LA POESIA DI GIORGIO BONGIORNO: “Pianeti”

Il cielo racconta…la nostra storia fin dai tempi più antichi: ogni popolazione del passato ha affidato alle stelle visibili ad occhio nudo i suoi miti e le sue leggende…”
(Simonetta Ercoli)

Vorrei un giorno viaggiare per l’aria
Con l’ardore dei cosmonauti
Abitare curioso
Uno di questi astri
Sperduti nell’universo del cielo
Di quelli che si vedono con il telescopio
O si immaginano solo con il pensiero
Vivere il tramonto delle stelle più lontane
Rosolarmi alla luce del giorno
Sognare oscurità diverse
Nuvole diverse
Tempeste diverse
Oceani diversi
Gravità diverse
Desideri diversi
Passioni diverse
Miserie diverse
Amori diversi
Emozioni diverse
Spartiti diversi
Vorrei abbandonarmi al profondo
Solenne silenzio delle galassie
Senza i pesi consueti del nostro sistema
Senza la minaccia del peccato
Meditare per secoli
Inchinarsi al divino eterno
E pregare
In cattedrali sconosciute
Senza la improvvida e insistente sfida del tempo
Senza paura degli eventi
Dimenticare l’inganno della umana sorte
Coltivare
L’illusione profonda di questa stagione lieta
Di questo stato soave
Scoprire
L’intreccio delle leggende
Il crogiolo della storia
Volare poi
Fino al confine degli spazi
Oltre la prima siepe dell’elisio
Senza l’arcano fardello della vendetta
O l’antica faida del castigo
Senza il fasto delle processioni
Senza vessilli al seguito
Senza colori sfacciati
Senza benedizioni
Senza punizioni
Senza vincitori e senza vinti
E vegliare attento sul mistero della vita
Sulle maschere del nostro mondo
Sui burattini
Sui destini incrociati
Sull’odio e sull’oblio
Sull’abbandono e sull’indifferenza
Sul silenzio e sul tomento
Di questo nostro
Piccolo
Smarrito
Arrogante
Angolo di infinito
*

Foto di copertina: “Il cielo racconta” dal web

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