GIORGIO BONGIORNO: “La tua primavera”

Cerco il segno della speranza
In questa scintilla di follia
Che mi assale
Nella luce argentata delle notti di luna
Non so quanto sia lungo questo cammino
Scosceso
Si infrangono su scogli bui
I flutti schiumosi di una sorte antica
Mi faccio strada
Affannato
Nella tempesta che abbatte le fronde del bosco
Mi incanta
Il bagliore del sole infuocato sulla campagna
Mi ammalia
L’estasi del cielo trapuntato di stelle
Mi seduce
L’arcana irreale chimera del sogno
Mi accieca
Il tormento ardente della delusione
Mi lusingano
Le stelle cadenti dell’anima
Sento l’eco di una lontana sinfonia
Mi spezzano il cuore quegli archi distesi nel tempo
Quelle note trascinate negli anni
Mi angoscia
L’aver perso la tua primavera
Il profumo di fiori mai colti
La carezza del vento
Il colore dei tuoi petali di velluto
Mi rattrista
L’ averti atteso tanto
Mi sei sfuggita
Un giorno di nebbia
Sei svanita come un desiderio
Fra quelle opache immagini
Sulla banchina
Affollata del porto

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