MAGDI CRISTIANO ALLAM: “«Uccidete i bambini ebrei». La fatwa del Papa dell’islam”

Cari amici buongiorno. Mi auguro di cuore che stiate bene in salute fisica, mentale e spirituale.

Ieri sera il Tg4 ha mostrato un video in cui un terrorista islamico di Hamas, uno degli atroci stragisti degli israeliani residenti nel kibbutz di Kfar Azza che il 7 ottobre perpetrarono un pogrom in terra d’Israele, ha detto che l’ordine ricevuto era di uccidere tutti gli israeliani indistintamente, compresi i bambini, le madri e gli anziani, perché sono tutti una forza occupante.

Ho partecipato come commentatore al Tg4 e ho chiarito che l’affermazione del terrorista islamico non è frutto di un impazzimento, ma è l’esecuzione di fatwe, responsi giuridici islamici, emessi da autorità riconosciute, basati sulla sharia, la legge islamica che recepisce ciò che Allah prescrive nel Corano e ciò che ha detto e ha fatto Maometto.
Al riguardo ho ricordato la fatwa emessa il 4 aprile 2002 dallo scheikh Mohammad Sayed Tantawi, nella sua veste di Grande imam dell’Università islamica di Al Azhar, ricevendo al Cairo il deputato arabo-israeliano Abdel Wahhab Darawsheh: «Le operazioni di martirio contro qualsiasi israeliano, inclusi i bambini, le donne e i giovani, sono legittime dal punto di vista della legge islamica. Il popolo palestinese intensifichi le operazioni di martirio contro il nemico sionista, in quanto la manifestazione più alta del Jihad». Il “Jihad” è essenzialmente la “Guerra santa islamica”, attuata principalmente con il terrorismo, ma anche con altri strumenti demografici, ideologici e finanziari, che convergono nell’obiettivo di sottomettere l’intera umanità all’islam.

Nel mio intervento al Tg4 ho ricordato che anche l’attuale Grande imam dell’Università islamica di Al Azhar, Ahmed Al Tayeb, concepito come il “Papa dell’islam maggioritario sunnita”, individuato da Papa Francesco come il suo principale interlocutore islamico, è un apologeta del terrorismo suicida. Il 4 aprile 2002 Al Tayeb, quando all’epoca era il Mufti d’Egitto, massimo giureconsulto islamico, legittimò il terrorismo suicida affermando: «La soluzione al terrore israeliano risiede nella proliferazione degli attacchi suicidi che diffondono terrore nel cuore dei nemici di Allah. I paesi, governanti e sovrani islamici devono sostenere questi attacchi». Nel 2003 Al Tayeb confermò: «Le operazioni di martirio in cui i palestinesi si fanno esplodere sono permesse al cento per cento secondo la legge islamica».

Cari amici, è ora che gli europei e gli occidentali si sveglino dal sonno della ragione che li porta a ripetere “l’islam è una religione d’amore e di pace”, “nessuna religione predica l’odio, la violenza e la morte”. È ora che comprendiamo che la radice del male non sono tanto i terroristi islamici che massacrano, decapitano e si fanno esplodere; non sono tanto i predicatori che dal pulpito delle moschee per 17 volte al giorno, nel corso delle cinque preghiere obbligatorie, condannano di miscredenza gli ebrei e i cristiani; ma è l’islam che si sostanzia di ciò che Allah prescrive nel Corano e di ciò che ha detto e ha fatto Maometto.
Ecco perché se vogliamo, dentro casa nostra, sradicare il male del terrorismo e del radicalismo islamico, dobbiamo avere l’onestà intellettuale e il coraggio umano di mettere fuori legge l’islam all’interno del nostro stato di diritto. Solo così potremo salvaguardare la civiltà della vita, dignità e libertà e garantire ai nostri figli di poter essere pienamente se stessi nella nostra casa comune.

Magdi Cristiano Allam
Fondatore della Casa della Civiltà

Venerdì 3 novembre 2023

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