Cari amici buongiorno. Mi auguro di cuore che stiate bene in salute fisica, mentale e spirituale.
La situazione dell’Europa oggi rassomiglia a quella che si manifestò alla Conferenza di Monaco di Baviera del 29 e 30 settembre 1938, quando Francia, Germania, Gran Bretagna e Italia autorizzarono la Germania ad annettere la zona dei Sudeti, territorio della Cecoslovacchia abitato da una popolazione di lingua tedesca, illudendosi che Hitler si sarebbe sentito appagato. Invece, questa concessione fu concepita come un atto di debolezza e accrebbe le mire del regime nazista. Il 1° settembre 1939 Hitler invase la Polonia e fu l’inizio dello scoppio della Seconda guerra mondiale.
Oggi lo scenario è simile con un “potere islamico” al posto del nazismo. Anche nei confronti del “potere islamico” l’Europa ha scelto di essere conciliante e di non combatterlo, pur ritrovandosi sempre più sottomessa all’islam dentro casa propria. Il “potere islamico” è un insieme diverso e apparentemente conflittuale, in cui i terroristi islamici sono solo la punta dell’iceberg, l’aspetto più appariscente ed eclatante. Ma l’iceberg, che è la realtà di maggior peso, si sostanzia innanzitutto di una umanità prevalentemente giovane, stranieri naturalizzati ma non integrati, che colma il vuoto del tracollo demografico delle popolazioni europee prevalentemente anziane, scristianizzate e relativiste, condannate all’estinzione e votate al suicidio della propria civiltà. Il “potere islamico” è già saldamente insediato come un Cavallo di Troia all’interno dell’Europa, grazie a una fitta e incontenibile rete di moschee e scuole coraniche dove si pratica il lavaggio di cervello trasformando le persone in soldati di Allah e in robot della morte; banche islamiche, associazioni umanitarie per la raccolta fondi; macellerie e alimentari halal; centri studi e di formazione dove si insegna l’arte di colpevolizzare gli europei accreditando il reato di “islamofobia”; l’infiltrazione e l’assalto alle istituzioni dello Stato di diritto, strumentalizzando un sistema elettorale spoglio di valori, per sostituire la democrazia con la sharia quando conquistano il potere; il controllo del territorio nelle aree a maggior densità islamica con milizie armate e addestrate alla guerriglia urbana che impongono a tutti i residenti la sottomissione alla sharia, prefigurando la nascita di uno Stato islamico in nuce.
L’atteggiamento dell’Europa di resa a Hitler si riassume in due celebri aforismi di Winston Churchill, Primo ministro del Regno Unito tra il 1940 e il 1945, protagonista della vittoria degli Alleati contro il nazi-fascismo. Entrambi gli aforismi sono una critica al comportamento del suo predecessore Neville Chamberlain, per la sua resa a Hitler: «Una persona conciliante è come uno che dà da mangiare a un coccodrillo perché spera che questo lo mangi per ultimo». «Potevano scegliere fra il disonore e la guerra. Hanno scelto il disonore e avranno la guerra.»
Ebbene, lo stesso comportamento si verifica oggi con il “potere islamico”. Quest’Europa dalla civiltà decaduta e con la popolazione autoctona condannata all’estinzione, si comporta in modo sempre più accondiscendente con gli islamici, pur di rinviare il più possibile l’inevitabile scontro frontale e l’esito indubbio della nostra sottomissione all’islam. Ed è così che l’Europa sceglie il disonore, anziché combattere da subito il nemico che mira sopraffarci e a sottometterci, ma ciò non ci salverà dal dover subire la guerra. È una guerra in atto, scatenata dal “potere islamico” sui vari fronti militare e terroristico, demografico, ideologico, finanziario, economico, culturale, sociale e politico. In guerra o si combatte per vincere, o la si subisce comunque e si verrà sconfitti e sottomessi.
Cari amici, noi non possiamo rassegnarci alla sconfitta e a farci sottomettere dentro casa nostra. Non potremmo mai guardare negli occhi i nostri figli e i nostri nipoti e dire loro: «Ci dispiace, il vostro destino sarà quello di essere degli schiavi di Allah e di Maometto, non avrete più la certezza della vita, dovrete rinunciare alla vostra dignità e libertà». Dobbiamo avere l’onestà intellettuale e il coraggio umano di mettere fuori legge l’islam, in quanto sistema di potere totalmente incompatibile con la nostra civiltà laica e liberale dalle radici ebraico-cristiane. Noi abbiamo il diritto e il dovere di combattere su tutti i fronti per essere pienamente noi stessi dentro casa nostra.
Andiamo avanti sulla retta via a testa alta e con la schiena dritta, forti di verità e con il coraggio della libertà. Con l’aiuto del Signore insieme ce la faremo a realizzare il miracolo per far rinascere la nostra civiltà, salvare gli italiani, riscattare l’Italia.
Magdi Cristiano Allam
Fondatore della Comunità “Casa della Civiltà”
Mercoledì 1 novembre 2023