Cari amici buongiorno. Incredibilmente nella descrizione e valutazione dell’attentato terroristico islamico allo scrittore Salman Rushdie tutti negano l’evidenza dei fatti.
A cominciare da Hadi Matar, l’uomo di 24 anni che lo scorso 12 agosto ha inferto 15 pugnalate al volto, alla gola e all’addome di Rushdie, che è stato colto in flagranza di reato, che è stato bloccato con il coltello in mano, che ha perpetrato il suo crimine in presenza di un centinaio di testimoni, il cui efferato delitto è stato videoregistrato, che successivamente ha detto «quando ho saputo che è sopravvissuto, mi sono sorpreso», ebbene Hadi Matar si è professato «non colpevole». Anche il “New York Post” che il 17 agosto ha pubblicato un’intervista di Hadi Matar fatta in carcere, l’ha presentato come «l’uomo che ha presumibilmente pugnalato Rushdie». «Presumibilmente» è un avverbio che significa che con ogni probabilità è lui il colpevole, ma non c’è la certezza assoluta che sia lui.
Così come, ad oggi, i Governi occidentali, i giornali più letti e le televisioni più viste in Occidente, non dicono esplicitamente che si è trattato di un attentato terroristico islamico, nonostante che lo stesso Hadi Matar, nell’intervista al New York Post, ha ammesso che ha accoltellato Rushdie perché «ha offeso l’islam»: «Quella persona non mi piace. Non credo che sia una brava persona. Non mi piace proprio. È uno che ha offeso l’islam, ha offeso le credenze degli islamici, il loro sistema di valori».
Nessun investigatore non potrebbe non collegare l’attentato terroristico islamico alla “fatwa”, la sentenza giuridica islamica, emessa il 14 febbraio dalla «Guida suprema» iraniana l’imam Khomeini, in cui ordinò di uccidere Rushdie e gli editori che pubblicarono il romanzo «I versi satanici»: «Invito tutti i valorosi musulmani, ovunque si trovino nel mondo, ad ucciderli senza indugio, in modo che nessuno oserà d’ora in poi insultare le sacre credenze dei musulmani». Khomeini mise una taglia di circa 2,5 milioni di dollari di ricompensa a chi ucciderà Rushdie.
Ugualmente, ad oggi, nessuno condanna esplicitamente l’Iran, la cui attuale «Guida suprema» l’ayatollah Khamenei ha rinnovato la “fatwa” di Khomeini nel 2017 e nel 2019 sostenendo: «Il verdetto dell’Imam Khomeini riguardo a Salman Rushdie si basa su versi divini e, proprio come i versi divini, è solido e irrevocabile». Nonostante l’annuncio del Governo iraniano nel 1998 che non avrebbe più direttamente sostenuto l’attuazione della “fatwa” emessa da Khomeini, senza però rinnegarne la validità religiosa, di fatto è sempre un’istituzione dello Stato, la Fondazione religiosa 15 Khordad, che ha messo una nuova taglia di 3,3 milioni di dollari su Rushdie.
La smentita fatta il 15 agosto dal portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanaani, sostenendo «Nessuno ha il diritto di accusare l’Iran», lascia perplessi quando successivamente afferma «Nessuno merita la colpa e l’accusa per l’attacco a Salman Rushdie negli Stati Uniti tranne lui ei suoi sostenitori», che sottintende che Rushdie merita di essere assassinato per aver offeso l’islam.
Il Segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha accusato gli organi di informazione dello Stato iraniano per aver «esultato» per l’attentato a Salman Rushdie: «Questo è spregevole», ma non ha condannato il Governo dell’Iran.
Ebbene come si può scindere la responsabilità di un organo d’informazione ufficiale dello Stato iraniano da quella del Governo iraniano? Il quotidiano iraniano Kayhan, il cui direttore è nominato dalla «Guida suprema» l’ayatollah Khamenei, ha scritto: «Congratulazioni a quest’uomo coraggioso e consapevole del dovere che ha attaccato l’apostata e vizioso Salman Rushdie. Baciamo la mano di colui che con un coltello lacerò il collo del nemico di Dio». L’Agenzia di stampa ufficiale iraniana Fars ha scritto: «Anche se finora non c’è nessuna notizia sulla sua morte, ci auguriamo che tiri le cuoia e con la morte di questo autore satanico il cuore ferito dei musulmani possa guarire dopo tutti questi anni».
Il 10 agosto, due giorni prima dell’attentato a Rushdie, il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha accusato Shahram Poursafi, una spia e membro dei Pasdaran, la Guardia rivoluzionaria iraniana, la forza militare più potente dell’Iran, di aver cercato di organizzare un complotto per uccidere John Bolton, ex Consigliere per la Sicurezza nazionale e Mike Pompeo, ex Segretario di Stato dell’amministrazione Trump. Ebbene sembra che Hadi Matar fosse in contatto con la rete di spie iraniane sul territorio americano.
Infine nessuno denuncia la responsabilità del Movimento islamico sciita dell’Hezbollah che controlla militarmente il paesino di Yaroun nel Sud del Libano, dove Hadi Matar si recò nel 2018 per 28 giorni per trovare il padre. Sua madre, che è rimasta negli Stati Uniti dopo la separazione dal marito nel 2004, ha raccontato al quotidiano britannico “Daily Mail”: «È stato durante un viaggio in Libano nel 2018 per visitare suo padre che Hadi è cambiato da un figlio popolare e amorevole a un lunatico introverso»; «Era arrabbiato perché non l’avevo introdotto all’islam fin dalla giovane età».
