SEGRE: “Abbiate paura! Arriva l’epidemia di morbillo ( o di Big Pharma?)”

Una ricerca italiana ha rivelato che l’immunità garantita dal morbillo naturale è permanente, mentre quella conferita dalla vaccinazione completa tende a ridursi dopo 10-15 anni. Esperti della salute hanno espresso timori riguardo un’imminente epidemia di questa malattia altamente contagiosa, nonostante sia prevenibile tramite vaccinazione. Questo allarmismo sembra essere la nuova grande preoccupazione sanitaria. Viene quindi sollevata la proposta di rendere obbligatoria la vaccinazione contro il morbillo, senza spazio per dibattiti o sfumature. La letteratura scientifica, inclusi articoli di riferimento, conclude che il morbillo rappresenta ancora un serio problema sanitario prevenibile, che può comportare complicanze gravi, ospedalizzazioni e decessi. Si invita quindi la popolazione a vaccinarsi senza indugio per aggiornare le proprie difese immunitarie.

Le persone nate prima del 1970, che hanno vissuto il morbillo direttamente, tendono a considerarlo una malattia infantile comune che richiedeva solo pochi giorni di riposo da scuola, con l’unico disagio per le famiglie rappresentato dalla necessità per i genitori di prendersi cura dei figli malati. L’OMS, nel 2019, ha segnalato 839 casi di morbillo in 23 paesi, per una popolazione totale di 328 milioni di individui, corrispondendo a un tasso di circa 1 caso ogni 391.000 persone. Sebbene nei paesi a basso reddito il morbillo possa essere letale, va notato che tali decessi sono spesso legati a condizioni di povertà e malnutrizione e alla mancanza di infrastrutture sanitarie adeguate. Malattie infettive come il morbillo tendono a colpire soprattutto le persone con sistemi immunitari deboli, che spesso corrispondono alle fasce più povere della popolazione globale. Tuttavia, i dati disponibili per i paesi sviluppati indicano che il rischio di morte per morbillo è probabilmente sopravvalutato.

La domanda sorge spontanea: perché i responsabili della salute pubblica e i media tendono a enfatizzare eccessivamente i rischi legati a questa malattia? È possibile che l’attuale gestione della salute pubblica non sia in grado di interpretare correttamente il clima di sfiducia generatosi nel post-pandemia di COVID-19, a seguito di informazioni errate o fuorvianti diffuse in passato. Nonostante ciò, prosegue la campagna volta a suscitare paura nel pubblico, insistendo sul fatto che il morbillo sia una malattia che comporta un notevole impegno sanitario e possa causare serie complicazioni e decessi.

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