Written by Cari amici buongiorno. Oggi alle ore 17, alla Diretta “Mezz’ora culturale”, ci confronteremo sull’ipocrisia della comunità internazionale nei confronti della perenne violenza contro Israele e gli ebrei, limitandosi a condannare la legittima reazione israeliana agli attentati terroristici e ai lanci di razzi indiscriminatamente contro la popolazione civile.
C’è una differenza sostanziale tra i terroristi che uccidono deliberatamente e spietatamente perché pregiudizialmente negano il diritto di Israele e degli ebrei ad esistere, e la reazione di uno Stato di diritto che impiega la forza legittima delle proprie Forze armate per sanzionare i criminali responsabili degli attentati e del lancio dei razzi.
Il 10 aprile, nel corso di un annuale pellegrinaggio ebraico alla Sinagoga di Djerba in Tunisia, un poliziotto tunisino assoldato dai terroristi islamici, ha ucciso due pellegrini ebrei, uno con cittadinanza tunisina di 30 anni e un secondo di cittadinanza francese di 42 anni, e due suoi colleghi poliziotti, prima di essere a sua volta ucciso. Altri quattro fedeli ebrei sono stati feriti e si trovano in ospedale.
La Sinagoga di Djerba era stata oggetto di un sanguinoso attentato suicida all’autobomba nel 2002 che aveva provocato 21 morti tra la comunità ebraica che partecipava all’annuale pellegrinaggio.
Contemporaneamente in Israele, in reazione a una serie di attentati terroristici rivendicati dai gruppi islamici Hamas e Jihad Islamica, l’aviazione israeliana ha sferrato delle incursioni nella Striscia colpendo alti esponenti del terrorismo palestinese.
A loro volta Hamas e la Jihad Islamica hanno lanciato i razzi contro Israele. Secondo l’Esercito israeliano sono stati finora 507 i razzi lanciati dalla Striscia di Gaza. Di questi, 368 sono arrivati in territorio israeliano e 108 sono ricaduti entro Gaza o in mare. Gli intercettamenti da parte del sistema anti-missile l’Iron Dome, sono stati 154. Secondo il Ministero della sanità di Gaza i morti finora a Gaza sono 24 tra miliziani e civili. Il portavoce militare israeliano ha precisato che i razzi difettosi caduti in territorio palestinese, hanno provocato la morte di Lynn Loch, 10 anni, e di Yazen Alian, 16 anni. Un altro razzo – ha aggiunto – ha provocato due morti nella località di Beit Hanun, nel nord della Striscia.
In questo contesto, è riprovevole che le Nazioni Unite intervengano soltanto per condannare la rappresaglia di Israele al terrorismo palestinese. Lo scorso 5 aprile il Segretario generale dell’Onu Antonio Guterres si era detto «sconvolto e sgomento dalle immagini che ha visto questa mattina delle violenze e delle percosse da parte delle forze di sicurezza israeliane all’interno della moschea di Al-Aqsa». Ciò che Guterres omette è il contesto, non dice che le forze israeliane sono state costrette a reagire alle violenze che venivano scatenate proprio dall’interno della moschea.
La domanda che ci poniamo è la seguente: perché si continua a condannare lo Stato di diritto che difende la propria vita e a tacere sui terroristi che perpetrano degli efferati crimini? Perché si nega il diritto d’Israele ad esistere come Stato del popolo ebraico? Perché si nega il fatto che l’odio nei confronti degli ebrei è sancito da Allah nel Corano ed è stato praticato da Maometto?
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Magdi Cristiano Allam
Fondatore e Presidente della Comunità “Casa della Civiltà”
Giovedì 10 maggio 2023