L’uso del concetto di “pandemia energetica”, di per sé sbagliato, mira a inculcare la paura e diffondere il panico

Cari amici buongiorno. Ieri Stefano Bonaccini, Presidente della Regione Emilia-Romagna, del Partito Democratico e prima ancora del Partito Comunista, non laureato con una diploma di liceo scientifico, ha pubblicato un tweet sulla crisi di governo in cui ha usato le parole “pandemia energetica”.
Ringrazio la mia assistente Marialuisa Bonomo per avermelo segnalato.

Da una rapida ricerca nella Rete, ho visto che le stesse parole erano il titolo di un articolo pubblicato nel blog di Beppe Grillo del 16 ottobre 2021, a firma di Davide Crippa, deputato alla Camera del M5S laureato in Ingegneria civile e ambientale. Per la verità nell’articolo si parla di “epidemia energetica”:
“Serve agire subito con un fronte comune europeo e serve gestire questa congiuntura internazionale, questa epidemia energetica, con uno sforzo comune, così come si è approciato lo scenario Covid qualche mese addietro”.

La pandemia è un’epidemia che si è diffusa in vari continenti, consistente in una malattia contagiosa di origine batterica, virale o altro fattore patogeno, che provoca un ammontare straordinario di ammalati e morti.
In senso figurato, il sostantivo “epidemia” è stato usato associato a azioni dannose per la collettività, come ad esempio una “epidemia di furti”. Così come la malattia contagiosa è dannosa, anche il ripetersi su larga scala dei furti è dannoso.

Ma il concetto di “pandemia energetica” è diverso. Perché l’aggettivo “energetica” non ha di per sé una valenza negativa, in quanto è indicativo delle fonti energetiche quali il petrolio e il gas naturale. Di per sé una fonte energetica non ha una valenza negativa, che è invece insita nella malattia contagiosa o nei furti.

L’uso del concetto “pandemia energetica” comporta pertanto una forzatura sul piano logico, inducendoci ad attribuire alla fonte energetica una valenza negativa perché associata al sostantivo “pandemia”. La negatività potrebbe essere correttamente rappresentata dalla “crisi energetica”. Ma si è voluto calcare la mano e enfatizzare la paura escogitando il neologismo “pandemia energetica”.

Cari amici, nulla accade per caso. La scelta minuziosa delle parole è un aspetto rilevante della guerra mediatica e psicologica. È probabile che Bonaccini questo problema non se lo sia proprio posto ed è possibile che Crippa abbia ripetuto un concetto espresso per la prima volta magari nel Forum Economico Mondiale di Davos dove si imbastisce il Nuovo Ordine Mondiale. Ma certamente il concetto di “pandemia energetica” è stato elaborato da una mente perversa che mira a inculcare la paura e a diffondere il panico.

La Casa della Civiltà è impegnata a rappresentare correttamente la realtà, a valutarla in modo ponderato, a elaborare una proposta che sostanzi una soluzione qualitativamente migliore.
Andiamo avanti a testa alta e con la schiena dritta, forti di verità e con il coraggio della libertà. Con l’aiuto del Signore insieme ce la faremo.

Magdi Cristiano Allam
Fondatore e Presidente della Comunità Casa della Civiltà

Venerdì 15 luglio 2022

2 commenti su “L’uso del concetto di “pandemia energetica”, di per sé sbagliato, mira a inculcare la paura e diffondere il panico

  1. Buongiorno Magdi! Avevo notato anche io l’uso del termine “pandemia energetica” nel post di Bonacini, che qualcuno aveva riportato su fb. Ho percepito immediatamente l’uso volutamente negativo del termine, finalizzato esclusivamente ad allarmare ulteriormente le persone. Non nutro grande rispetto per Bonacini semplicemente perché l’ho classificato come il classico sinistroide che ripete a pappagallo tutte le “verità” che i suoi padroni gli impongono di diffondere, ed è per questo motivo che dubito che abbia usato il termine “pandemia energetica” conscio di chi fosse il coniatore originario del termine. Comunque sia il mio impegno, unitamente agli amici della comunità della Casa della Civiltà, sarà ancora più risoluto per contribuire a fare rinascere la nostra nazione.

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