L’Hezbollah, letteralmente «Partito di Allah», è stato creato dall’Iran, si ispira all’imam Khomeini, la sua milizia viene armata e addestrata dai Pasdaran, i Guardiani della Rivoluzione iraniani. I terroristi dell’Hezbollah compirono all’inizio degli Anni ’80 una trentina di attacchi suicidi, il più grave nel 1983 quando in un duplice attentato alla «Forza di pace internazionale » a Beirut Ovest provocarono la morte di 241 Marines statunitensi e di 56 parà francesi. È condannato come «organizzazione terroristica» da Stati Uniti, Israele, Australia, Canada, Egitto. L’Unione Europea condanna come «organizzazione terroristica» l’ala militare del Hezbollah. Il Parlamento Europeo ha adottato il 10 marzo 2005 una risoluzione, non vincolante, che accusa Hezbollah di aver condotto «attività terroristiche». Il Consiglio d’Europa ha condannato Imad Mughiyah, il fondatore dell’ala militare dell’Hezbollah, la mente degli attentati terroristici, ucciso dalla Cia a Damasco nel febbraio 2008. Al momento dell’arresto Hadi Matar aveva con sé una falsa patente guida intestata a Imad Mughniyah.
Cari amici, siamo di fronte al fatto assurdo degli Stati Uniti e dell’Occidente che non rappresentano correttamente e non valutano adeguatamente la realtà di un attentato terroristico islamico perpetrato in territorio americano da un cittadino americano di origine libanese, che ha subito un lavaggio di cervello durante un suo viaggio in Libano nel villaggio natio dei genitori separati, situato al confine con Israele sotto il controllo della milizia sciita libanese dell’Hezbollah, che è la lunga mano dell’Iran in Medio Oriente. È possibile che da allora Hadi Matar sia entrato a far parte di una rete di spie e di terroristi legati all’Iran e che sia stato prescelto per eseguire la condanna a morte di Rushdie trentatré anni dopo la “fatwa” di Khomeini.
Se l’Occidente non ha l’onestà intellettuale e il coraggio umano di dire che Rushdie è stato vittima di un attentato terroristico, che la matrice è islamica, che il mandante è l’Iran, significa che l’Occidente si comporta come chi si è sottomesso al terrorismo, all’islam e all’Iran degli ayatollah.
La Casa della Civiltà afferma il nostro diritto e dovere di dire la verità in libertà anche sull’islam, di combattere il terrorismo islamico ovunque nel mondo, di mettere fuori legge l’islam come religione dentro casa nostra perché è incompatibile con le nostre leggi, regole e valori.
Andiamo avanti a testa alta e con la schiena dritta, forti di verità e con il coraggio della libertà. Con l’aiuto del Signore insieme ce la faremo.
Magdi Cristiano Allam
Fondatore e Presidente della Comunità «Casa della Civiltà»
Venerdì 19 agosto 2019
Purtoppo e senza tregua , continuiamo a subire la religione di “pace” con tutte le sue fatwa che ci colpiscono da anni e gli inganni della taqiyya che in troppi fanno finta di non vedere.
L’ Occidente continua a fare come lo struzzo e i morti delle lame coraniche continuano , nel mondo , senza sosta.
Così che ; le tremende coltellate a Rushdie sono colpi che feriscono la sua carne , ma in modo altrettanto violento lacerano le nostre coscienze e fanno a pezzi le deboli certezze che pensavamo di avere…..
Oggi piu di ieri capiamo che siamo gravemente impreparati a fronteggiare l’ islamizzazione che impone la società del politicamente corretto, dell’immigrazione voluta dalla globalizzazione e dell’ integrazione di qualcosa che è incompatibile con la Civiltà Occidentale , con le nostre piu profonde origini cristiane , con la cultura di 2000 anni di conquiste sociali e politiche.
Ecco che mi viene in mente un discorso che fece la Boldrini qualche anno fa e mi ritorna in mente pensando ad Hadi Matar , a come lo stanno difendendo e proteggendo dalle sue inequivocabili responsabilità….
la Boldrini disse che lo stile di vita dei migranti era l’ Avanguardia dello stile di vita che presto sarebbe diventato lo stile di vita di ciascuno di noi….
Siamo di fronte a una trappola , studiata nei minimi particolari…con le buone non se ne esce….
E mi rendo sempre piu conto di quanto tempo è stato sprecato , quando era ancora possibile mettere un freno a tutto ciò…. Ma non si è voluto vedere , non si è voluto capire e soprattutto non si è voluto agire….
Ora anche gli ultimi alibi si sciolgono esplodendo con fragore , come i ghiacciai di questa torrida e tremenda estate.
Di tempo non ne abbiamo più.
Il livello mistificazione della realtà messo in atto in occidente è davvero arrivato a vette inimmaginabili. Arrivare persino a far dubitare le persone di ciò che hanno visto con i loro occhi è satanico. Del resto in questi due anni e mezzo hanno accuratamente manipolato i cervelli.
Sta a noi, in primo luogo come cittadini italiani e poi come membri della Casa della Civiltà, far tesoro degli insegnamenti sul Corano e su Maometto che ci ha trasmesso Magdi e denunciare senza paura quella che è la realtà dei questa religione.
Grandissimo Magdi!
Io sono del parere che fino a quando continueremo ad accogliere senza regole e a distribuire cittadinanze come viaggi premio non vinceremo mai questa guerra. Con il suo atteggiamento vigliacco o peggio da leccaculo, il mondo Occidentale si sta rendendo complice dei terroristi. Ma l’Iliade non ha insegnato nulla? Troia brucia, Troia brucia.
Viviamo in un mondo distopico e anestetizzato dove la realtà è bandita. C’è davvero bisogno di creare delle reti di informazione corretta che partano dalla gente comune.