MAGDI CRISTIANO ALLAM: “Quanto durerà il Governo di Centrodestra presieduto da Giorgia Meloni dopo l’esordio della legislatura con una maggioranza politica diversa, il «vaffanculo» di Berlusconi a La Russa, la scelta di Giorgietti al Ministero più importante su indicazione di Draghi?”

Cari amici buongiorno. Si accettano scommesse sul quesito del giorno: «Quanto durerà il Governo di Centrodestra presieduto da Giorgia Meloni?». Chi indovinerà si aggiudicherà il titolo di «Oracolo d’Italia».

Come sapete è iniziata malissimo la legislatura per il Centrodestra che alle elezioni del 25 settembre ha stravinto, conquistando la maggioranza assoluta sia alla Camera con 237 seggi su 400, sia al Senato con 115 seggi su 200. Sulla carta questo Centrodestra ha tutte le carte in regola per governare tranquillamente per l’intero arco della legislatura e di portare a termine tutte le riforme promesse in campagna elettorale.

Eppure ieri, proprio nel giorno dell’insediamento di Ignazio La Russa, candidato di Fratelli d’Italia, alla Presidenza del Senato, il Centrodestra si è spaccato, con il boicottaggio di 16 dei 18 senatori di Forza Italia che hanno disertato l’Aula al momento del voto, mentre solo il Presidente del partito, Silvio Berlusconi, e l’ex Presidente del Senato, Maria Elisabetta Casellati, hanno votato.
Lo stesso Berlusconi ha spiegato che non è stata una protesta nei confronti di La Russa, ma nei confronti del veto posto dalla Meloni sulla nomina della sua pupilla, Licia Ronzulli, a ministro.
Queste sono le parole di Berlusconi: «Sono lieto della nomina del mio amico (Ignazio La Russa, ndr), sarà un buon Presidente del Senato. Però posso dire che a noi non piacciono i veti, c’è stato un veto, lui sarebbe stato eletto lo stesso… poi ci sono stati i voti di Renzi e dei senatori a vita. Io e Casellati abbiamo votato, ma il resto del Gruppo no, proprio per dare il segnale che i veti non ci piacciono».
Alla domanda «Prosegue la trattativa?», Berlusconi ha risposto: «No, è finita. Nessun ministero alla Ronzulli e non va bene perché non si devono dare i veti».

Sul piano politico, la nuova legislatura si è aperta con una maggioranza diversa da quella votata dagli elettori. La Russa è stato eletto con 116 voti, uno in più della maggioranza teorica del Centrodestra (115), ma dato che 16 dei 18 senatori di Forza Italia non hanno partecipato al voto, ci sono almeno 17 senatori di altri Gruppi che li hanno sostituiti, dando di fatto vita a una nuova maggioranza politica. Si ritiene che i 17 voti a favore di La Russa siano arrivati dal Gruppo “Azione-Italia Viva” di Carlo Calenda e Matteo Renzi, sospetti su alcuni senatori del M-5Stelle e su l’ex leader democristiano eletto nel Partito Democratico Pier Ferdinando Casini.

Prima del voto le telecamere hanno registrato una lite in diretta tra Berlusconi e La Russa. Le immagini mostrano La Russa che, dopo aver votato, si avvicina a Berlusconi e gli chiede qualcosa. Si vede La Russa che si batte il petto, allarga le braccia. Poi Berlusconi perde la pazienza, batte i pugni sul tavolo, chiude nervosamente la cartella che aveva dinnanzi, e rivolto a La Russa gli avrebbe detto: «Mi avevate promesso tre ministri! Ma vaffanculo!».
Meloni avrebbe reagito freddamente: «Sono molto contenta per l’elezione di Ignazio La Russa. Sono intenzionata a dare a questa nazione un governo autorevole. Non intendo fermarmi davanti a questioni secondarie». La nomina della Ronzulli, che per Berlusconi era una questione primaria, per la Meloni è invece una questione secondaria.

Secondo la giornalista Claudia Fusani, in un lungo articolo pubblicato per tiscali.it, la nomina di Giancarlo Giorgietti al Ministero dell’Economia e delle Finanze non sarebbe stata richiesta dalla Lega, di cui Giorgietti è il numero due quale vice-Segretario Federale, ma voluta dalla stessa Meloni.
A Salvini viene attribuita questa frase: «Se Meloni vuole Giorgetti al Ministero dell’Economia e delle Finanze, siamo onorati e orgogliosi di questa scelta e di questa responsabilità. Ma sia chiaro che la casella non va messa in conto alla Lega». Significa che, trattandosi di una scelta della Meloni, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, non può essere conteggiato, secondo Salvini, «come ministero di peso della Lega».
Se effettivamente così fosse, considerando che comunque Giorgietti non è di Fratelli d’Italia e il ministero a lui attribuito non potrebbe essere addebitato in quota Fratelli d’Italia, sorge la domanda: chi ha voluto Giorgietti a dirigere il ministero in assoluto più importante?
La risposta è nel curriculum di Giorgietti, che lo vede come amico personale di Mario Draghi, che l’ha voluto come Ministro dello Sviluppo Economico nel Governo tutt’ora in carica, l’unico in seno al Governo che gli dà del «tu», economista fermamente europeista, che non ha mai messo in discussione l’euro, ben accetto dagli ambienti finanziari internazionali. Insomma Giorgietti, per ammissione di Salvini, è stato di fatto imposto da Draghi alla Meloni.
A questo punto è lecito domandarsi: perché la Meloni accetta di farsi imporre il ministro più importante del Governo da Draghi? La risposta è semplice: la Commissione Europea e la Banca Centrale Europea in Italia si fidano solo di Draghi. Se la Meloni vuole continuare a ricevere i miliardi di euro del cosiddetto «Piano nazionale di ripresa e di resilienza», deve passare attraverso Draghi.
Di fatto Draghi si conferma come la vera «eminenza grigia» del Governo Meloni, a prescindere se prossimamente diventerà Segretario generale della Nato, Presidente del Fondo Monetario Internazionale, Presidente della Banca Mondiale, o forse Presidente della Repubblica qualora Sergio Mattarella rassegnasse anticipatamente le dimissioni in questo suo secondo mandato che ha accettato «per spirito di Patria».

