«Dobbiamo morire per l’Ucraina?»: mai come ora siamo prossimi a una Guerra Mondiale Nucleare. Biden dice che Putin «non scherza» e che c’è il rischio di una «Armageddon nucleare», la battaglia finale tra il Bene e il Male che segnerà la fine del Mondo. L’Unione Europea, che rischia più di altri la devastazione, soffia sul fuoco decidendo di inviare altre armi all’Ucraina

Sede della Casa della Civiltà, Fabrica di Roma, 7 ottobre 2022 – Cari amici, buongiorno. «Dobbiamo morire per l’Ucraina?»: mai come ora siamo prossimi a una Guerra Mondiale Nucleare.
Ieri il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha detto: «Noi non affrontavamo un rischio da Armageddon nucleare dai tempi del 1962 con Kennedy e la crisi missilistica di Cuba». Putin «non scherza» quando minaccia di usare le armi nucleari, e «stiamo cercando di capire qual è la via di fuga di Putin. Dove trova una via d’uscita?».
Nel Nuovo Testamento, Armageddon è il luogo dove si svolgerà la battaglia finale tra i re della Terra, radunati dai demoni, e Dio, sarà lo scontro decisivo tra il Bene e il Male.
Biden ha evocato lo scenario dell’Apocalisse nucleare, che segna la fine del Mondo, durante un evento di raccolta fondi del Partito democratico a New York: «Abbiamo un uomo, lo conosco abbastanza bene. Putin non scherza quando parla del potenziale uso di armi nucleari tattiche, o di armi chimiche o biologiche, perché il suo esercito è, diciamo, significativamente meno capace».
Sottintendendo la reazione devastante della Nato contro la Russia, all’eventuale uso di armi nucleari russe, verosilmente contro il territorio dell’Ucraina, Biden ha precisato: «Tuttavia, non credo che ci sia la capacità di usare facilmente un’arma nucleare tattica e non finire con l’Armageddon. Sto cercando di immaginare quale sia la via d’uscita di Putin. Dove trova una via d’uscita? Dove si vede in una posizione in cui non solo perde prestigio, ma anche un potere significativo in Russia?».

La «via d’uscita» è stata evocata dal Segretario di Stato americano Antony Blinken dal Perù, dove si trova in visita ufficiale: «Quando la Russia dimostrerà seriamente di essere disposta a intraprendere la strada del dialogo, noi saremo pronti. Noi ci saremo». Tuttavia, ha aggiunto il capo della diplomazia statunitense, «purtroppo, al momento, tutto punta nella direzione opposta».
Sempre Blinken ha detto: «Il fatto è che la Russia e il Presidente Putin non hanno mostrato alcun interesse per la diplomazia», aggiungendo che sia gli Stati Uniti che il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky hanno detto da tempo che la guerra «può essere risolta solo attraverso la diplomazia».

In questo tragico contesto l’Unione Europea, che rischia più di altri la devastazione insieme all’Ucraina, soffia sul fuoco decidendo di inviare nuove armi all’Ucraina e bocciando l’ipotesi delle trattative di pace con la Russia.
Il Presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola, ieri a Praga ha detto: «L’Ucraina necessita di armi pesanti e carri armati. Gli Stati membri possono fornire le armi visto che la Russia ha messo in campo una nuova escalation alla sua invasione rendendola più disperata e noi dobbiamo rispondere in maniera proporzionata».
L’Alto Rappresentante dell’Unione Europea per la Politica Estera, Josep Borrel, sempre da Praga, ha detto: «Chiederò ai leader di supportare la proposta per una nuova tranche di finanziamenti nell’ambito dell’European Peace Facility per continuare a supportare militarmente l’Ucraina e anche per una missione di addestramento».

Dal canto suo il Parlamento Europeo, nella sessione plenaria svoltasi a Strasburgo, ha approvato una risoluzione in cui si è limitato a denunciare l’eventuale ricorso della Russia alle armi nucleari e a invitare gli Stati europei a preparare una «risposta rapida e decisa», così come ha chiesto l’invio di nuove armi all’Ucraina.
La risoluzione è stata approvata con 504 voti a favore, 26 contro e 36 astenuti. Il Gruppo dei Conservatori presieduto da Giorgia Meloni e a cui aderisce Fratelli d’Italia, ha votato a favore con il Gruppo dei Socialisti, di cui fa parte il Partito Democratico, e con il Gruppo dei Popolari Europei di cui fa parte Forza Italia, mentre il Gruppo “Identità e Democrazia”, di cui fa parte la Lega, ha votato contro.

