Lo hanno scoperto i carabinieri di Castel Gandolfo, alle porte di Roma, insieme ad altre 25 persone che percepivano indebitamente l’assegno. Un danno complessivo per l’Erario di 250 mila euro – https://www.agi.it/cronaca/news/2022-09-09/membro-clan-casamonica-spada-reddito-cittadinanza-18017511/
Inizio con il ricordare che la base è quella tracciata da Mario Draghi, cioè che “si dovrebbe continuare ad aiutare chi non può lavorare. Chi invece può essere occupato e rifiuta l’offerta di lavoro dovrebbe perdere il beneficio”.
Sarei curiosa di chiedere a Draghi: Chi controlla?
Quelli che sono senza lavoro pure loro e che a loro volta perderebbero il beneficio?
Siamo alla vigilia delle elezioni politiche e i vari partiti da destra a sinistra hanno fatto le loro proposte su come modificare il decreto legge che ha introdotto il Reddito e la Pensione di cittadinanza.
Il partito democratico propone di “ricalibrare il reddito di cittadinanza” onde evitare che si penalizzino le famiglie numerose con molti figli minori. Famiglie numerose? Gli italiani non fanno più figli c’è il crollo delle nascite quale film di fantascienza hanno visto?
Il M5S punta addirittura a rafforzarlo. A prescindere dalla poca stima che nutro verso i rappresentanti di questo partito non è difficile constatare che la maggioranza di loro non ha mai lavorato, e non si può nemmeno dimenticare che è grazie a questo punto del loro programma che il M5S ha fatto il pieno dei voti con la benedizione del Capo dello Stato.
Per FI, FdI e Lega andrebbe “solamente rivisto”
Rivisto cosa?
Nessuno di loro ha proposto la cancellazione.
Leggo:
“Nei primi tre anni per il Reddito e la Pensione di Cittadinanza sono stati erogati a 2 milioni di nuclei familiari, per un totale di 4,65 milioni di persone, e per una spesa di quasi 20 miliardi di euro.
Da uno studio dell’Inps emerge che il 70% di chi ha ricevuto per la prima volta il beneficio tra aprile e giugno del 2019 è ancora risultato beneficiario nei primi mesi del 2022”.
Leggendo questi dati inevitabile pensare al lento suicidio culturale, sociale ed economico a cui ci stiamo avviando. Se ci fermassimo a pensare anche solo un attimo che la nostra vita è composta di una piccola percentuale di “cosa ci accade” e da una decisamente maggiore per “come si reagisce” comprenderemmo che restare passivi accresce l’impotenza e che a lungo andare l’apatia e la pigrizia possono avere effetti devastanti sul nostro presente e sul futuro dei nostri figli.
“La disobbedienza civile diviene un dovere sacro quando lo Stato diviene dispotico o, il che è la stessa cosa, corrotto.
E un cittadino che scende a patti con un simile Stato è partecipe della sua corruzione e del suo dispotismo”
-M. K. Gandhi-
Susanna, condivido le tue considerazioni e appoggio il tuo appello a disobbedire e a risorgere contro l’apatia avvilente che caratterizza i propositi suicidari, che sottostanno alla politica dei redditi di cittadinanza, e la loro accettazione.