LA POESIA DI GIORGIO BONGIORNO: “Tramonto a Saint Nicolas”

E questa nostra vita, via dalla folla, trova
lingue negli alberi, libri nei ruscelli, prediche
nelle pietre, e ovunque il bene.
(William Shakespeare)


C’è un piccolo cimitero
Proprio a picco sulla valle
Dietro il campanile
Dove il sole lascia i suoi ultimi raggi del giorno
Quasi volesse testimoniare il suo saluto ai
suoi amici prima del buio della sera
È bello poter vivere il silenzio del crepuscolo
in loro compagnia
Gente semplice e pia
Che sembra voglia sostare un poco ancora in
questo balcone fiorito
Per ascoltare per qualche tempo il silenzio
delle vette
Di fronte a quei noti profili di casa
Per vivere un momento l’universo di
immagini
Raccolte in vita
Insieme
Al profondo respiro dei boschi
Le memorie più tenere
Il caleidoscopio di colori regalati dal tramonto
E per attendere il proprio turno
Di andare in paradiso
Ovunque il bene
Ogni metro di terra in salita
Come si fa nelle metafore più
delicate
Qualche ricordo intimo
Quell’entusiasmo e quell’orgoglio
Di vivere
Lontano dal chiasso metropolitano
Secondo schemi umani registrati
Senza maschera di sorta
Niente burattini alla soglia della fine
Viene spontaneo un inchino ai valori della
tradizione
Oltre le vette e gi orizzonti
Che solo il vento è capace di lambire
Uno sguardo smarrito
All’alba di un’altra vita


Solleva la natura, Dio è sotto.
(Victor Hugo)

Foto di copertina: Giovanni Quaccia , “Tramonto a Saint Nicolas”

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