Cari amici buongiorno. Oggi provo un’emozione simile a quella del 30 novembre 2008 quando, dopo aver rassegnato le dimissioni da vice-Direttore del “Corriere della Sera”, fondai insieme a 50 amici il Partito «Protagonisti per l’Europa Cristiana», con una sobria cerimonia all’Hotel Aldero a Fabrica di Roma, in Provincia di Viterbo, introdotta dalla celebrazione della Santa Messa. Ed è un’emozione simile a quella del passaggio al Partito più prettamente politico «Io amo l’Italia», con la partecipazione di circa 300 persone all’Hotel Golf Club Le Robinie a Solbiate Olona, in Provincia di Varese, il 28 e 29 novembre 2009.
L’impegno politico di «Io amo l’Italia» ci ha fatto comprendere che un partito per potersi affermare a livello nazionale necessita, in aggiunta a un leader carismatico e a un programma che sia credibile e alternativo, di una presenza capillare sull’insieme del territorio nazionale, di una visibilità mediatica sulle grandi reti televisive, e di tanti soldi. I partiti sono delle aziende che grazie ai soldi producono consenso attraverso l’accaparramento dei voti, che a sua volta si traduce in soldi grazie al controllo di centri di potere nelle istituzioni dello Stato e nelle aziende gestite o co-gestite dallo Stato. E siccome oggi tutti i partiti sono delle aziende di fatto fallite, l’accaparramento del voto è diventata la priorità assoluta per sopravvivere costi quel che costi. Il risultato è il monopolio del potere da parte della partitocrazia consociativa, la sostituzione della democrazia con la dittatura dei partiti, che ha avuto la sua massima manifestazione con il Governo dimissionario di Mario Draghi, in cui tutti i partiti presenti in Parlamento, sia quelli del Governo sia quelli dell’opposizione, hanno condiviso la stessa strategia e si sono divisi le fette della torta del potere.
Di qui la scelta di operare come Comunità dedita alla formazione culturale, alla mobilitazione civile e all’azione politica costruttiva, per edificare dalle fondamenta un nuovo modello di civiltà, di società, di sviluppo e di Stato.
Oggi, inaugurando la prima sede della Casa della Civiltà, prendiamo atto che siamo calati in un contesto radicalmente diverso, molto più grave e preoccupante rispetto a quello del 2008 e degli anni successivi.
A causa della strategia irresponsabile e criminale del Presidente degli Stati Uniti Joe Biden, l’Europa rischia di essere il terreno di una devastante Terza Guerra Mondiale con l’uso delle armi atomiche, con l’assurda e folle connivenza dei Governanti dell’Unione Europea. Questo cosiddetto “Occidente” ci vorrebbe far credere che il Presidente russo Vladimir Putin sia il nuovo Adolf Hitler, che la guerra in Ucraina sarebbe iniziata con l’invasione russa il 24 febbraio 2022, che il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky sarebbe l’emblema della strenua difesa della Patria e della Libertà dei popoli. La verità è che la guerra nel Donbass risale al 2014 con la discriminazione, repressione e stragi nei confronti delle popolazioni russe in territorio ucraino, che l’intervento militare della Russia corrisponde a quello dell’Italia nel 1915 nei territori dell’Impero Austro-Ungarico, culminato il 4 novembre 2018 con la liberazione delle popolazioni italiane di Trento e Trieste, concepito come la “quarta guerra d’indipendenza” e celebrato come la “Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate”.
Ugualmente è sconvolgente l’atteggiamento autolesionista dell’Unione Europea che sta condannando a morte le proprie imprese e le proprie famiglie, imponendo il pagamento dell’energia non sulla base del costo reale pattuito tra le aziende fornitrici e quelle acquirenti che rappresentano gli Stati, ma della quotazione oscillante giorno dopo giorno alla Borsa del gas di Amsterdam gestita da una società finanziaria americana, che opera con criteri speculativi.
Il recente sabotaggio perpetrato dagli Stati Uniti nei confronti dei gasdotti che collegano la Russia all’Unione Europea, mira a recidere definitivamente la fornitura del gas russo che, nel caso della Germania e dell’Italia, corrisponde alla metà del proprio fabbisogno nazionale.
