LA POESIA DI GIORGIO BONGIORNO: “Velo d’autunno”

L’autunno è una seconda primavera, quando ogni foglia è un fiore.
(Albert Camus)

Sublime
Inebriante fascino di questo velo
Sul cielo limpido dell’autunno
Magia di colori indorati dal sole radente
Di una lunga giornata
Tessuto di stanche chiome prone allo spirare del vento
E all’insistente scrosciare della pioggia
Maturo
Malinconico brusio
Nunzio del vicino gelo
Foglie gialle
Rassegnate all’abbandono
Disegni di rami inondati di luce
Fra i filari lacerati della collina
Dai camini scolpiti sui tetti della città
Esala e svanisce
Qualche spira tiepida di fumo bianco
Icona del palpitare della mente
Arabeschi di pensieri
Intreccio di frenesie alate del sogno
Volute di tenui sentimenti
Soffi di umile orgoglio
Respiro vitale dell’anima
Spire di calde emozioni
L’antico
Avvolgente vortice del tempo
Si specchiano nel prezioso sipario
Del bosco
Il fruscio di passi lenti
Sul tappeto del sentiero
Scopre lentamente l’incantesimo
Primitivo
Della campagna addormentata
*


La memoria dell’albero: se la porta con sé l’ultimo uccello che vola via in autunno
(Fabrizio Caramagna)

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