Solo al punto 16 su 24 punti della risoluzione, il Parlamento Europeo «condanna le recenti minacce russe circa l’utilizzo di armi nucleari, ritenendole irresponsabili e pericolose; invita gli Stati membri e i partner internazionali a preparare una risposta rapida e decisa qualora la Russia compia un attacco nucleare contro l’Ucraina; invita la Russia a porre immediatamente fine alle minacce di un’escalation nucleare, date le ripercussioni globali che un’eventuale catastrofe nucleare avrebbe sulla vita umana e l’ambiente per decenni a venire; ricorda che qualsiasi tentativo da parte della Russia di far passare gli attacchi ai territori occupati come un’aggressione contro la Russia e quindi come un pretesto per un’offensiva nucleare è illegale e privo di fondamento e non dissuaderà l’Unione europea dal fornire ulteriore assistenza all’Ucraina ai fini della sua autodifesa».

Nella risoluzione il Parlamento Europeo «invita gli Stati membri e gli altri Paesi che sostengono l’Ucraina a rafforzare massicciamente la loro assistenza militare, in particolare negli ambiti in cui è richiesta dal governo ucraino, al fine di consentire all’Ucraina di riacquisire il pieno controllo su tutto il suo territorio riconosciuto a livello internazionale e di difendersi efficacemente da qualsiasi ulteriore aggressione da parte della Russia». Il Parlamento Europeo esprime la certezza che più armi si daranno all’Ucraina e prima finirà la guerra: «Invita in particolare gli Stati membri esitanti a fornire la loro giusta parte di assistenza militare necessaria per contribuire a una conclusione più rapida della guerra; ricorda che l’esitazione tra coloro che sostengono l’Ucraina non fa che prolungare la guerra e costa la vita a ucraini innocenti».

Cari amici, chi di noi non potrebbe essere preoccupato per la possibile deflagrazione di una Guerra Mondiale Nucleare che potrebbe scatenarsi proprio in Europa, sul territorio dove viviamo? In questo contesto, fermo restando le legittime e profonde divergenze sulle ragioni storiche della Russia nel conflitto con l’Ucraina, sulla sanguinosa repressione delle popolazioni russe del Donbass a partire dal 2014, sull’insediamento di un considerevole arsenale della Nato a ridosso della frontiera con la Russia tra cui ci sono armi di distruzione di massa, sulla criminalizzazione di Putin e la strategia occidentale per sostituirlo con un regime fantoccio simile a quello ucraino di Zelensky, ebbene in questo tragico momento la domanda che ciascuno di noi deve porsi è: «Dobbiamo morire per l’Ucraina?», «Dobbiamo morire per Zelensky ?», «Dobbiamo morire per eliminare Putin perché sarebbe il nuovo Hitler?».
Io dico «No». Ci sono troppe menzogne nella narrazione occidentale di questa guerra, così come ci sono state nella «guerra sanitaria», ancora in corso, con cui ci hanno reclusi, distrutti interiormente, devastati economicamente, destabilizzati socialmente, fatto implodere come Stati nazionali.
Condanniamo queste menzogne e mobilitiamoci per bloccare l’ulteriore precipitare degli eventi, di cui noi europei saremo le principali vittime.

Andiamo avanti a testa alta e con la schiena dritta, forti di verità e con il coraggio della libertà. Con l’aiuto del Signore insieme ce la faremo a far rinascere la nostra civiltà, salvare gli italiani, riscattare l’Italia.

Magdi Cristiano Allam
Presidente della Comunità «Casa della Civiltà»

Venerdì 7 ottobre 2022

9 commenti su “«Dobbiamo morire per l’Ucraina?»: mai come ora siamo prossimi a una Guerra Mondiale Nucleare. Biden dice che Putin «non scherza» e che c’è il rischio di una «Armageddon nucleare», la battaglia finale tra il Bene e il Male che segnerà la fine del Mondo. L’Unione Europea, che rischia più di altri la devastazione, soffia sul fuoco decidendo di inviare altre armi all’Ucraina

