MAGDI CRISTIANO ALLAM: “Il fatto che Giorgia Meloni piaccia non solo per le doti personali e per il successo politico, ma “a prescindere” da ciò che dice e fa, si rivelerà controproducente”

Giorgia Meloni piace. Giorgia piace per le sue doti personali. Giorgia piace per il suo successo politico. Giorgia piace “a prescindere”.
La sua oratoria affascina quasi come uno spettacolo che fa riflettere per i suoi contenuti, diverte per le sue battute sarcastiche, fa stare bene per il messaggio speranzoso che emana.
Il suo successo politico convince, attestato dal passaggio di Fratelli d’Italia dal 4% nel 2018 al 26% nel 2022, crescendo di oltre 6 volte nel consenso popolare, un record assoluto nella Storia della Repubblica italiana.
Ma Giorgia piace a prescindere se i suoi due alleati nella Coalizione del Centrodestra sono fratelli-coltelli, tutt’altro che affidabili, che facevano parte del Governo Draghi quando Fratelli d’Italia era l’unico partito all’opposizione in Parlamento.
Giorgia piace a prescindere dal fatto che, seppur come forza di opposizione, Fratelli d’Italia aveva approvato i principali decreti del Governo Draghi in materia sanitaria, finanziaria, europea e soprattutto inerenti alla guerra, schierandosi contro Putin e la Russia, sostenendo Zelensky, l’impegno delle nostre forze armate e l’invio di armi all’Ucraina.
Giorgia piace a prescindere dal fatto che, prima ancora di insediarsi e dopo il conferimento dell’incarico di Presidente del Consiglio, ha chiarito, confermato, rassicurato e ribadito la sua assoluta, incondizionata e irreversibile alleanza, fedeltà e obbedienza all’Unione Europea, alla Nato e agli Stati Uniti, anche se proprio a causa dell’ostinazione dell’Occidente a sconfiggere militarmente la Russia e a rimuovere dal potere Putin ha portato il Mondo intero sull’orlo di una guerra nucleare che sterminerebbe l’umanità e devasterebbe la nostra Terra.
Giorgia piace a prescindere dal fatto che parla e fa ciò che avrebbe detto e fatto il suo predecessore, Mario Draghi, che di fatto è il vero garante di Giorgia sulla scena internazionale e negli ambienti della grande finanza globalizzata, è la vera eminenza grigia del Governo di Centrodestra.
Giorgia ha comunque avuto l’intelligenza di esordire accelerando la cancellazione di provvedimenti impopolari e che non hanno più alcuna giustificazione, come la sospensione del pagamento della sanzione per i non vaccinati, il reintegro dei medici non vaccinati, la fine dell’obbligo dei cosiddetti vaccini e del lasciapassare denominato Green Pass, l’annuncio di una indagine sulla criminale gestione della procurata pandemia di Covid-19.

Cari amici, il successo di Giorgia, a cui auguro ogni bene, sarà precario fintantoché resterà ancorato al piano personale, perché prima o dopo l’idillio sentimentale è destinato a finire; fintantoché poggerà sul successo elettorale che appartiene comunque al passato e abbiamo già avuto casi di chi è precipitato dalle stelle alle stalle. Il futuro di Giorgia è a rischio se dovesse continuare a piacere “a prescindere” da ciò che dice e da ciò che fa. Perché prima o dopo conteranno i fatti, perché sono i fatti che determinano la nostra realtà e forgiano il nostro futuro.
Buongiorno amici!

Magdi Cristiano Allam
Presidente della Casa della Civiltà

Lunedì 31ottobre 2022

10 commenti su “MAGDI CRISTIANO ALLAM: “Il fatto che Giorgia Meloni piaccia non solo per le doti personali e per il successo politico, ma “a prescindere” da ciò che dice e fa, si rivelerà controproducente”

  1. Buona Festa di Ognissanti, Magdi Cristiano. Buona serata. Giorgia Meloni? Io l’avevo seguita sin dai suoi albori e, senza alcun “a prescindere”, non mi era mai piaciuta.
    Non mi piaceva la sua sicumera degli inizi, così come in seguito non mi era mai piaciuta la sua presunta saccenteria. Ha ricalcato gli stessi passi di coloro che dal nulla erano riusciti ad irretire folle svogliate ed ingenue.
    Per poter governare un Paese, o anche un solo Ministero, occorre esperienza, specie nella P.A., cultura, capacità personali, potere decisionale proprio… ecc. . Esempi negativi e disastrosi ne abbiamo a iosa.
    Tutti i suoi “a prescindere” specie in politica estera, ci dimostreranno quanto sia la sua dipendenza da Draghi.

  2. Il sistema elettorale attuale e il risultato delle scorse elezioni rappresenta la spada di Damocle sul capo della nuova premier: saranno proprio le differenze di vedute e le rivendicazioni di influenza dei cosiddetti alleati (per il disgraziato principio dell’ago e della bilancia) oltre naturalmente all’eterodirezione dell’Europa e del Grande Reset, a favorire la caduta anticipata dell’attuale governo. Un segnale molto significativo è già stato dato dalla “sofferta” designazione delle responsabilità ministeriali nell’esecutivo e dalla struttura stessa dell’asse di governo. A rappresentare questa minaccia “amica” sono i due vice-premier sentinelle dell’applicazione del potere di dipendenza e di veto delle minoranze-maggioranze che tante (direi troppe) volte ha favorito la sovrabbondante alternanza di governi nella storia della Repubblica.