Il risultato è che i cittadini, le famiglie e le imprese dell’Unione Europea sono costrette a pagare il gas circa sette volte il costo praticato negli Stati Uniti, condannandoli all’inferiorità e all’esclusione dal mercato internazionale, nonché alla crescente dipendenza dal gas in arrivo dagli Stati Uniti che è di gran lunga più costoso e di qualità inferiore rispetto al gas russo.
Il profilarsi della Prima Guerra Atomica Mondiale, affiancata dalla devastazione economica e sociale dell’Europa occidentale per l’auto-imposizione di un costo dell’energia di natura speculativa rispetto al costo reale, sopraggiungono quando è ancora in atto la criminale gestione della cosiddetta pandemia di Covid-19, esplosa con la diffusione di un virus prodotto in laboratorio e i cui effetti letali sono stati acuiti dall’inoculazione forzata di farmaci sperimentali di natura genica fraudolentemente spacciati per vaccini anti Covid-19, che hanno già provocato un numero considerevole di morti, disabili e malati.
Questo scenario catastrofico si completa con la prospettiva di una nuova crisi mondiale sul piano dell’alimentazione, realtà che sottostà al monopolio di poche multinazionali, essenzialmente per l’inquinamento dei terreni causato dall’uso massiccio di pesticidi, diserbanti e fertilizzanti chimici nelle colture intensive.
Cari amici, è in questo tragico e incombente scenario di cui siamo le principali vittime, che la nostra Comunità deve dare il proprio contributo per far rinascere la nostra civiltà decaduta, salvare gli italiani dall’estinzione demografica, riscattare l’Italia come Stato nazionale indipendente e sovrano.
Andiamo avanti a testa alta e con la schiena dritta, forti di verità e con il coraggio della libertà. Con l’aiuto del Signore insieme ce la faremo.
Magdi Cristiano Allam
Presidente della Casa della Civiltà
Sabato 1 ottobre 2022
Buongiorno a tutti. Finalmente il momento tanto atteso è arrivato.
Ringrazio innanzitutto Magdi per aver così fortemente portato avanti questo progetto.
Confesso che avevo immaginato di festeggiare l’inaugurazione in circostanze meno gravi di quella odierna.
Farò tutto quanto posso per contribuire a ricostruire questa nostra nazione.
A tra poco.
Un abbraccio a coloro che non potranno essere presenti.
Buongiorno carissimi,
siamo giunti al giorno tanto atteso del primo incontro di persona alla nuova sede della Casa della Civiltà.
Ringrazio prima di tutti il Fondatore Magdi Cristiano Allam e coloro che hanno contribuito a creare la Comunità di persone tutte con lo stesso ideale ed intenti.
Per completezza mi piace riportare la frase del testo: edificare dalle fondamenta un modello di civiltà, di società, di sviluppo di Stato.
Condivido perfettamente l’analisi che individua nella Amministrazione Biden l’attuale crisi mondiale e in particolare italiana.
Fin dall’inizio il mio convincimento è stato che la sporca politica americana fosse la causa della rovina, non solo in Italia ed Europa, ma di dimensioni mondiali e purtroppo a questa tragedia stiamo assistendo.
Ora la Pace è ancor più a rischio alla luce delle recenti elezioni nelle 4 province filo russe.
Ora taglio perché oggi è per noi una giornata speciale dove deve prevalere la gioia dell’incontro.
Ultima cosa: occorre correggere la data della Liberazione di Trento e Trieste (errore di battitura)
Un abbraccio a tutti
Francesco Violini
Ovviamente d’accordo su tutto.
Vorrei solo precisare che una terza guerra mondiale non causerà soltanto vittime dirette, milioni e milioni per le devastazioni
Altri milioni moriranno a causa dell’inquinamento dell’ aria e del suolo; e altri milioni a causa della mancanza di viveri.
Gli odierni approvigionamenti del cibo non sono locali, ma provengono da altre regioni e continenti.
Fino al Primo ultimo dopoguerra (anni Sessanta circa del Novecento) ogni paesino era autonomo nel settore agro alimentare. Il cosidetto progresso ha fatto chiudere le piccole attività, dalla pastorizia, all’agricoltura, ai negozi che si fornivano in loco. Il piccolo produttore di cibo è quasi del tutto sparito.
Siamo sull’orlo dell’ estinzione come specie umana.