  1. 11 Ottobre 2022

    Una prima risposta chiara e netta alla domanda: siamo disposti a morire per l’Ucraina, è arrivata dal primo intervento del generale Eurorossi nell’incontro del 7 sera su piattaforma Zoom.
    Vero è che l’opinione pubblica italiana è contraria a sostenere il Presidente Zelinsky. Ne è prova che tutti i sabato assistiamo manifestazioni di piazza contro la guerra.
    Sempre più giornali scrivono di un Zelensky che cerca la vittoria in campo e sfugge al controllo di Biden: l’attentato al ponte di Kerch viene attribuito ai servizi segreti ucraini e questo allontana la Pace.
    La Politica seguita da Draghi, imposta da Comunità Europea, filo atlantista e americana, voluta dal democratico Biden e domani chissà che pure un repubblicano alla Casa Bianca non persegua la stessa politica, è incomprensibile, voluta dalla maggior parte degli italiani e cercherò di spiegare come la vedo io.
    Non voglio indagare sulle cause e le ragioni che come Magdi ha chiaramente ricordato, partono dal 1989, anno della dissoluzione dell’URSS, ma voglio partire dal 24 febbraio 2022 cioè da quando Putin ha dato l’avvio alla Operazione Speciale.
    Questo perché per otto anni il governo di Kiev asservito all’America ha provocato più di 14 mila morti di cittadini filorussi nel Donetsk e Luhansk, le due repubbliche separatiste del Donbass.
    Sin dal primo giorno si è parlato del gran reset mondiale: Putin è diventato il nemico pubblico e le ragioni del suo intervento militare a sostegno delle popolazioni divenute ucraine, ma ancora legate sentimentalmente alla Madre Russia, non sono state prese in seria considerazione o quantomeno ascoltate perché non hanno mai interessato alcuno in Europa.
    Da più di 50 anni l’Europa riceve il gas e il petrolio da Federazione Russa.
    Questo non è più tollerato dagli USA. Doveva cessare immediatamente.
    L’invasione militare russa hanno toccato profondamente gli interessi geopolitici e soprattutto economici americani per cui l’Amministrazione Biden ha chiamato a raccolta, anzi, ha mobilitato il suo miglior uomo d’affari mondiale, il Dr.Draghi, a promuovere e mettere in atto tutte le sanzioni possibili contro Putin.
    Dovrà essere una guerra di logoramento per la Russia fino a che la stessa non sarà annientata.
    Abbiamo visto dove ci ha portato la politica europea in materia di energia: ancora due giorni fa c’è stato il flop a Praga in materia di energeia tanto invocato price cup non è stato fissato. La crisi energetica, dovuta alla speculazione ancor prima che la guerra, su gas, elettricità e materie prime divide l’UE, perché ogni nazione guarda ai propri interessi economici ancor prima di quelli comunitari.
    Chi maggiormente soffre è l’Italia per diverse ragioni: il più elevato debito pubblico e per la forma e dimensione della propria industria principalmente manifatturiera e di trasformazione che necessita fortemente di gas e di materie prime.
    Il disastro economico Sociale, Le imprese chiudono o riducono la produzione per risparmiare sui costi dell’energia è già un sacrificio per le famiglie che proprio nel momento in cui non sono in grado di pagare le bollette, in aggiunta portano a casa uno stipendio ridotto. Se poi le industrie chiudono perché costrette dal caro energia, allora in questo momento il sistema economico e produttivo collassa.
    Gli italiani non accettano di morire per sostenere una guerra che non ci appartiene, non la sentiamo nostra. Piuttosto è una guerra combattuta in Europa ma mossa da una potenza mondiale nucleare americana per i propri interessi affaristici e di dominio mondiale appoggiando e sostenendo la nazione ucraina. A’ son tour Zelensky continua a chiedere armamenti sempre più sofisticati: addirittura dall’amministrazione statunitense si ritiene che personale speciale Nato istruisca i soldati ucraini all’uso di armi di particolare impatto contro l’invasore russo.
    L’amministrazione americana, come del resto il Parlamento Europeo non si adoperano mai per mediazioni di Pace, anzi, con sempre più sanzioni, due giorni fa siamo arrivati alla N.8 ,ci fanno scivolare ogni giorno più verso una guerra nucleare (di bassa intensità, cazzeggiano gli esperti).
    Ignorano perché sono incoscienti che l’escalation degli armamenti porta alla guerra nucleare. L’idea più in voga quale è?: allora prepariamo una risposta ad un possibile utilizzo dell’arma nucleare.
    Sfido chiunque, italiano, europeo di buon senso ad essere pronto ad accettare, a continuare a sacrificare la propria esistenza e addirittura immaginare che il mondo accetti l’Armaggedon nucleare solo perché il Presidente Biden è a breve esplorazione di metà mandato.
    Anche Roberta Metsola Presidente Parlamento Europeo spinge per fornire armi pesanti per fronteggiare l’escalation russa.
    Come detto all’inizio non si accetta che la maggior parte degli italiani non vuole che si continui a fare sacrifici e morire.
    E neppure destinare il 2,5% del PIL in armamenti per soccorrere l’Ucraina. Anche se si vuol fare passare l’idea che l’Ucraina in questo momento sta difendendo i confini occidentali dell’Europa.
    E’ totalmente falsa la propaganda più volte smentita da Lavrov e Razov che Putin abbia mire espansionistiche verso occidente: fonti della Difesa confermano che il potenziale nucleare russo, seppur considerevole, non è assolutamente in grado di portare avanti simile minaccia.
    I responsabili di questa guerra, scrivo così perché di tutti gli attori conosciamo nomi e cognomi, hanno una infinità di responsabilità e tutti partono dal presupposto:
    l’unico colpevole di questa tragedia è lo Zar Putin perché è lui l’invasore di una nazione indipendente e sovrana.
    A questo riguardo vi invito a vedere su you tube l’intervista di Bruno Vespa del 6 ottobre c.ms. all’Ambasciatore russo in Italia Razov.
    Vespa si fa portavoce di tutti gli italiani: le risposte pacate, documentate, argomentate Ambasciatore non convincono il giornalista: gli italiani condannano Putin, sostengono Zelensky e se le imprese, lo Stato, le Famiglie vanno a rammengo…continua a battere il Direttore giornalista buono per tutti i partiti (purché) al Governo, gli italiani sono e saranno sempre schierati, pronti all’estremo sacrificio perché sono dalla parte Giusta della Storia.
    Ma, ripeto, è vero il contrario.
    Vado alla conclusione con la testimonianza di un giovane universitario che vive a 50 Km da Odessa.
    Il testo è da leggere considerando che è stato velocemente tradotto tramite Google Translate.
    Voglio far comprendere che in Ucraina milioni di persone detestano il regime imposto dal Presidente Zelensky.
    Da noi qui in Italia siamo asfissiati da una comunicazione di regime antiputiniana nauseante..

