberiamoci dell’ideologia della “parità di genere” e della “dittatura del relativismo”, facendo trionfare la meritocrazia e la più assoluta adesione alla nostra civiltà.
Magdi Cristiano Allam