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03/10/2023 – MEZZ’RA CULTURALE

1 commento su “03/10/2023 – MEZZ’RA CULTURALE

  1. Come dice Angela Martino anche per me la lettura quotidiana del giornale è necessaria come l’aria fresca del mattino quando apri la finestra.
    Per me, se si leggono meno giornali le cause sono molteplici: mille fonti d’informazione che provengono da TV, internet , ma solo leggendo il giornale riesco a fissare nella testa nomi e fatti, avvenimenti e quindi acquisire idee e convinzioni. Questo, lo dico subito, a volte costa fatica ed è per questo che i giovani preferiscono leggere ,magari la stessa notizia, meglio se in video, su formati digitali.
    Preferisco leggere un quotidiano di cui conosco il pensiero del Direttore, Vicedirettore e di giornalisti i cui articoli mirati su temi sempre attuali toccano le coscienze politiche , i problemi e le aspettative della gente.
    Non leggo giornali ove puoi trovare articoli a un tot al Kg., quindi paginate che per me e penso per tantissime persone, non hanno alcun appeal.
    Infatti come dice Magdi la pubblicità e soprattutto pensiero e tendenza politica domina e pilota l’informazione.
    In ultimo, penso che tutti abbiamo quasi un obbligo morale a tenerci informati.
    Allo stesso modo sento il bisogno quasi fisico di seguire gli eventi più rilevanti del nostro tempo, compreso come si muove la Politica , attraverso la televisione e tutti gli altri mezzi informatici che internet ci mette a disposizione. Certo la scrematura delle notizie è difficile, ma quello che importa è leggere ed ascoltare e discernere quello che è vero, rilevante, da quello che è semplice bombardamento mediatico, droga anestetizzante del cervello propagata con abbondanza dalla finanza globalizzata mondiale assoggettata al pensiero unico del Nuovo Ordine Mondiale.
    A me purtroppo questa mania di conoscere tutto quel avviene al Mondo o che tocca più da vicino le mie corde sensibili, cioè i miei interessi etc etc. mi costa a volta fatica e un po’ di stress.
    Tuttavia, essendo pensionato ultra settantenne, penso che tapparmi in casa, non essere in grado di confrontarmi con la gente su temi di attualità, vivere per soddisfare i bisogni primari, non ha senso.
    Concludo: si leggono meno giornali, vero, ma, ripeto, abbiamo quasi un dovere morale di tenerci informati per meglio vivere i nostri tempi.
    Francesco Violini

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