SEGRE: “Dalla Cina presto una app per resuscitare i defunti”

Risentire la voce e parlare ad un caro defunto. Fantasia? Fantascienza? Puro desiderio o macabra idea? A queste domande dovrebbero rispondere le diverse aziende cinesi promotori di un progetto che sfrutta i progressi dell’intelligenza artificiale.
“La resurrezione digitale”, così è stato rinominato il nuovo business, è la frontiera verso cui diversi colossi tecnologici cinesi si stanno lanciando. Uutilizzano campioni di voce, foto e brevi interviste ai familiari dello scomparso per ricrearne una versione artificiale. Alcune agenzie di pompe funebri stanno già utilizzando avatar che, soprattutto durante i funerali, recitano frasi di commiato. Immagini sbiadite, simili a ologrammi, per soddisfare il desiderio di far tornare in vita il caro estinto, seppure in una forma digitale. Molte aziende stanno investendo in tecnologie sempre più avanzate per garantire un contatto sempre più realistico con il defunto.
Al momento attuale, esistono app che simulano la chat con un parente scomparso, visori a realtà aumentata che permettono anche di vederlo, oltre a un codice da scansionare con lo smartphone, su diverse lapidi dei cimiteri di Shanghai, per rivedere e riascoltare i propri cari. Senso del macabro? Inquietante legame con il passato? Difficoltà ad accettare una perdita? Al lettore l’ardua risposta

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