MAGDI CRISTIANO ALLAM: “Dopo lo spettro della «Armageddon nucleare» evocata da Biden, Stati Uniti ed Europa vogliono la pace con la Russia”

Cari amici buongiorno. Dall’allarme rosso per l’imminenza di una Guerra Mondiale Nucleare, lanciato venerdì 7 ottobre dal Presidente statunitense Joe Biden, a una possibile pace tra la Russia e l’Ucraina o, con maggiore esattezza, tra la Russia e gli Stati Uniti che, attraverso l’impegno militare diretto della Nato in Ucraina, condizionano le scelte del Presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Oggi ad Astana, capitale del Kazakhistan, il Presidente russo Vladimir Putin incontra il Presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan, che pur facendo parte della Nato, ha mantenuto un atteggiamento dialogante con la Russia, a cui la Turchia è legata da considerevoli interessi energetici, industriali, commerciali e anche militari. Di fatto Erdogan si è accreditato come il principale negoziatore tra Mosca e Kiev.

Secondo il sito “Open” di Enrico Mentana, oggi Erdogan presenterà a Putin un piano di pace in tre punti:
1. Cessate il fuoco tra i due Paesi con una tregua da trasformare in pace.
2. Riconoscimento di parte dei territori dell’Ucraina annessi dalla Russia.
3. Creazione di una zona-cuscinetto tra la Russia e l’Ucraina con gestione internazionale dei confini.

Il Consigliere diplomatico di Putin, Yuri Ushakov, ha detto: «Probabilmente Erdogan proporrà qualcosa in maniera ufficiale. Ci aspettiamo un colloquio interessante e utile».

Per un altro verso Biden ha annunciato che potrebbe incontrare Putin nel corso del vertice dei Capi di Stato e di Governo del G20 a Bali, in Indonesia, il 15 e il 16 novembre.
In un’intervista alla televisione “Cnn” del 12 ottobre, Biden ha detto che «non intende» parlare con Putin al G20, ma «dipende da cosa vuole discutere».
«Se venisse da me al G20 e mi dicesse di voler parlare di Griner lo incontrerei. Dipende». Brittney Griner è la cestita statunitense, star della Wnba, condannata a nove anni di reclusione dopo essere stata trovata lo scorso febbraio in possesso all’aeroporto di Mosca di olio di cannabis.
Formalmente Biden ha escluso di parlare con Putin dell’Ucraina: «Non ho intenzione di negoziare, e nessuno è pronto a farlo, con la Russia sull’Ucraina, sul mantenimento di parte dell’Ucraina. Quindi dipenderebbe in modo specifico da cosa vuole discutere». Tuttavia Biden lascia uno spiraglio: «Nulla sull’Ucraina senza l’Ucraina», chiarendo che un’eventuale trattativa dovrà coinvolgere il Presidente ucraino Zelensky.
L’immagine che Biden dà di Putin è radicalmente diversa da quella del passato. Lo definisce «un attore normalmente razionale che ha commesso un errore di valutazione decidendo di aggredire l’Ucraina». «Ha sbagliato i calcoli. Pensava che sarebbe stato accolto a braccia aperte, che sarebbe stato il benvenuto».
Dopo aver messo in guardia il Mondo dell’approssimarsi di un «Armageddon nucleare», Biden ha fatto marcia indietro sostenendo di non credere che Putin userà le armi nucleari: «Non penso che lo farà. Penso però che è irresponsabile per lui parlarne. Quello che volevo dire è che il risultato sarebbe orribile. Non può continuare a parlare con impunità dell’uso di armi nucleari tattiche come se fosse una cosa razionale da fare».
Il Ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov ha così reagito: «Se dagli Stati Uniti arriva una proposta di colloquio a margine del summit la valuteremo». E ha precisato: «L’atomica solo per prevenire l’annientamento della Russia».

Anche il Presidente del Consiglio italiano dimissionario, Mario Draghi, dopo un colloquio telefonico con Zelensky, ha detto: «Il nostro obiettivo deve essere la pace, ma una pace che sia giusta e voluta dall’Ucraina».

Più esplicito è stato il Presidente francese Emmanuel Macron che ha detto: «Continueremo a consegnare a Kiev i cannoni Caesar e consegneremo anche dei radar e dei missili antiaerei», ma «a un certo punto l’Ucraina dovrà per forza negoziare, che non significa rinunciare». Così come «Putin deve mettere fine alla guerra, rispettare l’integrità dell’Ucraina e tornare al tavolo dei negoziati».
Macron ha chiarito che «non vogliamo una guerra mondiale».

Cari amici, tutti noi possiamo sentirci più sollevati dalle notizie che allontanano la catastrofe della Guerra Mondiale Nucleare da cui non si salverebbe nessuno. Siamo tutti a favore della pace. È arrivato il momento di ragionare pacatamente sulle ragioni per cui, a partire dal 2014, sono venute meno le condizioni della pace tra la Russia e l’Ucraina. È necessario comprendere che la decisione di Putin di invadere militarmente l’Ucraina il 24 febbraio 2022, otto anni dopo l’esplosione dei conflitti in Crimea e nel Donbass, è solo la conseguenza e non l’inizio della guerra.
Prendiamo con soddisfazione atto che gli Stati Uniti e alcuni Stati europei stanno rivendendo le loro posizioni su Putin, dopo averlo criminalizzato, così come non escludono più di considerare la realtà esistente sul terreno come il punto di partenza delle trattative.
Oggi più che mai si comprende la veridicità del detto romano «Si vis pacem, para bellum». Tutti coloro che aspirano giustamente alla pace, è bene che sappiano che la pace vera, stabile e duratura può essere garantita solo da un esercito forte che sappia fare e vincere la guerra, attribuendo credibilità ed esigendo rispetto per il proprio Stato. Viceversa la pace che resta un nobile sentimento, che non si cala nella specificità delle persone, della conflittualità sociale e della Storia umana che si connota principalmente come una successione di guerre, resta un’aspirazione velleitaria e un’ideologia decontestualizzata, che trascende la realtà del tempo e dello spazio, in definitiva controproducente.

Andiamo avanti a testa alta e con la schiena dritta, forti di verità e con il coraggio della libertà. Con l’aiuto del Signore insieme ce la faremo a far rinascere la nostra civiltà, salvare gli italiani, riscattare l’Italia.

Magdi Cristiano Allam
Presidente della Comunità «Casa della Civiltà»

Giovedì 13 ottobre 2022

2 commenti su “MAGDI CRISTIANO ALLAM: “Dopo lo spettro della «Armageddon nucleare» evocata da Biden, Stati Uniti ed Europa vogliono la pace con la Russia”

  1. Bene per i tre punti proposti da Erdogan, vedrei una apertura più seria ad una trattativa di pace se tutti i paesi si impegnassero a non fornire ancora armi all’ Ucraina. Purtroppo sarà difficile perché l’industria delle armi, specialmente quella USA, hanno avuto e continuano ad avere grande giovamento dal protrarsi della guerra.

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