VITTORIO ZEDDA: “Non si era mai vista una mancanza di contenuti e di leadership dei partiti, dediti a denunciare più che a proporre”

Dei partiti storici non son rimasti neppure i nomi e ben poco rimane del loro impianto ideologico. La sinistra “storica” si è in parte dissolta e in parte frantumata in partiti diversi. La sorprendente faida interna (simile ad una congiura di palazzo) che portò alle dimissioni di Letta in favore di Renzi alla Presidenza del Consiglio, disorientò definitivamente i sostenitori del principale partito dell’ex sinistra, che per giunta si affidò poi alla guida politica proprio di quello che era stato bocciato come premier ad opera del suo partito di appartenenza.

Non si era mai vista una mancanza di leadership di una tale gravità e comunque dello stesso problema soffrono un po’ tutti i partiti, tranne, sembra, quello che ha vinto le elezioni.

E per concludere bisognerebbe chiedersi: al di là dei leader senza credibilità e dei partiti che hanno cambiato troppi nomi, che ne è stato dei contenuti della sinistra? È mai possibile che in una campagna elettorale, come quest’ultima, la maggior quantità di energie e di tempo siano state impiegate, specie a sinistra, nella demonizzazione assoluta dell’avversario, anche come persona, piuttosto che nel confronto dei programmi? E proprio in tempi come questi, in cui del diavolo nemmeno più i preti ne parlano? Il problema non sarà quello di contenuti d’importanza vitale che, agli occhi e al giudizio degli elettori, vengono meglio rappresentati da altri raggruppamenti politici e non da una sinistra che se non è scomparsa è almeno evanescente?

Problemi stringenti legati alla guerra, al lavoro, alla crisi energetica, al tenore di vita, alla tratta dei migranti, alla povertà crescente, al disastro della sanità e della scuola, imputabili a chi ha governato nell’ultimo decennio, chiedono risposte concrete e urgenti. La gente vuole fatti e ha mille ragioni.

E poi c’è l’esigenza di riformare (non sopprimere) l’Unione Europea che di fronte alle crisi in atto dimostra inadeguatezze che non enumero. Per non parlare della magistratura e della Giustizia in Italia. Ora il Paese ha avuto un inappellabile responso democratico, con le elezioni, che alcuni non vogliono riconoscere. La “democrazia” di quelli che si oppongono al responso democratico delle urne, ci dice che i vecchi riferimenti di destra e sinistra mistificano e occultano il vero problema della società di oggi.

Vittorio Zedda
(5 novembre 2022)

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