LA POESIA DI GIORGIO BONGIORNO: “Lingue di fuoco”

Accendi un sogno e lascialo bruciare in te.
(William Shakespeare)

Lucenti e fulgide
Benefiche
Generose
Distruttrici
Intrepide compagne
Di questo viaggio fatale
Scintille di ardenti passioni
Immagini
Di sogni bruciati
Di illusioni e di desideri inappagati
Ceppi profumati
Roventi talvolta di crepitanti emozioni
Icone di momenti di gioia
Chimere luminose
O attimi di dolore estremo
Odore di carni dilaniate
Aquile voraci
Scagliate come dardi
Contro il divino Prometeo
Eroe del fuoco perenne
Testimone della umana ricerca
Rapito al cenacolo degli Dei
Magiche braci del focolare
Fantasmi di storie lontane
Che infiammano l’anima
Accese un tempo
Dentro lo spirito
Custodite dalla nascita
Fino al sublime
Ultimo sacrificio della cinigia
Spire scure di fumo
Nel deserto senza vento
Cenere
Di questa sferzante
Amara
Solitudine
*

Giorno e notte, un fuoco divino ci spinge ad aprire la via. Su vieni! Guardiamo nell’Aperto, cerchiamo qualcosa di proprio, sebbene sia ancora lontano.
(Friedrich Hölderlin)

Foto di copertina: “Lingue di fuoco” dal web

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