LA POESIA DI GIORGIO BONGIORNO: “Raggi indiscreti”

Raggi di luce si posano
Indiscreti
Sul pascolo
Ancora umido dell’ultima pioggia
Strascichi di nuvole
Accarezzano il verde della campagna
Quello che vuole la terra
È ferace intreccio
Di fecondi virgulti
È la sfida dei cespugli fioriti
È serena abbondanza
È semplice prosperità
Accecati dalla gelosia
Abbiamo incatenato la natura
Come si fa di un’amante
Rinchiusa nel cemento delle nostre metropoli
Calpestata sull’asfalto delle nostre strade
Crocifissa
Fra le barre d’acciaio dei nostri ponti
Sepolta negli antri svuotati delle nostre miniere
Un miraggio
Nel deserto dell’anima
È lo scorrere libero dell’acqua dei fiumi
È la limpida e lucente
Acqua di sorgente
È profumo di bosco
È la rugiada del mattino
È la luce radente del tramonto
Sui prati generosi
Della piana

Foto di copertina: Martin Johnson Heade – Newburyport meadows

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