MAGDI CRISTIANO ALLAM: “Gesù e Maria nell’islam non sono gli stessi del cristianesimo. Ma il Natale scompare per la dilagante scristianizzazione e ateizzazione dell’Europa e dell’Occidente”

Cari amici buongiorno. Ricordo quando da musulmano, alla vigilia di Natale, scrivevo: «Quest’anno ho deciso di rinnovare e ravvivare il Natale allestendo a casa mia, io unico musulmano laico della famiglia, un presepe e un albero natalizio più belli e più grandi per condividere con i miei cari la gioia e la meditazione sul mistero della Natività. Proprio perché la Vergine Maria e suo figlio Gesù, venerati anche dall’islam, incarnano il miracolo della vita, il Natale dovrebbe diventare una festa comune per onorare lo stesso Dio ed elevare il valore della sacralità della vita a fondamento della nostra umanità».
Ricordo che le ambasciate della Repubblica Islamica dell’Iran, alla vigilia di Natale, inviano delle cartoline di auguri a tutte le istituzioni e ai loro contatti di fede cristiana. E annotavo che in venticinque Stati a maggioranza islamica il Natale celebrato dalla Chiesa cattolica il 25 dicembre e il 6 gennaio dalla Chiesa ortodossa autoctona è una festa nazionale.

Ma la verità è che la Maria Madre di Dio del cristianesimo non è la stessa Maria, più precisamente Maryam, venerata dall’islam.
Così come il Gesù Cristo vero Dio e vero uomo, che è il fondamento della fede del cristianesimo, non è lo stesso Gesù, in arabo Issa, venerato dall’islam.
Infine, la verità è che l’islam, che si manifesta tramite ciò che Allah prescrive nel Corano e ciò che ha detto e ha fatto Maometto, condanna di miscredenza sia l’ebraismo sia il cristianesimo, e ordina di ripudiare, combattere e uccidere tutti i miscredenti, affinché nel “Giorno del Giudizio” trionfi l’islam, concepito come l’unica vera religione.

La Maryam, a cui il Corano dedica uno dei 114 capitoli o sure, è in realtà la Miriam dell’Antico Testamento, la sorella di Mosè e di Aronne, che visse circa 800 anni prima della nascita di Gesù.
«Poi l’ha portato dalla sua gente, portandolo. Dissero: “O Maria, hai certamente fatto una cosa senza precedenti. O sorella di Aronne [fratello di Mosè], tuo padre non era un uomo malvagio, né tua madre era impudica”.» (19, 27-28)
«E [l’esempio di] Maria, la figlia di Imran [Amram], che custodiva la sua castità, così Noi soffiammo nella [sua veste] attraverso il Nostro angelo, ed ella credette nelle parole del suo Signore e nelle Sue scritture e ci fu devotamente obbedienti». (66, 12)

Ugualmente il Gesù dell’islam è un profeta musulmano che condanna il cristianesimo di miscredenza, che non è morto sulla croce e, di conseguenza, non è risorto.
«Sono certamente miscredenti quelli che dicono: “Allah è il Messia, figlio
di Maria!”. Mentre il Messia disse: “O Figli di Israele, adorate Allah, mio Signore
e vostro Signore”. Quanto a chi attribuisce consimili ad Allah, Allah gli
preclude il Paradiso, il suo rifugio sarà il Fuoco. Gli ingiusti non avranno chi
li soccorra! Sono certamente miscredenti quelli che dicono: “In verità Allah è il terzo di tre”. Mentre non c’è dio all’infuori del Dio Unico! E se non cessano il loro dire, un castigo doloroso giungerà ai miscredenti.» (5, 72-73)

«O voi che credete, non sceglietevi per alleati i giudei e i nazareni, essi sono alleati gli uni degli altri. E chi li sceglie come alleati è uno di loro. In verità Allah non guida un popolo di ingiusti». (5, 51)

Infine ricordo di aver evidenziato che il declino della festa del Natale si deve principalmente alla scristianizzazione dilagante dell’Europa e dell’Occidente. Nel 2013 ho scritto che a Bruxelles, dove ha sede l’Unione Europea e la Nato, hanno sostituito le “vacanze natalizie” con le “vacanze d’inverno”, “per non urtare la suscettibilità” dei non cristiani, in particolare dei musulmani che rappresentano un quarto della popolazione residente.
Ed è ormai evidente che per la maggioranza dei cittadini registrati alla nascita come cristiani, la Festa del Natale, che precede la Festa di Capodanno, è diventata la Festa dei consumi.

