LA POESIA DI GIORGIO BONGIORNO: “Eroi”

“Infelice il paese che ha bisogno di eroi”
Bertolt Brecht

Eroi dimenticati di ieri
Gente come tutti
Che un giorno incontrò la storia
Lanciando l’ultima granata
Su un campo di battaglia
Salendo sul patibolo
In una piazza assetata di sangue
Trafitta da una lancia
Nella giungla più disperata
Uccisa da un colpo di pistola
Nella solitudine dell’esilio
Gente come tutti
Che un giorno sfidò la vita
E l’antico mistero della morte
Decise di lottare fino allo stremo delle forze
Per salvare un altro uomo
Gente come tutti
Che un giorno affrontò l’abisso dell’ignoto
E fu ingoiata per sempre
In nome del sacro ideale
Della solidarietà
Eroi sconosciuti di domani
Gente come tutti
Che un giorno volerà più in alto
Oltre i confini delle nuvole bianche
A celebrare il miracolo eterno del coraggio
Gente come tutti
Che un giorno troverà
Finalmente un’oasi agognata di pace
Lassù
Dove le anime riposano per sempre
Insieme agli angeli del cielo
Gente come tutti
Che un giorno vedrà
Qualcuno in terra
Lontano dal rumore della folla
Sui viali di un cimitero deserto
In ginocchio
A recitare la preghiera del ricordo
Vicino ad una tomba abbandonata
Con nelle mani
Un piccolo mazzo di fiori
Negli occhi
Un po’ di commozione
E nel profondo cuore
Tanta riconoscenza

Foto di copertina: “Eroi” dal web

3 commenti su “LA POESIA DI GIORGIO BONGIORNO: “Eroi”

  1. Commovente e alta poesia dedicata ai nostri eroi. E mi chiedo:chi sono, oggi, gli eroi?
    Sembra facile dirlo, sono coloro che per un ideale, un senso del dovere, un amor di Patria,un amore per la propria gente e terra arriva anche al sacrificio estremo della vita.
    Eroi sembra, purché stiano dalla parte giusta della Storia, o ritenuta giusta. Dal main stream, dallo Stato etico e moralista, dal politically correct, dagli interessi economici o strategici militari.
    E un Assange? Un Di Donno? Gandhi? E il nostro Magdi?
    Senza accostamenti, come devi giudicare un mio nonno materno ‘di sangue’, personalmente reprobo in privato per motivi che non racconto, che non ho conosciuto, perché morto nel 1944.
    Nella famigerata Campagna di Russia, credo proprio sul fronte ucraino, in prima linea, combattendo come Camicia Nera, ferito gravemente, fu messo sotto i cingoli di un carro sovietico, perché i russi non facevano prigionieri in camicia nera e simili. Credeva nell’Italia e si sacrifico’. Eroe? Patriota forse, non esente da vizi e colpe personali. Mise incinta mia nonna senza volere sposarla, perché amava tutte le donne, che lo adoravano.
    Prima di partire per la Russia, incontrò mia nonna e ke disse che partiva. A lei silenziosa, chiese :”Non mi dici niente? Non mi auguri buona fortuna?”
    E mia nonna rispose “Se pensi di esserti comportato bene, spero tu ritorni salvo, ma se sai di non essere senza colpe, meglio se non ritorni!” E così fu. Rispetto il suo coraggio e patriottismo, e di più mia nonna per determinazione e coraggio. Una vera eroina, ragazza madre, poi sposatasi con un semi invalido,con una figlia del primo e un figlio del secondo marito.

    1. E che dire di mio padre nel ’42 in Africa a capo di una colonna di automezzi carica di munizioni per il fronte subì un attacco da parte di unità dell’aviazione inglese a presidio della posizione nemica , nonostante la diserzione di tutti gli autieri della colonna, a rischio della propria vita prese il controllo dell’operazione (da solo su 15 differenti automezzi) saltando a marcia minima da un automezzo all’altro sulla pista desertica e portando tutte le munizioni alla posizione avanzata della truppe italiane (della leggendaria Divisione Ariete)?
      In una ulteriore operazione di supporto truppe con esplosivi e munizioni fu colpito in testa a un convoglio e rimase gravemente ferito e da invalido di guerra morì in patria a soli 50 anni per i danni allora subiti .
      A noi in famiglia è rimasta una pergamena con la roboante motivazione e una medaglia di bronzo (perché al tempo dell’operazione papà era Sergente Maggiore e nonostante la motivazione ufficiale fosse per la medaglia d’argento gli fu assegnata dal Presidente della Repubblica solo quella di bronzo)…e una modesta pensione di reversibilità con cui mia madre portò me e mia sorella eroicamente a una laurea ciascuno e finalmente a una posizione sociale di rispetto.
      Chissà quanti di questi eroi dimenticati in guerra, al lavoro , a casa…quanti episodi di fedeltà a quei valori irrinunciabili e non negoziabili che adesso stiamo buttando nel cestino?
      Eroi….Eroine : Gente come tutti .

  2. Bellissima Giorgio.
    Purtroppo la riconoscenza è un sentimento del quale i nostri politici hanno perduto memoria, e chi li manovra ha fatto in modo che anche molte persone avessero la medesima forma di oblìo.
    Oggi parlare di amor di patria è divenuto sacrilego, giacché il nuovo Dio è il denaro.

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