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  2. Sono assolutamente contraria ad interferenze nel conflitto russo-ucraino. L’europa, l’america sono forse entrate nel conflitto cattolici -protestanti in corso, da oltre venti anni, in Irlanda? L’Ucraina da anni è vessata da lotte intestine. Solo quando l’Onu è intervenuto nei conflitti interni all’Ucraina rivendicandone l’annessione all’Europa, Putin allora è intervenuto non contento di cedere il territorio Ucraino, da sempre appartenuto all’Urss. L’Italia ( Draghi) ha sollevato anatemi e sanzioni ( quali sanzioni? ) nei confronti della Russia ( la pulce che ha la tosse). Risultato: contrariare Putin che ha chiuso verso di noi gli approvvigionamenti di gas. L’Italia minaccia sanzioni e Putin ci chiude il gas! Ma come siamo intelligenti! Comportamento da vero stratega! Io sto con Putin, politico che stimo e ammiro. Disistimo al massimo Biden, anche per i suoi atteggiamenti palesemente pedofili. Poi in ordine ad un possibile conflitto nuclieare bisogna chiederci “qui prodest?” E poiché non gioverebbe ad alcuno mi sento sostanzialmente tranquilla. Poi lo scopriremo vivendo. Un caro abbraccio a tutti. Lia

  3. La nostra ferma risposta è no. Trovo che, funzionale alla narrazione corrente riguardo al conflitto, sia ora lo spauracchio della crisi energetica. È ormai evidente che l’aumento delle bollette, arrivato a livelli insostenibili, è deliberatamente pianificato e abbia un fine distruttivo dell’economia delle imprese e delle famiglie. La risposta emotiva a questa situazione di disagio e il malcontento generale vengono abilmente indirizzati dalle istituzioni e dagli organi d’informazione a fomentare l’odio nei riguardi di un ravvisato nemico, Putin e la Russia. Creato il problema ecco che, quando l’esasperazione della gente avrà raggiunto il livello estremo, la guerra potrebbe arrivare ad essere accettata dai più come l’unica, definitiva soluzione. Un copione già visto con la questione dei vaccini. Un terribile scenario, orwellianamente distopico, per cui ‘war is peace’.

