Ascolta la lettura del testo eseguita dall’autore Giorgio Bongiorno
Donna perché piangi
La perenne sofferenza della carne
Nel giorno dopo il sabato
Il grido disperato sulla pietra
Del sepolcro scoperchiato
Icona scolpita negli anni dalla fede
Degli uomini
Sul cammino della morte dei corpi
Lacerati dal dolore
Dov’era scomparso
Il figlio di Davide
L ’uomo del silenzio e della paura del cieco Bartimeo
Il sacro purificatore della menzogna
Il salvatore della terra tutta
Il pastore dei popoli
Il santo dei santi
Il miracolo dei miracoli
Abbiamo perso il nostro Dio
Luce eterna dello spirito
Amore immenso della creazione
Che ci preservava dal male
Ci aiutava a vincere la
Nemica suggestione del potere
Questo non pare tempo di misericordia
Dove sono scomparsi
La obbediente preghiera dell’anima
Il santo velo della carità
La dolce consolazione degli afflitti
La sete inviolata di giustizia
Secoli di guerre
Il malvagio rito del possesso
Nessuno si è levato a fermare la mano
Degli assassini
Lo hanno deriso sulla croce
Schernito con parole di fuoco
Martoriato e ucciso sul Golgota
E ora l’hanno rapito
La tomba divina profanata dal mistero
E noi soli di nuovo
Nel deserto infuocato dal turbamento
Senza la legge della luce
Per cercare il calore delle cose di lassù
Maria la peccatrice dei sette demoni
La viandante sacerdotessa di Iside
Invoca il conforto antico del perdono
Riconosce il sorriso del maestro
Il Signore dei poveri
La misericordia
Che torna al cielo
Mentre il vento caldo
Di questa primavera asciuga
Le sue umane lacrime
E sparge nella valle addormentata
Il profumo dell’olio dei suoi capelli
Rabbuni !
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La parola **”Rabbunì”** compare nel Vangelo di san Giovanni, quando Gesù risorge e si rivolge a Maria Maddalena. In ebraico, **”Rabbunì”** significa **”Maestro”**. Questo dialogo tra Gesù e Maria è un momento di grande amore e riconoscimento. Maria ascolta il proprio nome dalla voce di Gesù e subito lo riconosce. Allo stesso modo, Gesù ascolta il proprio nome dalla voce di Maria. L’amore fa pronunciare in modo unico il nome dell’amato, e l’amato, subito, riconosce l’amante. Quindi, **”Rabbunì”** è un titolo rispettoso che Maria usa per chiamare Gesù, riconoscendo la sua maestria e la sua presenza divina.
Foto di copertina: Antonio Canova – Maddalena