Salvini all’annuale raduno della Lega a Pontida il primo luglio 2018, dopo aver tradito il Centrodestra e aver fatto il Governo con il M-5Stelle, disse: «Voglio governare non per 5 mesi o per 5 anni. Si rassegnino i compagni: l’Italia che noi governeremo per i prossimi 30 anni è una Italia che non ha paura di niente e di nessuno, è una Italia orgogliosa e bella».
Poi invece, fu lo stesso Salvini, dimostrando di essere un politicante ma non uno statista, ma soprattutto un analfabeta costituzionale, fece cadere il Governo presieduto da Giuseppe Conte dopo appena 18 mesi.

La Meloni, intervenendo alla manifestazione di chiusura della campagna elettorale del Centrodestra in Piazza del Popolo a Roma lo scorso 22 settembre, ha detto: «Governeremo per 5 anni, piaccia o no alla sinistra».

Cari amici, secondo cui, considerando la conclamata sete di vendetta di Berlusconi e la scontata invidia di Salvini, quanto durerà effettivamente il Governo di Centrodestra presieduto dalla Meloni?
Personalmente, l’ho già detto e scritto, per la prima volta non sono andato a votare lo scorso 25 settembre alle elezioni legislative perché non credo che questo sistema di potere, che considero sottomesso all’arbitrio della grande finanza speculativa globalizzata, sia riformabile dall’interno delle istituzioni dello Stato. Sono sempre più convinto che serva la ricostruzione di un nuovo modello di civiltà, di società, di sviluppo e di Stato. La mia attività si svolge in questo contesto tramite la formazione culturale, la mobilitazione civile e l’azione politica costruttiva.

Andiamo avanti a testa alta e con la schiena dritta, forti di verità e con il coraggio della libertà. Con l’aiuto del Signore insieme ce la faremo a far rinascere la nostra civiltà, salvare gli italiani, riscattare l’Italia.

Magdi Cristiano Allam
Presidente della Comunità «Casa della Civiltà»

Venerdì 14 ottobre 2022

3 commenti su “MAGDI CRISTIANO ALLAM: “Quanto durerà il Governo di Centrodestra presieduto da Giorgia Meloni dopo l’esordio della legislatura con una maggioranza politica diversa, il «vaffanculo» di Berlusconi a La Russa, la scelta di Giorgietti al Ministero più importante su indicazione di Draghi?”

  1. Che pessima figura ! Di questo passo forse non arriviamo all’anno nuovo. Poi ti credo che la sinistra radical chic intrisa di acculturati professori e giornalisti di livello nazionale se la ride e aspetta godendo la rivincita , questi errori grotteschi della destra ??‍♀️??‍♀️??‍♀️le costeranno cari , cosa non si farebbe per quella maledetta poltrona !!!

  2. L’atteggiamento di Berlusconi di ieri riguardo la mancata elezione della Ronzulli lo considero un capriccio di un ultra ottantenne e mi fermo qui.
    Quello che non capisco è perché queste sceneggiate non si fanno in privato nei vari incontri del centro destra, piuttosto che in Senato con tutti i media pronti a riprendere la scena e giornalisti che poi strumentalizzano sulla breve durata del centro destra.

  3. Grazie Magdi, la tua lucidità sta diventando una delle poche certezze. Il governo non si è ancora formato e io sono già avvilita. Con tutti i problemi che abbiamo in Italia e nel mondo, possibile che a nessuno degli eletti sia sorto il pensiero che delle manfrine e delle liti da cortile la gente è stanca? Il filo della sopportazione si è rotto. Non so quanto durerà il governo della Meloni. A mio parere e a sensazione durerà meno delle previsioni, salvo che qualcuno dall’opposizione, come è accaduto ieri con la Russa, porga la stampella. La partenza comunque non promette nulla di buono. Ha vinto una coalizione formata da 3 partiti che nonostante si siano presentati con lo stesso identico programma, hanno sostanziali differenze alla base per storia e formazione. All’opposizione c’è una sinistra non abituata a perdere, che ha come unico collante l’obiettivo di riprendersi il potere senza tante moine. In mezzo c’è il popolo italiano che disperatamente cerca di arrivare a fine mese con il macigno del carovita, le assurde bollette, gli oneri fiscali, l’ossessione di un obbligo vaccinale di cui ancora nessuno parla di togliere, una pandemia alle spalle durata tre anni, mal gestita, che come volevasi dimostrare, è rovinosamente esplosa e per la quale abbiamo pagato un prezzo altissimo, specialmente in vite umane grazie ai cosiddetti “vaccini”, e infine la minaccia di un conflitto nucleare sulla testa che non abbiamo voluto nè cercato. Questo conferma che chi governa deve avere un motivo per terrorizzare la popolazione, peccato che riescono ogni volta ad ottenere ciò che si sono prefissati.
    Il teatrino di questi giorni è a dire poco nauseabondo, perché a tutto c’è una demarcazione e come diceva Socrate: “C’è un limite oltre il quale la sopportazione cessa di essere una virtù”.
    Carissimi Amici, dovremmo iniziare a pensare un po’ più a noi stessi e questo non ha niente a che vedere con l’egocentrismo, in certi casi significa solamente di prendere ciò che realmente ci spetta, ovvero il riscatto della nostra dignità.

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