Di Marcello Bussi
milanofinanza.it, 3 aprile 2024 – Il Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, è indagata dalla Procura Europea per illeciti penali in relazione alle trattative con l’amministratore delegato della Pfizer, Albert Bourla, sui vaccini contro il Covid-19. Un affare da oltre 20 miliardi di euro
Negli ultimi mesi, ha rivelato il quotidiano statunitense “Politico”, gli investigatori della Procura europea (Eppo) hanno preso il posto della Procura belga che indagava sulle accuse di illeciti penali in relazione alle trattative sui vaccini tra il Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen e il Ceo di Pfizer, Albert Bourla.
Secondo i documenti legali visionati da “Politico” e secondo un portavoce della Procura di Liegi, von der Leyen è indagata per «interferenza nelle funzioni pubbliche, distruzione di sms, corruzione e conflitto di interessi». I pubblici ministeri dell’Eppo stanno indagando su presunti reati penali, nessuno è stato ancora accusato in relazione al caso.
L’indagine è stata originariamente aperta dalle autorità giudiziarie belghe nella città di Liegi all’inizio del 2023 dopo una denuncia penale presentata dal lobbista locale Frédéric Baldan. Successivamente si sono aggiunte le denunce dei governi ungherese e polacco, anche se quest’ultimo è in procinto di ritirare la sua dopo la vittoria elettorale del governo filo-Ue guidato da Donald Tusk.
La denuncia di Baldan è incentrata su un presunto scambio di sms tra von der Leyen e Bourla nel periodo precedente il più grande accordo sui vaccini dell’Ue al culmine della pandemia di Covid-19, il cui valore è stimato più di 20 miliardi di euro.
Il New York Times, che per primo aveva rivelato che lo scambio era avvenuto mentre i due leader discutevano i termini dell’accordo, ha avviato una causa parallela contro la Commissione Ue dopo che questa si era rifiutata di rivelare il contenuto dei messaggi in seguito a una richiesta di accesso ai documenti.
L’Eppo conduce indagini paneuropee sui crimini finanziari e, in teoria, potrebbe sequestrare telefoni e altro materiale rilevante dagli uffici della Commissione o in altri Paesi europei come la Germania, il Paese di cui è cittadina von der Leyen.
Questi nuovi sviluppi arrivano mentre von der Leyen cerca di ottenere un secondo mandato alla guida della Commissione Ue, che finora si è rifiutata di rivelare il contenuto degli sms e addirittura di confermarne (o smentirne) l’esistenza.
L’accordo con Pfizer, negoziato al culmine della pandemia nel 2021, era stato presentato come un trionfo di von der Leyen. Ma l’enorme quantità di vaccini acquistati da allora ha sollevato non poche perplessità: “Politico” ha rivelato alla fine dello scorso anno che c’erano almeno 4 miliardi di euro di dosi sprecate. Da allora il contratto per il vaccino con Pfizer è stato rinegoziato.