SEGRE: “Scienziati avvertono: i vaccini COVID-19 di Moderna potrebbero sopprimere la funzione immunitaria, riattivare virus latenti e causare le stesse condizioni che i loro prodotti mirano a prevenire

Durante il Vaccines Day del 28 marzo, dedicato agli investitori, Moderna ha rivelato significativi avanzamenti riguardanti una serie di vaccini e trattamenti in studio basati sulla tecnologia dell’mRNA, all’interno del proprio portafoglio di ricerca. L’azienda ha segnalato che tre vaccini, uno per l’Epstein-Barr Virus (EBV), uno per il Varicella-zoster Virus (VZV, responsabile sia della varicella che dell’herpes zoster) e uno per il Norovirus, stanno procedendo verso tappe cruciali di sviluppo. Inoltre, Moderna ha comunicato che la Food and Drug Administration (FDA) americana potrebbe dare il via libera al suo vaccino mRNA-1345 contro il virus respiratorio sinciziale (RSV) per la popolazione anziana. Tale vaccino rientra in un ambito di mercato che l’azienda stima possa raggiungere i 52 miliardi di dollari, focalizzato sui vaccini per le malattie infettive. Il sito web di Moderna menziona anche l’interesse verso l’indagine di applicazioni dell’mRNA per la cura di patologie cardiovascolari, oltre a malattie vascolari ischemiche, nonché lo sviluppo di terapie basate su mRNA per il trattamento del cancro e delle malattie autoimmuni. Tuttavia, alcune voci critiche nel mondo scientifico e medico manifestano preoccupazione per i potenziali rischi associati alle formulazioni attuali e future basate su mRNA, in particolare per le reazioni avverse, talvolta gravi, osservate con i vaccini mRNA anti-COVID-19. Si sollevano, inoltre, interrogativi riguardo alle intenzioni di Moderna di lucrare su soluzioni per patologie eventualmente correlate ai propri prodotti.

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