LA POESIA DI GIORGIO BONGIORNO: “Briciole di poesia”

“L’infelicità è per il nostro animo il calore che lo mantiene tenero”
(A.Schopenhauer)

Non le voglio perdere
Queste piccole
Innocenti briciole di poesia
Sparse dal vento di un giorno
D’autunno
Come foglie secche
Sofferte sulla pelle
Deposte nell’anima
Tracce di commiati lontani
Come fossero
Nobili avanzi di pane
Lasciati nell’euforia di una festa
Mai celebrata
Ma solenne
Versi leggeri e tenui
Come la brezza del mattino
Sulla riva dell’oceano
Insieme alla spuma delle ultime onde
Prima della bonaccia
Sapessi
Cosa mi costano
Questi frammenti di parole
Questi resti delle mie giornate
Senza il colore delle nuvole di casa
Testimoniare questi brandelli della mia storia
Confusi e dispersi
Queste radici del mio intimo
A segnare
Fra la folla
Che ci siamo stati anche noi
Lassù
A librarci
Magari per un attimo
Con le ali immobili del nibbio
Abbiamo sentito
Cantare gli angeli del cielo
Siamo volati
Incuranti del pericolo
Sulla scia dei sentieri del firmamento
Su in alto fino a dove le stelle
Sembrano tenere in piedi le vette
A cercare rifugio
Una sosta in corsa
Per non fuggire
Portandosi via queste briciole
Lasciate per gli altri
Sulla tovaglia imbandita
Molecole strapazzate dal pensiero
Cauti momenti di riflessione
Chimere dell’oblio
Attimi di amore
Di passione
Di dubbio
Di curiosità
Di meraviglia
Di sofferenza
Di gioia
Di dolore
Di desiderio
Di paura
Di rimpianto
Di invocazione
E forse anche di terrena speranza

Foto di copertina: “Nibbio reale dal web

Lascia un commento

error: Questo contenuto è protetto