  4. Sicuramente non possiamo morire per l’Ucraina, ma ci stiamo lentamente dissanguando con lo stanziamento di fondi per l’invio di armi: non è questo già un po’ morire? Biden sbandiera lo spauracchio della bomba nucleare da parte di Putin, ma solo lui ha usato il termine nucleare nei suoi interventi, per esercitare il potere della paura sui tanti che non sono più in grado di riappropriarsi di un pensiero autonomo. Di tutto il panorama dei potenti sul palcoscenico del conflitto, Putin si sta mostrando, in realtà, il più equilibrato e consapevole… speriamo non si stanchi di esserlo!

  5. Stanno raccontando troppe menzogne e mi terrorizza la quantità di gente che che se le beve. Biden, con tutta evidenza, non è lucido e come ha detto Gualdo Anselmi, è capace di pigiare il pulsante nucleare scambiandolo per qualcos’altro.
    Io non sono affatto disposta a sacrificarmi né per Biden, né per Putin e men che meno per Zelensky.
    E credo che se gli Italiani fossero correttamente informati, nessuno accetterebbe supinamente di mettere a rischio la propria vita per questo.
    Purtroppo in oltre due anni di lavaggio del cervello e censura la gente ha smesso di usare la propria massa cerebrale.

  6. «Dobbiamo morire per l’Ucraina?», «Dobbiamo morire per Zelensky ?», «Dobbiamo morire per eliminare Putin perché sarebbe il nuovo Hitler?».
    Carissimo Magdi, anche io dico “NO”
    Sull’eventualità di uno scoppio della guerra nucleare, solo una persona fuori di testa non sarebbe preoccupata. Detesto puntualizzare l’ovvio, ma mi piacerebbe ricordare a Joe Biden, che sta sbraitando sul possibile uso delle armi nucleari da parte della Russia, che è stato il suo Paese il primo a lanciare la bomba atomica. È proprio vero che “la bellezza del saper tacere al momento opportuno non è mai stata lodata a sufficienza” alias “Un bel tacer non fu mai scritto”.
    Il burattino ucraino in guêpière e tacchi a spillo, manipolato dalla Nato, pochi giorni fa ha emesso un decreto che sancisce l’impossibilità di negoziati con la Russia, fino a quando Putin resterà presidente della Federazione.
    La risposta del portavoce del Cremlino non si è fatta attendere, infatti Dmitri Peskov ha
    sottolineato che “raggiungere la pace in Ucraina è impossibile senza soddisfare le richieste della Russia”.
    Quindi? La narrazione va avanti all’infinito.
    All’inizio del conflitto la UE decidendo di inviare armi all’Ucraina si è di fatto schierata, dissolvendo ogni possibilità di dialogare con la Russia, e l’Italia con Di Maio, l’impresentabile ministro degli Esteri del governo Draghi, è riuscita a primeggiare per incompetenza, inadeguatezza e fragilità. Come dire, ad ogni paese il suo fantoccio. Il problema di questa gente è che non riescono a metterlo in Russia il fantoccio, quindi tutti contro Putin. “Bravi”“Applausi”. Ma io non ci sto.

  7. Ieri notte, nel salotto di Vespa, l’ ambasciatore russo in Italia, ha confermato ciò che aveva detto Putin, ossia di essere disposti ad una tregua e a un tavolo di pace. Vespa ha fatto finta di non capire e ha spostato il discorso.
    All’appello di Putin il “generale NATO” Zelenski ha risposto, in stile Hollywoodiano, che ucciderà tutti i russi che incontrerà sul suo cammino. Ciò significa che se Putin decidesse di ritirarsi dalla guerra perché la sua missione di liberare le regioni che sono bombardate dall’Ucraina fin dal 2014 è stata compiuta, l’Ucraina continuerebbe una guerra (su procura degli USA) che è solo un pretesto per mettere in difficoltà la Russia e l’Europa.
    Biden è così rincoglionito che potrebbe spingere il tasto di avvio di guerra nucleare scambiandolo per il tasto dello sciacquone del bagno…

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