  3. Vedi Magdi, io ho capito che la Meloni piace “a prescindere”; ho capito che è simpatizzante di Draghi, Stati Uniti, Nato; non piace neppure a me il suo convincimento di continuare a mandare armi all’Ucraina, e non l’ho votata proprio per questo scegliendo un partito TOTALMENTE all’opposizione rendendomi conto però che non siamo ancora pronti, i più non hanno ancora capito l’importanza di scinderci da questa Europa eppure non sono scontenta di questo risultato. Penso che questo nuovo governo sia il “meno peggio” che ci potesse capitare e penso che possa dare a noi (come movimento) e agli italiani (come mentalità), per crescere e poter più convintamente farci valere in questo ginepraio.

  4. Seguo Giorgia Meloni da alcuni anni. Da quando l’ho ascoltata e applaudita a Roma in mezzo a grandissime folle di genti in alcuni suoi storici comizi.
    Ho “tifato” convintamente durante la campagna elettorale. Ho comprato e letto il suo libro” Io sono Giorgia” giusto per conoscere il personaggio attraverso le sue radici, le sue idee.
    La “triade” Dio, Patria e Famiglia mi ha affascinato e “preso” elettoralmente.
    Penso che il suo successo elettorale non sia dipeso dallo stare all’opposizione. Le si può rimproverare di non essersi opposta “ferocemente” contro il green pass, ma possiamo dire che la sua opposizione al Governo dei migliori è stata costruttiva e responsabile? Certo non immagino proprio simile opposizione da una sinistra rancorosa perché privata del Potere.
    Neanche a me piace l’appoggio economico e di armi offerto all’Ucraina, tanto più in un momento di profonda crisi economica in Italia.
    Non mi piace Biden, la politica atlantica, la NATO, la politica europea.. non credo che Meloni navighi sulla scia di Draghi. Per me il governo di Draghi è stato un completo fallimento.
    Oggi il primo Consiglio dei Ministri ha preso importanti provvedimenti: Sicurezza, lotta alla Mafia e Sanità
    Se il buon giorno si vede dal mattino…non ci resta che sperare, sì, ma anche sostenere il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

  5. Giorgia Meloni non farà tanta fatica a dialogare fattivamente con gli Italiani. Fondamentalmente le sue idee sono e rispecchiano le aspettative di noi poveri bistrattati dal governo Draghi. Certo, Giorgia non potrà fare peggio di Draghi e se cambierà tutto l’orientamento del precedente governo: politica immigrazione, difesa dei nostri confini, salute, troverà sicuramente larghi consensi. Spero che faccia il “bene” dell’Italia.

  6. A mio avviso Giorgia è piaciuta a molti italiani che coltivano sentimenti radicati in principi cristiani. In una nazione dove certi principi ancora contano, come la visione della famiglia naturale, la gestione sana delle leggi sull’aborto ecc., i politici che hanno questa visione della vita sicuramente hanno più chance. Negli USA, dove la popolazione evangelica è maggioritaria, la Clinton, con la sua dichiarazione a favore dell’aborto al nono mese, si è giocata la vittoria. Ovviamente questo è uno dei tanti aspetti che si possono esaminare, ma non è certo trascurabile. Giovanni Aiello.

    1. Il problema sono i cosiddetti alleati, dai quali deve guardarsi le spalle e la sua svolta a favore della finanza speculativa mondiale. Speriamo che i fatti si concretizzino a prescindere dalla sua arte oratoria .

  7. Intanto un “Buongiorno” da due voci così speciali non può essere altro che l’anticamera di una giornata volta al positivo.
    Carissimo Magdi la tua riflessione rispecchia totalmente il mio pensiero.
    I palloncini volano verso l’alto ma per salire devono attraversare un mondo pieno di spilli e Giorgia è come uno di questi palloncini. “Piace a prescindere da ciò che dice e da ciò che fa”
    Oggi ti applaudono domani ti dimenticano,
    a prescindere.

  8. Giorgia Meloni piace, perchè gli italiani hanno un disperato bisogno di farsela piacere.
    D’altronde, in questo contesto storico, politico e istituzionale, quali sono le alternative?
    Ripeto che io non ho votato Giorgia Meloni. Tuttavia mi intenerisce vederla prima donna Presidente del Consiglio. Al contrario, non mi sento di sopravvalutare i poteri palesi o occulti, che siano, di Mario Draghi.
    Io non lo credo così onnipresente ed onnipotente, controfigura di Giorgia.
    Io vedo questo più che modesto uomo (persino dalle scarse doti intellettive), nonostante sia stato rafforzato, protetto e spinto dai più grandi potentati internazionali, avere fallito entrambi gli obbiettivi che si era e che gli avevano prefisso: La presidenza della Repubblica Italiana e La presidenza del Consiglio dei Ministri. La prima respinta al mittente dai partiti del nostro parlamento, che pure erano sotto continuo ricatto da lui, la seconda bocciata dall’inequivoco risultato elettorale del 25 settembre. Quest’uomo non è più nessuno adesso. Secondo me.

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