SEGRE: “Hai la febbre? Chiama Amazon!”

L’industria medica coltiva organi in laboratorio, i chirurghi utilizzano la realtà aumentata e l’amministrazione Biden ha lanciato il Cancer Moonshot alla ricerca di un vaccino per ridurre il tasso di mortalità del 50%. Una domanda però, nasce spontanea: perché l’essere umano sta peggiorando? Oggi, la durata di vita prevista è la più breve degli ultimi due decenni e si registrano alti tassi di malattie cardiache, obesità e diabete. Stiamo vagando in un labirinto imperscrutabile, l’assistenza sanitaria salda insieme privato e pubblico, pagatori e politici, in un pantano di regolamentazione. Ma mentre l’assistenza sanitaria vacilla, ecco che entrano in gioco i giganti della tecnologia. Amazon si fa strada da anni nel settore sanitario. Il gigante della vendita al dettaglio ha acquisito lo studio di assistenza primaria One Medical per 3,9 miliardi di dollari e recentemente ha presentato le sue cliniche virtuali, offrendo accesso 24 ore su 24 ai fornitori. Il direttore medico di Amazon ha affermato che “creando un’esperienza sanitaria trasparente e semplice, speriamo di rendere l’assistenza sanitaria più accessibile a tutti”. Promossa durante il lockdown , l’assistenza virtuale è diventata la moderna “visita a domicilio”. Come dire: “hai la febbre? Chiama Amazon!”

1 commento su “SEGRE: “Hai la febbre? Chiama Amazon!”

  1. È tristissima questa notizia. Io ricordo il mio medico di base di quando ero bambina. Il mitito Dott. Salvadori: a qualsiasi ora del giorno e della notte tu lo avessi chiamato lui arrivava con il suo completo grigio o, più spesso, marrone, il borsalino calato sul capo quando faceva freddo ed anche quando faceva caldo. Arriva, parlava con te mentre ti visitava e sapeva diagnosticare un malanno, non attraverso protocolli ministeriali ma secondo scienza e coscienza.
    Se poi capitava di avere pazienti in fase terminale dormiva su una poltrona vestito di tutto punto perché, chiamato, arrivava in pochissimo tempo tanto che io credevo sapesse volare..
    Cosa è capitato ai Medici? Credo che la risposta sia contenuta nei finanziamenti che le grandi case farmaceutiche elargiscono agli ospedali ed alle facoltà di medicina. Le cosiddette “Big Pharma” non lo fanno certo per mecenatismo. Se il finanziamento non frutta come sperato lo dirottano altrove. Amazon è l’ultimo anello di questa orribile catena.
    Lo Stato deve tornare a finanziare direttamente la ricerca scientifica in campo medico. Deve restringere il campo delle big pharma. Forse non è ancora troppo tardi, ma certamente non accadrà con la classe politica che abbiamo.

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