Cari amici, la Casa della Civiltà promuove il recupero della certezza e dell’orgoglio di chi siamo sul piano delle nostre radici, fede, identità, valori, regole e leggi che sostanziano la nostra civiltà ebraico-cristiana, greco-romana, umanista e illuminista. Solo se siamo forti dentro potremo confrontarci con chi la pensa diversamente, ed anche, se necessario, scontrarci con chi ci condanna a morte. Diversamente finiremo per essere sconfitti e sottomessi dentro casa nostra.
Ricordiamoci che nella Storia le civiltà sono decadute e gli imperi sono finiti non per la forza dei nemici, ma per la propria intrinseca debolezza.

Cari amici, andiamo avanti a testa alta e con la schiena dritta, forti di verità e con il coraggio della libertà. Con l’aiuto del Signore insieme ce la faremo a far rinascere la nostra civiltà, salvare gli italiani, riscattare l’Italia.

Magdi Cristiano Allam
Presidente e Fondatore della Casa della Civiltà

Giovedì 22 dicembre 2022

3 commenti su “MAGDI CRISTIANO ALLAM: “Gesù e Maria nell’islam non sono gli stessi del cristianesimo. Ma il Natale scompare per la dilagante scristianizzazione e ateizzazione dell’Europa e dell’Occidente”

  1. Il mio migliore augurio di Natale è che certi dirigenti scolastici ed insegnanti siano sempre più una minoranza e comunque messi in condizione di non nuocere alla formazione e alla crescita nella cultura cristiana giudaica dei nostri giovani.
    Ho recentemente letto un articolo su ProvitaeFamiglia.it dove si racconta dello scontro culturale tra un genitore contro il corpo insegnante in un asilo di Roma.
    Motivo di tale scontro è stato il desiderio del genitore coadiuvato da altri genitori, di costruire a scuola, un po’ anche come metodo didattico per i bimbi, un presepe natalizio.
    Il presepe, più cultura che fede religiosa, è il simbolo del Natale che si celebra in tutto il Mondo, ma ha finito per produrre incomprensibilmente imbarazzo e turbamento da parte degli insegnanti di quell’asilo.
    Il brav’uomo in questo anno 2022,visto che l’asilo non fa nulla per lo sviluppo culturale dei bambini, perché i piccoli sanno tutto della festa di Halloween ma non sanno nulla né del Natale né delle feste civili e visto che già lo scorso Natale non è stato allestito, adducendo la scusa che poteva risultare “divisivo”», insiste perché venga allestito con la partecipazione di tutti, bimbi inclusi, ed esposto nell’asilo.
    L’uomo capisce che la risposta degli insegnanti è un un “no” informale e la risposta della preside è stata criptica .
    Il collegio docenti aveva deciso che nel giorno deputato alla preparazione del presepe si sarebbe svolta una “attività natalizia” che avrebbe compreso lo scambio degli auguri.
    L’uomo ha scoperto poi che l’attività natalizia consisteva e si riduceva nella creazione di un centrotavola.
    A quel punto ha portato a scuola un grande presepe fatto da sé, del peso di venticinque chili, ma anche in quel caso gli insegnanti hanno trovato una scusa per rimuoverlo, dicendo che si trovava in una posizione pericolosa.
    Alla fine, quando è andato per riprendersi il suo presepe ha pure scoperto che era sparito.
    Questo cosa significa ?
    Significa che la posizione della scuola oggigiorno è del tutto ideologica.
    Quando i valori cattolici come pure la nostra Fede, la nostra cristianità si va affievolendo, quando sempre più scristianizzati e atei sono presenti nella società, tanto più vigore ed impegno dobbiamo metterci noi della Casa della Civiltà per promuovere, sono parole del Presidente Magdi, il recupero della certezza e dell’orgoglio di chi siamo, sul piano delle nostre radici, fede, identità, valori, regole e leggi che sostanziano la nostra civiltà ebraico-cristiana, greco-romana, umanista e illuminista.

  2. Purtroppo, nel nostro paese i cristiani veramente credenti sono una sparuta minoranza e vengono costantemente ignorati, se non derisi. Hanno un lavoro arduo da compiere: difendere e diffondere i valori cristiani, un tempo largamente condivisi oggi contrastati. Qualsiasi altra religione, pertanto anche l’islam, o pratica spirituale, più o meno pagana, non deve lottare molto per affermarsi, ha campo libero a 360°.

  3. Natale, Pasqua e altre feste cosidette “cristiane” sono diventate (o forse sono sempre state) le fiere dell’ipocrisia. Per gli uomini di potere i veri valori cristiani sono belli da raccomandare e predicare, ma non da imitare. Essi sono solerti nel celebrare i riti cristiani e a calpestare ogni giorno, ogni ora, mediante il privilegio e la corruzione, l’insegnamento cristiano. Il popolino a modo suo li segue. Il conformismo e l’opportunismo è il loro credo. Le luminarie allestite dalle pubbliche amministrazioni sono il segno più evidente di uno sfoggio di luce esteriore, giacché amministratori e amministrati sono privi di luce interiore.

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