MAGDI CRISTIANO ALLAM: “Siamo prossimi a un Mondo disumanizzato in cui anche nello sport si farà il tifo per squadre virtuali e partite digitali. Dobbiamo mobilitarci per difendere la nostra umanità e riscattare la nostra civiltà”

Cari amici buongiorno. Non so se sia effettivamente così, ma mi piace immaginare che quando furono fondate le squadre di calcio o di qualsiasi altra attività sportiva, della Roma, di Milano o di Palermo, presero il nome della propria città e fossero formate da giocatori compaesani, che rappresentavano e che erano orgogliosi di competere per far vincere una realtà che sostanzia una civiltà e una società a cui si è legati e che si ama, perché vi si è nati, cresciuti, dove si convive con i propri cari e si mette su la propria famiglia, in cui abbiamo realizzato un progetto di vita, di cui ereditiamo una storia gloriosa con dei padri fondatori di cui siamo fieri.

Di conseguenza, i propri compaesani, a prescindere che fossero o meno interessati a praticare e persino a seguire l’attività sportiva, sono diventati dei tifosi appassionati, seguendo o informandosi sulle partite disputate dalla propria squadra del cuore, condividendo sia la gioia per la vittoria sia la tristezza per la sconfitta, restando sempre vicini ai giocatori conterranei, con cui si viveva insieme, li si incontrava, ci si parlava.

In un secondo tempo, per consolidare le possibilità di vincere, le squadre hanno accolto dei giocatori italiani ma non della propria città. È vero che erano sempre italiani e che l’Italia è un unico Stato. Ma è anche vero che l’Italia è la “Paese delle cento città e dei mille campanili”, dove sussiste ed è radicato l’attaccamento alla propria terra natia, dove talvolta riemerge a distanza di secoli una ancestrale suscettibilità e avversità tra Comuni limitrofi.
Comunque i tifosi hanno continuato a seguire e a appassionarsi per la propria squadra del cuore “italianizzata”.

In un terzo tempo, sempre per consolidare le possibilità di vincere, le squadre hanno accolto dei giocatori stranieri, in un primo tempo oriundi, figli di emigrati italiani, che avevano mantenuto la conoscenza della lingua e la condivisione della cultura, e successivamente del tutto stranieri, ma in un numero limitato, salvaguardando la “italianità” della squadra, con una maggioranza di giocatori italiani.
Comunque i tifosi hanno continuato a seguire e a appassionarsi per la propria squadra del cuore con una minoranza di oriundi e di stranieri.

In un quarto tempo, con l’unico obiettivo di vincere dopo la trasformazione delle squadre in società per azioni quotate in borsa, le squadre hanno accolto una maggioranza, talvolta la totalità, di giocatori stranieri, che non sanno una parola d’italiano, che non conoscono la nostra storia e magari non apprezzano la nostra cultura, o peggio ancora, che sono ostili alla nostra civiltà. Ma che sono tuttavia fortemente interessati ad un facile ed allettante guadagno, essendo di fatto più degli imprenditori che degli sportivi, che non esitano da un anno all’altro a cambiare la squadra anche in Stati diversi come farebbe un mercenario assoldato per denaro.
Comunque i tifosi hanno continuato a seguire e a appassionarsi per la propria squadra del cuore con una maggioranza o la totalità di giocatori stranieri.

