LA POESIA DI GIORGIO BONGIORNO: “Magnifico barbaro”

Poeta delle umane sofferenze
Hai piegato il miracolo della natura ai colori del tuo spirito
All’incantevole gamma delle tue emozioni
Hai impresso
Il vigore della tua pittura
Nell’intreccio fanatico
Di forme distorte
Nello slancio di oggetti vibranti
Irregolari
Nell’euforia
Del tuo istinto
Prepotente
Mistico
Messianico
Hai celebrato
Il rito frugale del pasto dei contadini
Hai accarezzato con la magia di mani rugose
Tentacoli inerti di membra provate
Dal segno insistente della fatica
Hai issato
Il buio impalpabile vessillo del sacrificio
Con le ombre delicate delle tue lampade
Hai inciso nelle tue tele
Il mesto travaglio della umana pazzia
Deformato la sublime armonia del disegno divino
Nella truce follia della corrida
La fredda meraviglia dell’arena smarrita
Ancora è ferita dall’eco funesta di quello
Sparo sinistro
Con le narici fumanti di un toro infelice
Sul palcoscenico deserto della campagna
Rendevi inquieto l’anima a Dio
Ancora al tuo orizzonte
Il volo di un nero stormo di corvi invade l’ azzurra agonia del cielo
E danza sbigottito insieme al vento sul giallo del campo arido e secco
Non c’è il dolce sapore delle stagioni
il lieve profumo di tutti quei fiori
La triste ronda dei prigionieri dello spirito
Il dolore dei tuoi ulivi sotto la sferza del maestrale
la desolata malinconia delle tue figure
Nel tragico agguato
Dell’ultima buia tempesta
Il delirio di effimeri ricordi
Gli struggenti tramonti della Provenza
Le cime ondeggianti dei cipressi
Curiose brune punte d’acciaio
Spade di fronde
Insinuate fino a fendere le nuvole chiare e
A trafiggere la veste splendente delle tue stelle
Brillanti e impetuose
La nascosta
Discreta armonia dei villaggi
I giovani sospiri del petit boulevard
Forse
Adesso
Fra le viuzze appese ai riverberi
Dei tuoi mulini
Solo un lontano
Impercettibile
Cenno di preghiera
Nel solenne inchino dei girasoli
Ai confini frastagliati della vita

Foto di copertina: “Magnifico barbaro” dal web

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