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È sconvolgente che un Paese pieno di sorgenti montane, fiumi, laghi, falde acquifere, in aggiunta a circa 8 mila chilometri di coste che ci stringono d’assedio da tre lati creando il più mite e straordinario microclima della Terra, possa soffrire di penuria d’acqua. I conti non tornano. Se siamo arrivati al punto in cui l’entroterra della Sardegna e della Sicilia, che sono due isole, si sta desertificando, e addirittura che il Po è a secco e per l’Italia si preannuncia la siccità, ebbene la responsabilità principale è di chi è preposto ad amministrare la gestione dell’acqua, a cominciare dal Governo. Sarebbe sufficiente desalinizzare l’acqua del mare per uso domestico per risolvere il problema, ammesso che tutte le altre innumerevoli fonti d’acqua si fossero ridotte o prosciugate. Ma evidentemente i vari Governi hanno altre priorità. Eppure l’acqua dovrebbe essere la maggiore priorità. Grazie Alex per questa vignetta che fa riflettere.
Magdi Cristiano Allam
Ottima vignetta e sintetica di due preoccupazioni dell’Italia oggi : la sempre più forte scarsità d’acqua, ed il desiderio di essa ma anche di ciò che non abbiamo più, come fiducia nel domani, capacità di crescita, incremento delle nascite, valori portanti da sempre della nostra Società, e voglia di cambiare, riempire il pozzo.
Non basteranno le scie chimiche per far piovere, né il green dell’economy globalista, o la guerra alla CO2, ma una emergenza reale continua che si sostituirà ai virus, alle guerre occidentali, alla distruzione alimentare sana.
La prossima guerra come già sappiamo, sarà per l’acqua, l’oro blu. Si può stare senza o quasi benzina, con poco cibo, ma non si sopravvive senza acqua per più di pochi giorni.
Dobbiamo mettere in atto ogni piano immediato e razionale per conservare e non disperdere acqua, sperando che piova e nevichi in montagna.