Il quinto tempo è una realtà già esiste nelle scommesse del calcio virtuale. Ma potrebbe diventare l’unica manifestazione dell’attività sportiva, eliminando definitivamente la realtà delle squadre e dei giocatori.
Siamo prossimi a un nuovo contesto in cui un Governo unico del Nuovo Ordine Mondiale virtualizzerà la moneta da cui tutti dipenderemo; digitalizzerà la nostra esistenza trasformandoci in semplici codici nella Rete; ci sottometterà manipolando in modo arbitrario la “Carta sociale” dove sarà racchiuso il nostro patrimonio e la nostra vita; ci modificherà antropologicamente in esseri transumani innestando nel nostro corpo dei microchip comandati a distanza; ci schiavizzerà obbligando tutti a percepire il “reddito di cittadinanza universale” per non lavorare e perdere la dimensione della operatività vitale per salvaguardare la nostra umanità.
E è così che in questo quinto tempo anche le squadre e i giocatori delle varie attività sportive saranno virtuali e le partite potranno essere seguite esclusivamente tramite le piattaforme digitali, pur mantenendo le denominazioni legate ai Comuni perché servono a suscitare il riflesso condizionato coltivato da quando le squadre erano locali e i giocatori erano dei compaesani.
Ebbene io prevedo che comunque i tifosi continueranno a seguire e a appassionarsi per la propria squadra del cuore, nonostante che i giocatori saranno virtuali e che le partite esisteranno solo all’interno delle piattaforme digitali.

Cari amici, ho intenzionalmente fatto riferimento all’attività sportiva solo perché ha una maggiore capacità di traino mentale e di suscitare delle riflessioni. Ma la prospettiva descritta, che si traduce nella perdita della nostra umanità e nella fine della nostra civiltà, riguarda l’insieme delle attività della nostra vita.
Dobbiamo esserne consapevoli e mobilitarci, acquisendo una corretta formazione culturale, per salvaguardare la nostra umanità e riscattarci dalla strategia diabolica di chi mette al centro la moneta anziché la persona, la morte anziché la vita, l’odio anziché l’amore.

Andiamo avanti a testa alta e con la schiena dritta, forti di verità e con il coraggio della libertà. Con l’aiuto del Signore insieme ce la faremo a far rinascere la nostra civiltà, salvare gli italiani, riscattare l’Italia.

Magdi Cristiano Allam
Presidente e Fondatore della Casa della Civiltà

Giovedì 29 dicembre 2022

1 commento su “MAGDI CRISTIANO ALLAM: “Siamo prossimi a un Mondo disumanizzato in cui anche nello sport si farà il tifo per squadre virtuali e partite digitali. Dobbiamo mobilitarci per difendere la nostra umanità e riscattare la nostra civiltà”

  1. Analisi e, purtroppo, previsioni azzeccate, quelle di Magdi. Che potrebbe intitolare, e scriverci un libro, dal titolo appunto :”IL QUINTO TEMPO.”
    Tutto quello che perseguono è la digitalizzazione, la virtualità della vita.
    Pensiamo:una UNIONE EUROPEA, di fatto virtuale, perché non unione ma obbedienza, imposizione, una MONETA virtuale, una PANDEMIA, indotta e virtuale con una SANITÀ sempre più virtuale con PASS, TELEMEDICI, un SIERO GENICO VIRTUALMENTE VACCINO, sempre piu obbligatorio a cui legare Pass universali per spostarsi e vivere. EMERGENZE virtuali indotte a comando. GUERRE PER PROCURA, cioè virtuali. Ma dove dietro stanno persone umane vere, che muoiono o restano menomate. Il calcio è solo l’ultimo arrivato nella transumanizzazione, anche se c’erano giochi su Playstation di calcio virtuale.
    Solo che coinvolgevano il singolo, non era una catena di massa che sostituiva la attività reale.
    Condivido le aspettative negative di Magdi.
    Ricordo un film di fantascienza degli anni 80,che prefigurava il mondo diviso in blocchi:l’Occidentale – Americano, Quello Eurasiatico-russo e l’ Orientale-Oceania.
    La conquista delle risorse del pianeta, ormai non si conquistavano più con le guerre distruttive e stragi di massa, ma erano vinte su un campo, davanti anche a folle di spettatori, con giganteschi Robot ipertecnologici, espressione delle capacità tecnologiche dei blocchi in disputa, e pilotati da piloti umani, campioni dei rispettivi blocchi.
    Alla fine al di là della tecnologia, vinceva la sofferenza, il sacrificio, l’eroismo dell’uomo, che rimaneva umano.
    Era ancora un mondo positivo. Quando e come è tutto cambiato? Con Windows, con Microsoft? Guarda caso, tra chi ci propina sieri genici, carne virtuale, ecc. Che sia un caso?

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